Ato Me 1 nella bufera. I vertici si dimettono. Si tratta di una decisione maturata negli ultimi mesi e, in un certo senso, preannunciata, ma formalizzata da poche ore. Lo
scorso martedì sera, a conclusione della riunione del Consiglio di
Amministrazione, il presidente dell’Ato Me 1, Laura Trifilò e il suo
vice Vincenzo Sanzarello hanno rassegnato le dimissioni dalle funzioni e dal consiglio. “La scelta è stata fatta dopo una compiuta analisi sull’attività fin qui svolta”,
sottolineano gli interessati attraverso un comunicato stampa e
ringraziano gli organi di informazione per la costante e puntuale
divulgazione delle notizie. Adesso, sarà compito del consigliere Pedro Spinnato (unico componente rimasto nel CdA) a convocare, a norma di statuto e in tempi brevi, l’assemblea dei soci, per l’elezione dei nuovi presidente e vicepresidente della società. L’avvocato Trifilò, prima di congedarsi, ha inviato ai sindaci-soci una relazione a consuntivo dell’attività svolta quest’anno. “E’ sotto gli occhi di tutti – dichiara il presidente dimissionario -
che gli obiettivi prefissati, pur tra inevitabili ed innumerevoli
difficoltà, sono stati raggiunti. La raccolta differenziata porta a
porta è una realtà in quasi tutti i comuni dell’ambito territoriale, con punte d’eccellenza nei virtuosi centri montani e con costi inferiori di quelli temporalizzati nel contratto con il gestore. L’aspetto tecnico e quello finanziario, causato da una sottofatturazione rispetto alle tariffe approvate nel 2004 da tutti i consigli comunali, sono
stati messi a regime grazie al fattivo contributo dei comuni soci e del
rapporto creato con gli uffici regionali. L’accesso al fondo di
rotazione, il completamento della contabilità del 2008, l’acconto 2009,
corrispondente ai primi 4 mesi dell’anno al 100 per cento della fatturazione per tutti i cittadini, la lotta all’evasione e l’invio a Serit degli insoluti di tutti gli anni pregressi,
sono tutti esempi di un’attività costante, serrata ed instancabile che,
sebbene spesso non compresa dall’utente finale, ha reso questo Ato uno dei più virtuosi della Sicilia, evitando fino ad oggi, sul territorio, le situazioni di emergenza igienico sanitario presenti in molte zone della Sicilia”. E conclude: “lasciamo con animo sereno e con la consapevolezza di aver reso un servizio alle comunità dei Nebrodi”. In realtà, c’è un malcontento crescente tra i cittadini-utenti, legato soprattutto allo sconsiderato aumento delle ultime bollette Tia (Tariffa di igiene ambientale) relative al primo quadrimestre 2009 (con scadenza lunedì scorso). Gli importi sono lievitati oltre il 50 per cento rispetto all’anno scorso. E monta la protesta, evidenziata dalle buste dell’immondizia abbandonate su strade e marciapiedi e dai recenti atti incendiari perpetrati ai danni dei cassonetti pubblici non ancora rimossi.
Cinzia Scaglione
Nella Foto: da sinistra Pedro Spinnato, Laura Trifilò (ex presidente Ato Me 1),Vincenzo Sanzarello (ex vice presidente )
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