
Oggi sono triste, molto triste. Di solito, o quasi sempre, sono restìo (contrario) a parlare dei fatti che mi riguardano o che riguardano la mia famiglia. E' il 67/esimo anniversario della morte di mio padre. Maresciallo maggiore dell'Arma dei Carabinieri, barbaramente ucciso da una bomba a mano lanciata da tre "delinquenti" in una sommosa popolare. Mio padre era arrivato il giorno prima nella nuova destinazione per assumere il comando della Stazione dei Carabinieri di un grosso paese del palermitano. Ha perso la vita a 44 anni, nell'adempimento del proprio dovere, al servizio delle istituzioni (come oggi le chiamiamo) o per servire la "Patria", come allora si chiamava. A tutela della legalità ed a protezione delle persone oneste che vogliono vivere in un paese civile e dove la "corruzione", l'illegalità dovrebbero essere ripudiati da tutti.