31 dicembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Ato Me 1 nella bufera. Si sono dimessi il presidente Laura Trifilò e il vicepresidente Vincenzo Sanzarello.



Ato Me 1 nella bufera. I vertici si dimettono. Si tratta di una decisione maturata negli ultimi mesi e, in un certo senso, preannunciata, ma formalizzata da poche ore. Lo scorso martedì sera, a conclusione della riunione del Consiglio di Amministrazione, il presidente dell’Ato Me 1, Laura Trifilò e il suo vice Vincenzo Sanzarello hanno rassegnato le dimissioni dalle funzioni e dal consiglio. “La scelta è stata fatta dopo una compiuta analisi sull’attività fin qui svolta, sottolineano gli interessati attraverso un comunicato stampa e ringraziano gli organi di informazione per la costante e puntuale divulgazione delle notizie. Adesso, sarà compito del consigliere Pedro Spinnato (unico componente rimasto nel CdA) a convocare, a norma di statuto e in tempi brevi, l’assemblea dei soci, per l’elezione dei nuovi presidente e vicepresidente della società. L’avvocato Trifilò, prima di congedarsi, ha inviato ai sindaci-soci una relazione a consuntivo dell’attività svolta questanno. “E’ sotto gli occhi di tutti – dichiara il presidente dimissionario - che gli obiettivi prefissati, pur tra inevitabili ed innumerevoli difficoltà, sono stati raggiunti. La raccolta differenziata porta a porta è una realtà in quasi tutti i comuni dell’ambito territoriale, con punte d’eccellenza nei virtuosi centri montani e con costi inferiori di quelli temporalizzati nel contratto con il gestore. L’aspetto tecnico e quello finanziario, causato da una sottofatturazione rispetto alle tariffe approvate nel 2004 da tutti i consigli comunali, sono stati messi a regime grazie al fattivo contributo dei comuni soci e del rapporto creato con gli uffici regionali. L’accesso al fondo di rotazione, il completamento della contabilità del 2008, l’acconto 2009, corrispondente ai primi 4 mesi dell’anno al 100 per cento della fatturazione per tutti i cittadini, la lotta all’evasione e l’invio a Serit degli insoluti di tutti gli anni pregressi, sono tutti esempi di un’attività costante, serrata ed instancabile che, sebbene spesso non compresa dall’utente finale, ha reso questo Ato uno dei più virtuosi della Sicilia, evitando fino ad oggi, sul territorio, le situazioni di emergenza igienico sanitario presenti in molte zone della Sicilia”. E conclude: “lasciamo con animo sereno e con la consapevolezza di aver reso un servizio alle comunità dei Nebrodi”. In realtà, c’è un malcontento crescente tra i cittadini-utenti, legato soprattutto allo sconsiderato aumento delle ultime bollette Tia (Tariffa di igiene ambientale) relative al primo quadrimestre 2009 (con scadenza lunedì scorso). Gli importi sono lievitati oltre il 50 per cento rispetto all’anno scorso. E monta la protesta, evidenziata dalle buste dell’immondizia abbandonate su strade e marciapiedi e dai recenti atti incendiari perpetrati ai danni dei cassonetti pubblici non ancora rimossi.
Cinzia Scaglione
Nella Foto: da sinistra Pedro Spinnato, Laura Trifilò (ex presidente Ato Me 1),Vincenzo Sanzarello (ex vice presidente )

30 dicembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Aumento delle bollette rifiuti. Chieste le dimissioni del presidente dell'Ato Me 1.

Un“tavolo tecnico” di consiglieri comunali di maggioranza (aperto anche alla minoranza) per contrastare lo sconsiderato aumento delle bollette rifiuti. Una task-force promossa dal consigliere Domenico Barbuzza. Ieri mattina, quest’ultimo ha iniziato a passare al setaccio le delibere emesse a suo tempo dal consiglio comunale al momento dell’insediamento dell’Ato Me 1 e in occasione dell’approvazione della cosiddetta Tia (tariffa di igiene ambientale), per individuare eventuali responsabilità che avrebbero determinato il notevole incremento della recente fatturazione. Si tratta delle fatture relative al primo quadrimestre 2009, con cifre più che raddoppiate rispetto allo scorso anno. Inoltre, Barbuzza contesta duramente l’applicazione dell’Iva, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso 24 luglio abbia stabilito che la Tia non debba essere assoggettata ad Iva. Inoltre, lo scorso settembre, il consiglio comunale ha approvato la mozione presentata dai consiglieri di maggioranza Domenico Barbuzza, Nino Giallanza, Rosario Germanà e Giuseppe Pappalardo, inerente proprio la richiesta di abolizione dell’Iva sulla Tia, in forza di questa sentenza. Così, Barbuzza chiede le dimissioni del presidente dell’Ato Me 1, Laura Trifilò. E spiega: “Sulle bollette è stata inserita la dicitura che il mancato adempimento del versamento Iva sarebbe considerato dall’amministrazione finanziaria come evasione fiscale. E’assurdo. L’evasione fiscale è tale quando è arbitraria, non quando si fa esplicito riferimento ad una sentenza. La società Ato 2 si è già adeguata e, infatti, le bollette emesse lo scorso 10 novembre, con scadenza 10 dicembre, sono esenti da Iva. E non è tutto, perché si ha notizia di un emendamento presentato al governo nazionale dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e dall’assessore al Bilancio del Comune di Roma, con il quale si chiede di poter compensare l’Iva indebitamente pagata nel modello unico o modello 730 del 2010. Questo significa un rimborso immediato, che si va a detrarre dalle tasse. E aggiunge: “ritengo che la questione sia stata affrontata dai vertici dell’Ato con superficialità”. Il consigliere Barbuzza critica anche la mancata dilazione dell’importo in 4 rate. Infine, le modalità di attuazione del servizio di raccolta differenziata “porta a porta”, ovvero la frequenza con la quale viene ritirato l’umido:non si può pretendere che gli utenti tengano all’interno degli appartamenti per ben tre giorni, resti di cibi o pannolini sporchi, dal momento che i cassonetti pubblici stanno per essere tutti rimossi”.

Cinzia Scaglione
Foto 1 : il consigliere comunale Domenico Barbuzza mette a confronto, mostrandole, le bollette rifiuti dell’Ato Me 1 (con Iva) e dell’Ato Me 2 (senza Iva).
Foto 2 : Bolletta emessa dall'Ato Me 1 con IVA
Foto 3 : Bolletta emessa dall'Ato Me 2 senza l'applicazione dell'IVA.
Foto 4 : Bolletta emessa dal Comune di Milano e riscossa tramite Equitalia e sempre senza l'applicazione dell'IVA.


Tutte le foto (compreso le bollette) possono essere visualizzate ingrandite cliccandoci sopra.




28 dicembre, 2009

Sant'Agata di Militello. L'Ato Me 1 e le Bollette TIA . L'Associazione Consumatori Siciliani invia una lettera al Sindaco e al presidente del consiglio comunale per chiarimenti.


L’Associazione Consumatori Siciliani, a seguito dell’invio delle bollette relative al servizio rifiuti ai cittadini santagatesi con aumenti del 50% rispetto all’anno precedente, ha inviato una lettera al sindaco Bruno Mancuso e al presidente del consiglio comunale Andrea Barone, in quanto, visto che la TIA è stata approvata dal consiglio comunale, chiede di conoscere quando il consiglio ha approvato l’aumento, se la delibera di modifica della TIA è stata approvata contestualmente al bilancio oppure se tale modifica è stata apportata dalla giunta o dal Consiglio di Amministrazione dell’ATO1. L’associazione ha chiesto, inoltre, di avere copia della delibera del consiglio che ha previsto l’aumento della TIA per i santagatesi. L’associazione ha chiesto ancora, nel caso in cui detto aumento non è stato previsto dal consiglio comunale, che lo stesso e il sindaco si attivino presso l’ATO1 per chiedere in autotutela l’annullamento dell’aumento illegittimo. Infine l’associazione ha chiesto di conoscere come è stato spalmato sulle bollette degli utenti l’incasso proveniente dalla vendita di carta, cartone, vetro, ferro ecc. frutto della raccolta differenziata.

 L'Associazione Consumatori Siciliani, guidata dal presidente Nicola Calabria (nella foto), è nata a Patti nel gennaio 2005. La sede principale è a Patti in Via Chiesa Nuova 1. Queste le altre sedi nel territorio siciliano:

Barcellona Pozzo di Gotto : 98051 -  Via Mandanici 11
Brolo: vico I° Vittorio Emanuele
Capo d’Orlando
: 98071 -  c/o A.C.I.O. -  Via Trieste
Enna: 94100 -  c/o Centro Studi Sen. Romano - Via Bramante 29
Furnari: 98054 -  c/o Circolo ARCI - Via Nuova Messina
Gioiosa Marea: 98063 - Via Umberto I
Gliaca di Piraino: 98060 - c/o Salone Parrocchiale
Messina: Sede provinciale - 98122 - Via dei Verdi 58 
Monforte San Giorgio: 98041 - c/o “Safari” - Via Vittorio Emanuele II
Pace del Mela: 98042 - c/o i locali della Chiesa Madre
Piraino: 98060 - Via Roma
Roccavaldina: 98040 -  Via Cappuccini 1
San Piero Patti: 98068 - c/o “La voce delle donne”, Via Messina
Sant’Angelo di Brolo: 98060 - Via A. Diaz
Santo Stefano di Camastra:presso Società Operaria
Sinagra: via Principe Amodeo     
Torregrotta:
98040 - c/o C.S.I. - Viale Europa
Tusa: 98079 - c/o Studio Legale Marinaro
Venetico: 98040 - c/o uffici del Comune, via Roma
numero verde    800 86 47 15    



24 dicembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Compie cento anni. Festa per Vincenza. Una Targa dal Sindaco e 200 ospiti in parrocchia per il compleanno della signora Virga-Puleo..



Erano in 200, tra figli, nipoti e pronipoti, lo scorso lunedì sera, nella parrocchia della chiesa Madre, per festeggiare i cento anni di Vincenza Virga, in Puleo. I festeggiamenti sono stati preceduti dalla funzione liturgica, celebrata da monsignor Spiccia, alla presenza anche del sindaco Bruno Mancuso, che ha omaggiato la “nonnina”, con una targa-ricordo donata dall’Ente. Vincenza, perfettamente lucida e visibilmente commossa, era sposata con Giuseppe Puleo, morto nel ’94, nonno del consigliere comunale di minoranza Giuseppe Puleo. Ai festeggiamenti erano presenti ben cinque generazioni, a partire dai figli Rosina, Pippo, Matteo, Rosalia, Maria e Carmelina (da sinistra, nella foto. Al centro Vincenza).

Cinzia Scaglione

Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata.




Sant'Agata di Militello. Comincia la rimozione dei cassonetti. Rifiuti, si cambia tra le polemiche. Gli utenti protestano per il raddoppio delle tasse.



Ha preso il via, ieri mattina, la rimozione dei cassonetti dell’immondizia dal centro urbano. Alcune strade, quali la via Asmara, sono state già interessate dal provvedimento attuato dagli operatori della Nebrodi Ambiente (società consortile che si occupa dei servizi ecologici nel comprensorio per conto dell’Ato Me 1). Attraverso l’audio di un altoparlante, montato sul tettuccio di un’autovettura, gli utenti sono stati avvisati della novità. Il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, con modalità “porta a porta”, è iniziato giorni fa. Adesso, per cercare di incrementare la percentuale di utenti “virtuosi” (attualmente irrisoria), si sperimenta questo nuovo provvedimento. I cassonetti pubblici sono via via destinati a scomparire dal centro urbano. Rimangono solo i contenitori per la raccolta di scarpe e vestiti usati (vedi foto). Ma, sono in tanti i cittadini non ancora avvezzi o restii a dividere i rifiuti per tipologia tra le mura domestiche. Così, non curanti del fatto che i cassonetti sono stati rimossi, continuano a depositare i sacchetti dell’immondizia laddove prima era collocato l’apposito contenitore (vedi foto). Ed ecco che il risultato finale non è proprio quello sperato dai responsabili del servizio. E proprio in questi giorni di pre-festività, fanno la loro comparsa sui marciapiedi i sacchetti dei rifiuti. “Certo – sono consapevoli gli operatori – ci vorrà del tempo affinché gli utenti si abituino”. In realtà, però, da quando anni fa è partita la raccolta differenziata “porta a porta” (poi interrotta e adesso ripartita), di tempo ne è passato. Ma, l’unico obiettivo raggiunto, perlomeno nella cittadina, è quello di un misero 10 per cento o poco più. Riuscire a raggiungere il 40 per cento entro questo mese, per non incorrere nelle pesanti penali previste dall’Unione Europea per i comuni inadempienti, è pura utopia. L’unica cosa certa è lo sconsiderato aumento dell’importo delle bollette Tia (Tariffa di igiene ambientale) recapitate agli utenti nei giorni scorsi e con scadenza il 28. Si tratta delle fatture relative al primo quadrimestre 2009, con cifre più che raddoppiate rispetto allo scorso anno. E per di più con l’applicazione dell’Iva, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale dello scorso 24 luglio abbia stabilito che la Tia non debba essere assoggettata ad Iva. Lo scorso settembre, il consiglio comunale  aveva approvato la mozione presentata dai consiglieri di maggioranza Barbuzza, Giallanza, Germanà e Pappalardo, inerente la richiesta di abolizione dell’Iva sulla Tia, in forza di questa sentenza. Il consigliere Barbuzza fa sapere che, se entro il 28 non riceverà una spiegazione plausibile da parte dei vertici dell’Ato, si rivolgerà al Prefetto per la mancata applicazione della sentenza. Per quanto riguarda, invece, l’aumento dell’importo delle bollette, dovrebbe essere legato al raggiungimento del cento per cento della fatturazione del servizio (negli anni passati incrementato progressivamente).
Cinzia Scaglione
 Nella foto: Un contenitore in via Asmara e sacchetti di spazzatura per terra.
 Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata.


23 dicembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Un presepe particolare in memoria di Nino Armeli. E' stato realizzato con materiale riciclato.



Un caratteristico ed innovativo “Presepe Café” è stato realizzato in contrada Telegrafo in memoria di Nino Armeli, noto imprenditore santagatese, organizzatore di manifestazioni e competizioni sportive (quali il campionato regionale di Go – Kart), scomparso nel 2006. Gli ideatori ed esecutori della creazione sono il nipote Marco Armeli e l’amico Salvatore Merlino, rispettivamente tecnico di macchine da caffè ed infermiere professionale. Lo hanno realizzato in un paio di settimane, lavorandovi nella pausa pranzo e nelle ore notturne. Avvalendosi di materiali riciclati e biodegradabili, hanno cercato di dare un tocco di originalità alla tradizionale rappresentazione simbolica della nascita di Gesù. E così, unendo manualità e creatività, hanno regalato al quartiere un presepe “sui generis”, con una cialda nella mangiatoia (dove verrà adagiata la statuetta di Gesù bambino), resine di depuratori per sabbia, chicchi di caffè per ciottoli e torrefazioni in miniatura dentro le casette. Hanno anche ideato un sistema per il riciclo dell’acqua, che esce dalla macchina del caffè  e viene azionata con la pompa di una vecchia lavatrice. 
Cinzia Scaglione


Nella foto : da sinistra, Marco Armeli e Salvatore Merlino.
Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata

Consolo lascia Milano, torna a Sant'Agata di Militello sua città natale,

Lasciò Messina nel '68 per un posto in rai

Consolo: «Addio Milano irriconoscibile, a 76 anni torno in Sicilia»

Lo scrittore lascia la città che l'ha ospitato per quarant'anni



Vincenzo Consolo (Epa)
Vincenzo Consolo (Epa)
MILANO - Il suo Sessantotto fu un trasloco. Milano s’incendiava nelle università e nelle fabbriche, quando Vincenzo Consolo lasciò Messina per un posto in Rai. «Ma oggi la Milano dei miei sogni e delle mie aspettative è una città irriconoscibile, per dirla con Rushdie. Una centrale della menzogna». Scrittore, saggista, Consolo prepara a 76 anni il trasloco inverso, verso Sant’Agata di Militello. L’autore di «Fuga dall’Etna» si ricongiunge alla sua Sicilia, quarant'anni dopo: «È giunto il momento del ritorno. Torno nella mia terra. Voglio morire nella mia Isola». Lo scrittore ha spiegato le ragioni dell’addio in una intervista al settimanale Asud’Europa. «Il prossimo anno farò ancora una volta le valigie e tornerò nella mia Isola — dice —. Dalla Sicilia ero partito nel lontano 1968. Non volevo accettare il paradigma della raccomandazione, degli onorevoli, del posto sicuro alla Regione. Sollecitato da due intellettuali, Vittorini e Calvino, che allora pubblicavano una rivista, Menabò». L’invito rivolto ai giovani intellettuali italiani, in quei tempi, era quello di studiare la nuova realtà del Paese, l’industrializzazione e l’emigrazione delle masse meridionali: «Sono arrivato a Milano perché volevo vedere quella grande trasformazione», ricorda Consolo. Ma ora è solo un pensiero deluso, amareggiato. Un recente documentario di Lodovica Tortora De Falco racconta il profondo rapporto che lega Consolo alla sua terra d’origine, la Sicilia dei minatori, dell’industria selvaggia e della criminalità organizzata. È un ritratto schietto, crudo. S’intitola «L’isola in me». Quasi profetico.

22 dicembre 2009
Fonte: Corriere della sera

22 dicembre, 2009

Sant'Agata di Militello. L'onorevole Laccoto, presidente della Commissione regionale alla Sanità e Salvatore Giuffrida, direttore generale dell'Asp in visita all'ospedale. Il nosocomio resterà presidio di emergenza di primo grado e verranno potenziati e migliorati servizi e attrezzature..



Assicurata la permanenza del presidio ospedaliero e inserita in pianta organica l’attivazione dell’Utic-Unità di terapia intensiva coronarica, con due posti letto. Adesso, i sindaci si batteranno per ottenere l’emodinamica e la rianimazione. Questi i punti cardine emersi nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri mattina, all’ospedale, alla presenza dell’onorevole Giuseppe Laccoto, presidente della Commissione regionale alla Sanità, del direttore generale dell’Asp, Salvatore Giuffrida, del sindaco Bruno Mancuso e dei dirigenti medici. A fare gli onori di casa il direttore sanitario dell’ospedale Paolina Reitano. L’onorevole Laccoto ha effettuato un sopralluogo per verificare gli standard di sicurezza e funzionalità dei reparti. Profondo conoscitore della realtà territoriale nebroidea, ha sottolineato l’importanza di puntare sull’ospedale come presidio di spicco per l’emergenza, di riferimento per il comprensorio, “proprio per la particolare situazione orogeografica e il vasto bacino di utenza al quale afferisce (circa centomila abitanti)”. Confermati i posti letto per acuti (complessivamente 82 - ieri, è stata approvata in conferenza dei sindaci la proposta avanzata dal direttore generale), ai quali però bisognerà aggiungere quelli di riabilitazione e lungodegenza (che devono essere ancora stabiliti). Inoltre, l’onorevole Laccoto ha evidenziato la necessità di potenziare, sia a livello di organico che dal punto di vista logistico, il pronto soccorso, il laboratorio di analisi e la Cardiologia. E di attuare il rinnovamento tecnologico della Radiologia: l’ospedale ha bisogno di una Tac con tecnologia nuova e di un mammografo digitalizzato”. Per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione della parte centrale dell’ospedale, ancora fermi, il direttore generale Giuffrida ha riferito che i ritardi sono da addebitare alla predisposizione di una variante a cura della ditta aggiudicataria, ma che riprenderanno quanto prima. Tuttavia, per il completamento del terzo piano occorrono ulteriori somme, che l’onorevole Laccoto e il direttore generale si sono impegnati a recuperare.Il destino dell’ospedale di Sant’Agata – ha dichiarato Giuffrida – è quello di presidio di emergenza di primo livello. Abbiamo confermato un congruo numero di posti letto per acuti e chiesto che venga potenziata l’area medica dell’emergenza con una cardiologia con posti letto per Utic. Il sindaco Mancuso convocherà, nei prossimi giorni, una conferenza dei sindaci, al fine di integrare la proposta dell’Asp con ulteriori indicazioni. “La rianimazione non è nelle competenze della programmazione provinciale - afferma Mancuso - ma noi sindaci, con un documento integrativo, chiederemo questo servizio o, in subordine, anche due posti di terapia intensiva post-operatoria, così come l’emodinamica. Quest’ultima dovrà essere collocata in uno degli ospedali della fascia tirrenica e ci batteremo affinché questo presidio possa essere quello di Sant’Agata, per centralità territoriale e bacino di utenza. Mancuso si impegnerà anche per far sì che, nell’ambito dell’attuazione del piano strategico, l’ospedale possa beneficiare dei fondi comunitari. I sindacati vigileranno sull’effettiva concretizzazione dei propositi.
Cinzia Scaglione
Nella foto: da sinistra il sindaco Bruno Mancuso, l’onorevole Giuseppe Laccoto (presidente della Commissione regionale alla Sanità), il direttore sanitario dell’Asp, Santino Conti (dietro) e il direttore generale dell’Asp, Salvatore Giuffrida.
Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata.


21 dicembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Collettiva di pittura di gruppi artistici santagatesi inaugurata domenica sera. Resterà aperta fino al 1° gennaio 2010.

Inaugurata ieri sera, domenica, al Castello Gallego la "Collettiva di pittura"  a cura di gruppi artististici santagatesi. Resterà aperta fino al 1° gennaio 2010.

Alla collettiva partecipano un folto numero di artisti-pittori che elenco tenendo conto della foto a sinistra e nella quale non sono presenti tutti gli artisti.
Salvatore Saccone, Viola Triscari, Teresa Simonella, Daniele Gugliotta, 
Giovanni Gregorio, Calogero Corrao, Nancy Giuffrè, Betty Scaglione, Valeria Meneghini, Franca Parisi, Gaetano Triscari, Alfredo Iraci, Nino Manasseri, Ettore Merlino, Sergio Tripodi, Masina Vernagalli.


Alla mostra di pittura partecipano anche Giuseppe Coci (che è stato l'organizzatore), Mariangela Pilato, Calogero Reitano, Tamara Gallo, Carmela Ricciardi, Rosetta Lo Vano, Teresa Regalbuto, Salvatore Di Salvo ed altri non presenti nella foto.
L'elenco degli artisti partecipanti verrà aggiornato appena possibile.
Chiediamo scusa a coloro che, seppur presenti, non abbiamo citato.
Accettiamo ogni ulteriore segnalazione per l'integrazione dell'elenco.


Le foto possono essere ingrandite e scaricate cliccandoci sopra.































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