13 aprile, 2009

Sant'Agata di Militello. Sul lungomare, in contrada Giancola, sorgerà un albergo con piscina, sale per convegni e un centro benessere.

Cresce l’interesse da parte dell’imprenditoria privata verso il settore della ricettività, che a livello di percentuale di posti letto sul territorio è a tutt’oggi ancora carente ma, tuttavia, fondamentale per una cittadina a forte vocazione turistica. La posizione geografica strategica, a metà strada tra Messina e Palermo, di fronte alle isole Eolie, nonché porta di accesso al Parco dei Nebrodi, rende Sant’Agata meta di riferimento privilegiata e di appoggio per itinerari turistici alla scoperta delle bellezze paesaggistiche e culturali dei Nebrodi. Nella zona Giancola, dove da un paio di anni opera il residence “Miljunka”, sorgerà un albergo con piscina, sale-convegno e centro benessere. Prenderà il posto di un fabbricato fatiscente, un vecchio opificio, che da anni versa in stato di abbandono. L’area, dunque, verrà bonificata, recuperata e valorizzata. Dopo un primo esito positivo dell’iter autorizzativo in commissione edilizia, si attende adesso l’approvazione definitiva. “Gli investitori dell’opera, tutti locali, sono convinti della bontà dell’iniziativa e puntano ad un profilo molto alto per la realizzazione dell’albergo-residence - sottolinea uno dei progettisti, l’architetto Giuseppe Barca - un albergo indirizzato ad una clientela che vede nella cultura e nell’arte, oltre che nel divertimento, una ragione di spostamento. Dopo l’inaugurazione della nuova sede del Parco dei Nebrodi, Sant’Agata si pone come porta dei Nebrodi, per un turismo che possa rivalutare i piccoli borghi che costellano il territorio nebroideo, luoghi della cultura enogastronomica e delle peculiarità delle tradizioni locali. L’albergo sarà realizzato con tecnologie rispettose dell’ambiente, del risparmio energetico e della bio-architettura e si lega ad una serie di infrastrutture in corso di completamento quali il porto, elemento di collegamento tra la terraferma e le isole Eolie e quindi ad un sistema maturo di turismo di elite”. E conclude: “andrà ad inserirsi nell’ambito di un bacino di utenza ad oggi privo di strutture di questo tipo, in un territorio, quello del Parco dei Nebrodi, ricchissimo di eventi naturali spesso poco conosciuti anche ai residenti. La realizzazione di questa struttura metterà in moto un concreto volano di attrattiva turistica e ricettiva che spesso si perde proprio per la mancanza di posti letto nella zona, a fronte di località vicine che hanno da tempo avviato un processo di investimento sull’accoglienza”. Altro settore che si sta sempre più sviluppando, inoltre, è quello dei “Bed & Breakfast” e degli agriturismo, verso il quale i privati continuano ad investire.
Cinzia Scaglione

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