15 aprile, 2013

Sant'Agata di Militello. Dal "Milyunka" la coalizione Mancuso nìscìu cìunca.

Nonostante la crisi economica e sociale che attanaglia il nostro Paese (Italia) e il nostro paese o comune (Sant'Agata di Militello) qualcuno dei miei lettori ha ancora voglia di informarsi, di scherzare, di stuzzicare. Essendo questo Blog letto anche fuori dalla Sicilia e dove i quotidiani regionali non arrivano, sono costretto a fare il "riassunto" o una pseudo rassegna stampa del pubblicato. Dopo lo scherzo o la richiesta di informazioni in lingua inglese (leggete il post precedente a questo),  Altro lettore mi informava sabato pomeriggio che "Dal Milyunka la coalizione Mancuso niscìu cìunca".

 Ed eccomi, ancora una volta a dover spiegare o tradurre il significato di alcune parole o dell'intera frase, questa volta scritta in lingua siciliana. Il "Milyunka" è un noto locale ricettivo situato sul lungo mare nei pressi della Villa Falcone e Borsellino. E' qui che si sono riuniti alcuni componenti della coalizione Mancuso prima per presentare alla stampa il candidato a Sindaco e Sabato mattina per costituire un "gruppo di lavoro" che si dovrebbe impegnare  nella composizione delle cinque o più liste che dovrebbero sostenere la candidatura a sindaco dell'avvocato Benedetto Caiola. L'arguto lettore col suo commento voleva significare che dal Milyunka  la coalizione Mancuso ne è uscita "cìunca" (ciunca = zoppa = zoppicante). Qualcuno potrebbe chiedermi il perchè. Mi spiego e riporto ciò che ho appurato attraverso la lettura dei quotidiani locali (questa volta le TV locali non c'erano). Il "Giornale di Sicilia" di ieri (domenica) titola: "Almeno cinque liste sosterranno Caiola. Un coordinamento per le candidature". E poi nel "cappello iniziale" continua: "Ieri affollata riunione operativa all'assemblea convocata da Mancuso al Milyunka, presenti molte donne pronte a scendere in campo".
Non è che voglia smentire quanto scritto dal giornalista o dal redattore che ha inserito titoli, sottotitoli e il resto ma .... a giudicare dalle foto pubblicate nei quotidiani non mi sembrava molto affollata la riunione. Ho contato quelli presenti nelle due foto (del GDS e della Gazzetta del Sud) e dovevano essere una trentina e non trentatrè come i Trentini. Non contando i 5 giornalisti e fotografi seduti in prima fila forse erano in 25. Poi approfondendo, e ne ho avuta conferma da uno dei consiglieri dell'ex maggioranza, in effetti non potevano essere più di trenta.
Presenti molte donne (sic!). Erano tre o quattro solamente. Se contiamo il fatto che due erano candidate da inserire nelle liste, non erano certamente molte. Una è l'avvocato Maria Paola Liotta (figlia del consigliere uscente Corrado Liotta e della
Dottoressa Paolina Reitano), moglie dell'ex assessore Inferrera. L'altra è l'ingegnere Stefania Meli, nipote o comunque parente dell'Ingegnere Pippo Contiguglia. Queste due new entry femminili hanno di fatto costretto il dottor Corrado Liotta a non ripresentarsi per convogliare il proprio "portafoglio di voti" sulla figlia o comunque per non ostacolarne l'eleggibilità. Stessa cosa dicasi per Gerlando Strati che si è dovuto ritirare per dare spazio a Stefania Meli. Ma la vera zoppicata o il colpo alle gambe della struttura politica-elettorale  pro Mancuso (anzi adesso pro Caiola) l'ha assestato il consigliere Pippo Vitale che stamattina ad un tavolo del caffè "Agora" ha confermato quanto già era di mia conoscenza. Vitale è intervenuto all'assemblea Milyunkana riferendo di presunti malcontenti che adombrano la scelta della candidatura a sindaco di Benedetto Caiola. Pare, secondo il consigliere Vitale, che alcuni "mal di pancia" siano stati curati con una medicina non proprio adatta (Il consigliere Vitale ha fatto finta di ignorare che Bruno Mancuso oltre ad essere stato Sindaco è anche medico e chi meglio di lui è aduso a prescrivere medicine e/o  a scrivere ricette?)
In poche parole la scelta non è stata condivisa da tutti i consiglieri di maggioranza e dall'esecutivo della decaduta amministrazione. Ha inoltre manifestato una sua riserva personale nella costituzione di una lista di appoggio a Caiola e vorrebbe conoscere, prima di partecipare o meno al Progetto Mancuso-Caiola, i criteri che sarebbero stati attuati per la stabilità degli schieramenti. In poche parole con quali criteri sarebbero stati scelti i 4 futuri assessori (una per legge dovrebbe  essere di genere femminile) e il Presidente del Consiglio.
 Per dirla in dialetto siciliano: "Chi cc'è ppi mia?" (traduco: "Cosa c'è per me o per la mia lista di appoggio?").
Penso in parte di avere risposto anche al lettore che mi ha scritto e chiesto: "Can you tell me the situation? How many people were there? (Traduco: Mi puoi spiegare la situazione? Quante persone c'erano?)"
Il resto per non annoiarvi e per darvi il contenuto in "pillole", ma senza ricetta (non sono un medico), nella prossima puntata.

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