Ha
preso il via, ieri mattina, la rimozione dei cassonetti dell’immondizia
dal centro urbano. Alcune strade, quali la via Asmara, sono state già
interessate dal provvedimento attuato dagli operatori della Nebrodi
Ambiente (società consortile che si occupa dei servizi ecologici nel
comprensorio per conto dell’Ato Me 1). Attraverso l’audio di un
altoparlante, montato sul tettuccio di un’autovettura, gli utenti sono
stati avvisati della novità. Il servizio di raccolta differenziata dei
rifiuti, con modalità “porta a porta”, è iniziato giorni fa. Adesso,
per cercare di incrementare la percentuale di utenti “virtuosi”
(attualmente irrisoria), si sperimenta questo nuovo provvedimento. I
cassonetti pubblici sono via via destinati a scomparire dal centro
urbano. Rimangono solo i contenitori per la raccolta di scarpe e
vestiti usati (vedi foto). Ma, sono in tanti i cittadini non ancora
avvezzi o restii a dividere i rifiuti per tipologia tra le mura
domestiche. Così, non curanti del fatto che i cassonetti sono stati
rimossi, continuano a depositare i sacchetti dell’immondizia laddove
prima era collocato l’apposito contenitore (vedi foto). Ed ecco che il
risultato finale non è proprio quello sperato dai responsabili del
servizio. E proprio in questi giorni di pre-festività, fanno la loro
comparsa sui marciapiedi i sacchetti dei rifiuti. “Certo – sono
consapevoli gli operatori – ci vorrà del tempo affinché gli utenti si
abituino”. In realtà, però, da quando anni fa è partita la raccolta
differenziata “porta a porta” (poi interrotta e adesso ripartita), di
tempo ne è passato. Ma, l’unico obiettivo raggiunto, perlomeno nella
cittadina, è quello di un misero 10 per cento o poco più. Riuscire a
raggiungere il 40 per cento entro questo mese, per non incorrere nelle
pesanti penali previste dall’Unione Europea per i comuni inadempienti,
è pura utopia. L’unica cosa certa è lo sconsiderato aumento
dell’importo delle bollette Tia (Tariffa di igiene ambientale)
recapitate agli utenti nei giorni scorsi e con scadenza il 28. Si
tratta delle fatture relative al primo quadrimestre 2009, con cifre più
che raddoppiate rispetto allo scorso anno. E per di più con
l’applicazione dell’Iva, nonostante la sentenza della Corte
Costituzionale dello scorso 24 luglio abbia stabilito che la Tia non
debba essere assoggettata ad Iva. Lo scorso settembre, il consiglio
comunale aveva approvato
la mozione presentata dai consiglieri di maggioranza Barbuzza,
Giallanza, Germanà e Pappalardo, inerente la richiesta di abolizione
dell’Iva sulla Tia, in forza di questa sentenza. Il consigliere
Barbuzza fa sapere che, se entro il 28 non riceverà una spiegazione
plausibile da parte dei vertici dell’Ato, si rivolgerà al Prefetto per
la mancata applicazione della sentenza. Per quanto riguarda, invece,
l’aumento dell’importo delle bollette, dovrebbe essere legato al
raggiungimento del cento per cento della fatturazione del servizio
(negli anni passati incrementato progressivamente).
Cinzia Scaglione
Nella foto: Un contenitore in via Asmara e sacchetti di spazzatura per terra.
Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata.