Il sindaco lo ha presentato alla stampa, agli assessori presenti e ad alcuni consiglieri con un breve discorso di benvenuto ed al contempo anche con parole di auguri per un proficuo, determinato e determinante lavoro. Le premesse ci sono tutte: la competenza professionale, l'esperienza e tutto quanto è necessario per gestire "al meglio" una situazione di difficile gestione che diventa ancora più difficile nella "congiuntura", non affatto favorevole, che colpisce tutti i comuni, dal più grande al più piccolo. Ci dobbiamo aspettare nella veste di cittadini e contribuenti, nuove imposizioni, nuove tasse, Ed un corretto utilizzo delle risorse economiche, dei trasferimenti e delle risorse umane disponibili, non potrebbe che far bene al nostro sfortunato comune (sfortunato anche se porta il nome di una Santa).
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La "Foto-Ricordo" è importante averla! Ma ----
Ma ...... le parole, sono più importanti.
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Le parole sono importanti, ancor più i verbi utilizzati nei discorsi, anche in quelli di "benvenuto". Si sa che i verbi indicano "azioni" e conseguentemente "comportamenti".
Un verbo utilizzato e quindi pronunciato da un "consigliere" che rappresentava, a mio avviso, tutti i consiglieri (di maggioranza e di minoranza) mi è poco piaciuto. In quel momento, chi lo utilizzava, forse faceva prevalere più o meno consciamente o inconsciamente l' "io" o il "super io" di Kantiana o filosofica memoria. E' stato detto, in "prima battuta", che si intende "interloquire" con il nuovo segretario.
"Interloquire", ho sentito bene, ed ho ascoltato anche la registrazione audio per esserne certo.
Interloquire, nella lingua italiana, significa che .si intende "parlare, discorrere, dialogare, partecipare a una conversazione, intromettersi, inserirsi in una conversazione".
Verbo, a mio avviso, utilizzato a sproposito.
Un altro consigliere, penso sia stato Donato, nel dare, a nome di tutti i consiglieri di minoranza, il "benvenuto" al Dr. Ribaudo, ha augurato un buon e proficuo lavoro ma ha "soprattutto" ribadito che "loro" avrebbero "collaborato" in maniera "fattiva" con il nuovo segretario per il raggiungimento di tutti gli obiettivi, utili e indispensabili. "Collaborare", questo è il verbo che mi piace, che tutti dovrebbero pronunciare e utilizzare.
Ma lo faranno? Me lo auguro, anche se qualche dubbio mi assale. La politica, il disfattismo che opera nelle menti di questi nostri rappresentanti, la fa "da padrona" nella gestione della "res pubblica" (nazionale, regionale, comunale).
Chi vivrà, vedrà.
Ricordiamoci però che la "Storia" siamo noi e che la "facciamo", per tramandarla ai posteri, con i nostri comportamenti, con le nostre "azioni" e quindi anche con "i verbi" che scandiscono le nostre azioni.
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