28 novembre, 2015

Sant'Agata Militello. Bilanci, bilancini ed affini. I servizi non verranno più serviti ai (clienti) cittadini

 Bilanci, bilancini (per pesare i debiti e crediti) ed affini.
I servizi non verranno più serviti ai clienti-cittadini.
 Come dirlo o spiegarlo in maniera semplice e comprensibile a 'zzu Caloriu che, domani domenica, tempo e pioggia permettendo, mi vedrò spuntare da una traversa della via Campidoglio.
Dovrò forse rinunciare all'acquisto del quotidiano o cambiare edicola? Oppure dovrò dire:
"Carissimo 'zzu Caloriu, a partire dal prossimo anno (2016) anche il nostro Comune come il 70 per cento dei comuni siciliani, rischia di non poter pagare più i servizi.
 Probabilmente tutti i siciliani e quindi anche "vussìa" (N.d.B.: anche Lei) subirà questo "disastro sociale" con il probabile blocco totale di tutti i servizi offerti ai cittadini  - e poi continuerò dicendo -: (clicca su "Leggi tutto" per continuare a leggere)
 Ad oggi su 390 comuni siciliani, 272 non hanno approvato i bilanci di previsione .nonostante la proroga dei termini da parte del Ministero dell’Interno, nel 2015, sia stata concessa solo ed esclusivamente ai comuni siciliani.
In base a questa proroga andavano approvati entro il 30 settembre ma nulla è stato fatto, o quasi perché i comuni non sono in grado di chiuderli. Oggi, parlare di bilancio di previsione è inutile considerato che siamo ormai a dicembre”.
U zzu Caloriu, mi chiederà perché non è stato fatto prima ed io risponderò:
“Si tratta di un problema che era stato sollevato e previsto già nel mese di marzo di quest’anno, tanto che era stato chiesto di non applicare la nuova contabilità non per incapacità amministrativa-contabile degli amministratori ma per la fragilità del sistema economico e finanziario siciliano non  ancora pronto a recepire questa norma. Si era riuscito ad avere l’autorizzazione e il governo regionale a luglio ha recepito la noma nazionale.
Il nuovo sistema di contabilità crea una carenza di liquidità grave che, unita ai tagli ai trasferimenti statali e regionali, mette in condizione i comuni di non poter approvare i bilanci.
La conseguenza diretta per i cittadini, oltre a tutte le conseguenze per le amministrazioni, è legata ai servizi erogati. Inoltre, bloccare liquidità ulteriore all’interno del bilancio determinerà la non copertura dei servizi che unita all’utilizzo eccessivo delle scoperture di tesoreria che sta producendo interessi passivi nel sistema dei comuni, sta determinando realmente una crisi di liquidità che nel 2016 si concretizzerà nel blocco assoluto dei comuni”.
“Attualmente, a causa della crisi e della disoccupazione, circa il 50% dei siciliani, anche nel nostro comune, non paga le tasse locali. in parte perché non ha un lavoro, in parte perché non può pagare neanche la tassazione indiretta. Questo toglie risorse ai comuni che, parallelamente per legge, devono adesso creare un fondo nel quale mettere almeno il 36% dei residui di dubbia esigibilità. Questo significa che se un Comune non riesce a incassare un milione di euro di tasse per colpa della crisi, non solo si troverà ad avere difficoltà di incasso in meno ma dovrà anche accantonare 360 mila euro nel bilancio senza poter impiegare quelle somme. Parallelamente c’è da spalmare in trent’anni i residui attivi e passivi cioè le somme che un comune ha in bilancio e dovrebbe incassare ma non può più ottenere dai suoi creditori e che adesso deve cancellare dai bilanci pagandole con un mutuo trentennale.
Queste due operazioni sottraggono liquidità ai comuni e congelano quella esistente nei fondi di garanzia dunque i comuni non possono fare i bilanci o, spesso, non possono spendere neanche i soldi che hanno. Va aggiunta la stringente normativa sui debiti fuori bilancio che non si potranno più contrarre se non in specifici casi.
Il disastro finanziario per i comuni è dietro l’angolo.
Si dovrebbe, quindi, costituire un tavolo attorno al quale sedersi i sindaci dei comuni, lo Stato e la Regione  per individuare almeno la qualità ed il livello dei servizi minimi da garantire ai cittadini e dunque i livelli di spesa inderogabili spalmando nel tempo tutti gli altri ripianamenti. Altrimenti si inciderà direttamente sulla vita dei cittadini che subiranno le conseguenze, le inefficienze e le incapacità di capire e  applicare la legge in maniera ottimale per tutti."
*** Mi capirà u zzu Caloriu? E i lettori di questo Blog hanno capito tutti?
Io, leggendo qualcosa sul Web e sulla carta stampata, ho capito solo poco, o meglio solo una cosa che non posso esternare, altrimenti ....... e dagli ........ "all'untore" !  (cirosca)

1 commento:

  1. Caro Professore, ho letto da Nuova Informazione con foto dell'assessore vicari che da un disavanzo nel 2014 di circa 2,160 milioni si chiuso con un disavanzo di 4,4 milioni , già approvato dalla giunta forse in queste ore. L'assessore vicari dichiara che c'è stata una accorta e rigorosa gestione finanziaria negli ultimi anni.I cittadini tutti questa virtuosa e accorta gestione l'abbiamo vista e provata e perchè il disavanzo si è raddoppiato. Qualcuno ce lo spieghi. Non il Sindaco che sarà incapace di farlo e comunicarlo. firmato Larupe E.

    RispondiElimina

Sant'Agata di Militello. L'Altra Informazione, Il Blog di cirosca.