Intanto, il consigliere comunale Domenico Barbuzza chiama in causa i vertici dell'Ato Me 1 e inoltra un documento al presidente Trifilò.
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Cinzia Scaglione
*** Irregolarità e disservizi vengono denunciati dal lavoratore della Nebrodi Ambiente(società consortile che si occupa dei servizi ecologici nelcomprensorio per conto dell’Ato Me 1), Mario Giuffrè (nella foto). Quest’ultimo, responsabile zonale Cisl-Rsu, accusa il nostro comune (e contestualmente quello di Capo D’Orlando) di non porre in essere atti o comportamenti propositivi affinché sia effettuata la raccoltadifferenziata dei rifiuti, servizio che, quindi, stenta a decollare e,di conseguenza, a produrre i risultati prefissati (in termini dipercentuali da raggiungere per non incorrere nelle pesanti penalipreviste dall’Unione europea per gli enti inadempienti). Si parlava almeno del 40 per cento entro questo mese. Ma, per quanto riguarda la cittadina è stato superato di poco solo il 10 per cento. Recentemente, è stato riattivato il servizio “porta a porta”, che però deve essere ancora esteso alle contrade. Inoltre, pochi utenti hanno risposto positivamente. In teoria, dovrebbe scattare le sanzioni. Giuffrè fa riferimento anche a presunte irregolarità e afferma che “i lavoratori vengono licenziati e poi riassunti da altre ditte, in violazione dell’art. 6 del contratto nazionale di lavoro e in assenza del coinvolgimento dei rappresentanti sindacali”. E ancora, che “i dipendenti svolgono diverseore di lavoro straordinario senza che lo stesso venga regolarmentepagato dal datore di lavoro, con grave violazione dei diritti deilavoratori sanciti dalla normativa vigente e dal contratto nazionale”. Dichiarazioni rilasciate già giorni fa ad emittenti televisive del territorio e che non potevano non essere recepite dalla politica locale. Così, il consigliere comunale di maggioranza Domenico Barbuzza, che considera le affermazioni di “notevole importanza sia sociale che politica, dal momento che rivelano gravi violazioni dei diritti dei lavoratori”, ha chiamato in causa i vertici dell’Ato Me 1, inoltrando apposito documento al presidente Laura Trifilò ed investito della questione anche il sindaco Bruno Mancuso e il presidente del consiglio comunale Andrea Barone. Barbuzza chiede spiegazioni sui reali motivi ovvero le difficoltà che impediscono, ad oggi, l’incremento della raccolta differenziata nel nostro Comune, come invece avviene in altri centri che fanno parte dell’Ato Me 1 (soprattutto montani). E naturalmente, delucidazioni sulle dichiarazioni del lavoratore Giuffrè in merito al fatto che i dipendenti vengano licenziati e poi assunti con altre ditte senza avvisare i sindacati, nonché se effettivamente svolgano delle ore di straordinario senza che lo stesso venga regolarmente pagato. Infine, quali siano le ditte che effettuano il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per conto dell’Ato Me 1 e se vi siano in atto contratti di subappalto del servizio.
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Cinzia Scaglione
*** Irregolarità e disservizi vengono denunciati dal lavoratore della Nebrodi Ambiente(società consortile che si occupa dei servizi ecologici nelcomprensorio per conto dell’Ato Me 1), Mario Giuffrè (nella foto). Quest’ultimo, responsabile zonale Cisl-Rsu, accusa il nostro comune (e contestualmente quello di Capo D’Orlando) di non porre in essere atti o comportamenti propositivi affinché sia effettuata la raccoltadifferenziata dei rifiuti, servizio che, quindi, stenta a decollare e,di conseguenza, a produrre i risultati prefissati (in termini dipercentuali da raggiungere per non incorrere nelle pesanti penalipreviste dall’Unione europea per gli enti inadempienti). Si parlava almeno del 40 per cento entro questo mese. Ma, per quanto riguarda la cittadina è stato superato di poco solo il 10 per cento. Recentemente, è stato riattivato il servizio “porta a porta”, che però deve essere ancora esteso alle contrade. Inoltre, pochi utenti hanno risposto positivamente. In teoria, dovrebbe scattare le sanzioni. Giuffrè fa riferimento anche a presunte irregolarità e afferma che “i lavoratori vengono licenziati e poi riassunti da altre ditte, in violazione dell’art. 6 del contratto nazionale di lavoro e in assenza del coinvolgimento dei rappresentanti sindacali”. E ancora, che “i dipendenti svolgono diverseore di lavoro straordinario senza che lo stesso venga regolarmentepagato dal datore di lavoro, con grave violazione dei diritti deilavoratori sanciti dalla normativa vigente e dal contratto nazionale”. Dichiarazioni rilasciate già giorni fa ad emittenti televisive del territorio e che non potevano non essere recepite dalla politica locale. Così, il consigliere comunale di maggioranza Domenico Barbuzza, che considera le affermazioni di “notevole importanza sia sociale che politica, dal momento che rivelano gravi violazioni dei diritti dei lavoratori”, ha chiamato in causa i vertici dell’Ato Me 1, inoltrando apposito documento al presidente Laura Trifilò ed investito della questione anche il sindaco Bruno Mancuso e il presidente del consiglio comunale Andrea Barone. Barbuzza chiede spiegazioni sui reali motivi ovvero le difficoltà che impediscono, ad oggi, l’incremento della raccolta differenziata nel nostro Comune, come invece avviene in altri centri che fanno parte dell’Ato Me 1 (soprattutto montani). E naturalmente, delucidazioni sulle dichiarazioni del lavoratore Giuffrè in merito al fatto che i dipendenti vengano licenziati e poi assunti con altre ditte senza avvisare i sindacati, nonché se effettivamente svolgano delle ore di straordinario senza che lo stesso venga regolarmente pagato. Infine, quali siano le ditte che effettuano il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per conto dell’Ato Me 1 e se vi siano in atto contratti di subappalto del servizio.
Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata.
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