Oggi "Ferragosto", niente giornali. Solo quelli "on line".
Col mio portatile cerco, anche nei quotidiani di ieri e leggo su "Il sole 24 ore"..... (vedi link nella foto accanto). Per i lettori ("accutturati", pardon, acculturati) e con poca dimestichezza nella navigazione su internet, riporto, in parte, quello che sto leggendo e che mi fa riflettere.
E sì, cari amici lettori, io leggo anche e, purtroppo, rifletto!
"Molti psichiatri dicono che i sogni servono a buttare nel cestino ciò che non serve alla nostra memoria, e a conservare quanto è utile ai progetti dei giorni a venire, giorni che sono pieni di cose da scartare. Ci teniamo solo quello che non esiste ancora, e che probabilmente non esisterà mai. Concepire i sogni come qualcosa di impossibile, che non si realizzerà mai, è triste. Significa credere che la vita è triste. E basta.
Per molti sarà pur vero, ma è sentimento poco originale. Ogni discorso finisce lì. È più allegro vedere il sogno come una verità travestita, che si vergogna di andare in giro nuda, perché fa scandalo. Sotto quegli abiti stravaganti c'è un corpo vivo. Non è il caso di scomodare Calderón o Nerval. I sogni abitano con noi, ci fanno compagnia. Se sei giù di corda, fermati, chiudi gli occhi e vaneggia un po', và lontano con la fantasia: spesso è guardando le stelle che siamo più vicini a noi stessi."
(Ndr cirosca: non solo leggo e rifletto ma penso anche.... e non vorrei sembrare il "Don Chisciotte" santagatese. Quello del romanzo, lottava contro i mulini a vento ed io contro chi?
Chiudiamo la parentesi e continuiamo a leggere).
Chiudiamo la parentesi e continuiamo a leggere).