Sindaci, medici, politici e sindacati a confronto con il vice presidente dell’Ars Santi Formica e il direttore sanitario dell’Asl 5 Me, Manlio Magistri. L’incontro si è tenuto ieri mattina, nell’aula consiliare. L’allarme “chiusura ospedale” sarebbe scongiurato, in quanto gli attuali 109 posti letto verranno portati a 120, standard di sicurezza necessario in base alla normativa nazionale. “Mi sono adoperato presso l’assessorato regionale e l’Asl – dichiara l’onorevole Formica – per cercare di contenere i tagli nella provincia di Messina e incidendo, invece, presso il policlinico di Messina, che dispone di un numero di posti letto esorbitante, smisurato rispetto a quello degli ospedali della provincia”.
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“L’azienda non ha ancora approvato alcun atto di rimodulazione dei servizi sanitari – riferisce il direttore sanitario Magistri – e non verrà presa nessuna decisione senza prima consultare la conferenza dei sindaci. Ci sono 15 ipotesi al vaglio”. Tra queste – ricordiamo – quella che ha suscitato un certo allarmismo, a causa di presunti accorpamenti di reparti a favore del nosocomio di Patti (Chirurgia e Cardiologia). Ma, nonostante le rassicurazioni sul numero dei posti letto, la preoccupazione da parte del Sindacato resta alta. “Ogni volta che facciamo incontri del genere – affermano Latino (Cgil), Emanuele (Cisl) e Musca (Uil) – ci vengono fatte rassicurazioni e promesse. Eppure, ad oggi, i posti di Rianimazione, assegnati per errore a Barcellona, non sono stati attivati a Sant’Agata, come promesso. E l’Unità coronarica, inaugurata nel 2005, non è entrata mai in funzione, come promesso. Al di là dei posti letto, guardiamo alla specificità del territorio dei Nebrodi, all’incidenza delle patologie e forniamo i servizi indispensabili”. “Serve adeguata assistenza a livello neurologico, cardiologico e chirurgico – evidenzia il sindaco Mancuso – inoltre, è impensabile che alcuni comuni vengano accorpati al distretto di Patti, quasi come per giustificare manovre illogiche della politica”. I consiglieri provinciali del collegio di Sant’Agata Militello-Mistretta ovvero Miano, Testagrossa, Vicari, Miracula, Calà e Calì hanno presentato un documento bipartisan (letto in aula da Miano), chiedendo che venga fatta chiarezza sul destino della sanità nebroidea, sollecitando una programmazione di sviluppo che tenga conto della centralità e del vasto bacino di utenza di questo territorio. D’altronde, i dati relativi alle prestazioni erogate dall’ospedale nel 2008, forniti dal direttore sanitario Paolina Reitano, parlano chiaro: 4.123 ricoveri ordinari, 2.479 interventi chirurgici, 40.271 prestazioni di pronto soccorso.
(Cinzia Scaglione)
Fonte: "Giornale di Sicilia -Cronaca di Sant'Agata-
Notizie da Sant'Agata di Miltello . Commenti . Rassegna Stampa
28 febbraio, 2009
Elezioni. Ecco i primi candidati per la corsa a sindaco di Sant'Agata Militello

provinciale Giuseppe Miano (PD). Intanto domani alle 10.30, nella sala convegni del Museo dei Nebrodi, si terrà il convegno "Il PdL in Sicilia:

Cinzia Scaglione
26 febbraio, 2009
Convegno a Sant'Agata Militello sul "punteruolo rosso" delle palme.
E’ allarme punteruolo rosso. Il famigerato coleottero ha già mietuto vittime anche nella nostra provincia. Il rischio di infestazione delle palme è alto. C’è grande preoccupazione tra gli amministratori locali che, con l’inizio della primavera, questo insetto possa risvegliarsi e creare danni. Così, ieri mattina, nell’aula consiliare, si è tenuto un incontro promosso dall’assessore provinciale all'Agricoltura, Maria Rosaria Cusumano, alla presenza di esperti del settore, dei rappresentanti di vari comuni, della protezione civile e del consorzio autostrade (proprietario di circa 3 mila palme nel Messinese). Finora, nella cittadina, non è stata registrata la presenza di questo insetto. L’agronomo Antonio Ortoleva, consulente del sindaco Bruno Mancuso, ha eseguito una prima ricognizione del patrimonio dei giardini pubblici, anche a seguito di segnalazioni pervenute da cittadini e avvalendosi della collaborazione di un docente dell’Università di Catania. E’ stata solo estirpata una pianta affetta, però, da un’altra patologia che ne aveva compromesso il fusto.
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Il "punteruolo rosso" delle palme. Convegno a Sant'Agata Militello. (continua e leggere...)
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Sul lungomare, qualche mese fa, sono state messe a dimora una quarantina di palme e, a breve, è prevista una nuova piantumazione di oltre venti esemplari. Sebbene l’assessore provinciale Cusumano stia consigliando ai sindaci di optare per altri arbusti. “Verrebbe compromesso il look complessivo dell’area del lungomare oggetto dell’intervento di riqualificazione”, afferma l’assessore all’Ambiente, Bernardo Paratore. La strategia preventiva che si intende adottare, dal momento che non è ancora possibile intervenire debellando l’infestazione, è quella di monitorare la presenza del coleottero applicando delle trappole. “Stiamo allertando i comuni perché facciano monitoraggio insieme alle Soat – spiega l’assessore provinciale Cusumano – abbiamo chiesto un censimento del patrimonio palmifero del territorio, compreso quello dei privati. Spesso, non si interviene subito per mancanza di risorse economiche. E i privati agiscono senza consultarsi con esperti. La nostra proposta, che avanzeremo in sede regionale, è quella di concedere un contributo una tantum ai privati, di circa 300 euro, considerando che l’abbattimento di una palma costa circa 500 euro e di organizzare seminari di formazione per il collegio dei periti agrari e l’ordine degli agronomi, che si sono resi disponibili a coadiuvare i sindaci e i privati”.
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Il "punteruolo rosso" delle palme. Convegno a Sant'Agata Militello. (continua e leggere...)
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Sul lungomare, qualche mese fa, sono state messe a dimora una quarantina di palme e, a breve, è prevista una nuova piantumazione di oltre venti esemplari. Sebbene l’assessore provinciale Cusumano stia consigliando ai sindaci di optare per altri arbusti. “Verrebbe compromesso il look complessivo dell’area del lungomare oggetto dell’intervento di riqualificazione”, afferma l’assessore all’Ambiente, Bernardo Paratore. La strategia preventiva che si intende adottare, dal momento che non è ancora possibile intervenire debellando l’infestazione, è quella di monitorare la presenza del coleottero applicando delle trappole. “Stiamo allertando i comuni perché facciano monitoraggio insieme alle Soat – spiega l’assessore provinciale Cusumano – abbiamo chiesto un censimento del patrimonio palmifero del territorio, compreso quello dei privati. Spesso, non si interviene subito per mancanza di risorse economiche. E i privati agiscono senza consultarsi con esperti. La nostra proposta, che avanzeremo in sede regionale, è quella di concedere un contributo una tantum ai privati, di circa 300 euro, considerando che l’abbattimento di una palma costa circa 500 euro e di organizzare seminari di formazione per il collegio dei periti agrari e l’ordine degli agronomi, che si sono resi disponibili a coadiuvare i sindaci e i privati”.
Cinzia Scaglione
25 febbraio, 2009
Sant'Agata di Militello. Servizi ecologici, la società ha presentato un'istanza di fallimento per l'Ato Me1.
> Laura Trifilò, presidente dell'Ato, ha avanzato alcune contestazioni.
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Chiede ai dipendenti di stare tranquilli e di lavorare con serenità, anche se sono stati minacciati di licenziamento. "Questo è un servizio che, comunque, dovrà essere fatto".
*** E’ guerra aperta tra l’Ato Me 1 e la società consortile aggiudicataria dei servizi ecologici nel comprensorio. Quest’ultima ha presentato all’autorità giudiziaria un’istanza di fallimento nei confronti della società d’ambito, della quale solo ieri mattina il presidente dell’Ato Me 1, Laura Trifilò, ha preso visione presso la cancelleria fallimentare del Tribunale di Patti, apprendendo anche che è stata fissata un’udienza collegiale per il 2 marzo. Ricordiamo, inoltre, che l’Ati aveva già notificato un atto stragiudiziale all’Ato, con diffida e messa in mora, ritenendo di vantare un credito tra i 20 e i 25 milioni di euro e intimando, appunto, il saldo dello stesso entro il 26 febbraio.
Cinzia Scaglione
Nella foto sopra, accanto al titolo, Laura Trifilò, presidente dell'Ato Me1.
Nella foto in centro: un gruppo di lavoratori della Nebrodi Ambiente.
Fonte: "Giornale di Sicilia"- Ed. Messina.
24 febbraio, 2009
L'ospedale di Sant'Agata di Militello rischia il ridimensionamento. Scatta l'allarme per medici e cittadini.
Continua a rimanere alta l’attenzione sull’ospedale, che rischia di andare incontro ad un ridimensionamento nell’ambito della paventata ipotesi avanzata in sede regionale dall’Asl 5 Me. Qualora la notizia venisse confermata, il locale nosocomio, che serve un’utenza di oltre 85 mila abitanti del comprensorio nebroideo, subirebbe una rimodulazione dei servizi sanitari, con accorpamenti di reparti a favore del nosocomio di Patti (si parla di Chirurgia e Cardiologia) e lo spostamento dei servizi sanitari territoriali di alcuni comuni appartenenti al distretto di Sant’Agata Militello verso altri territori. Un piano che ha messo in allarme medici e cittadini.
Si sta costituendo, infatti, il Comitato “Salviamo l’ospedale”, che ha già organizzato la prima manifestazione pubblica, tenutasi l’altra sera, in piazza Vittorio Emanuele. Ad avviare la discussione sono stati i medici dell’ospedale Giuseppe Miano (consigliere provinciale PD) e Antonino Lo Cicero (coordinamento locale circolo PD). Presenti in piazza anche diversi sindaci del territorio e consiglieri provinciali. Il costituendo Comitato ha ribadito che, nell’ottica di una razionalizzazione dei servizi finalizzata a migliorare e differenziare l’offerta sanitaria, l’ospedale di riferimento sul territorio non può diventare Patti. Sarebbe una scelta innanzitutto antieconomica per l’azienda, dal momento che gli utenti del distretto di Mistretta e buona parte di quello di Sant’Agata migrerebbero verso Cefalù. D’altronde, si tratterebbe di un’estensione territoriale di oltre 80 chilometri. Riferendosi, dunque, ai bisogni dell’utenza e alla centralità della cittadina, in posizione strategica rispetto al comprensorio nebroideo, il costituendo Comitato lancia questa proposta: “che le comunità locali e i sindaci del distretto si attivino per identificare sul territorio un sito idoneo per far nascere una struttura ospedaliera importante”. Per il sindaco di Capo D’Orlando Enzo Sindoni, intervenuto alla manifestazione, lo spostamento di alcuni servizi territoriali da Sant’Agata a Patti significherebbe penalizzare migliaia di cittadini che andrebbero incontro a disagi di maggiori costi, tempi e distanza per esercitare il diritto alla salute. Inoltre, la soppressione di reparti ospedalieri come Cardiologia e Unità Coronarica comprometterebbe la salvaguardia della vita degli utenti dei Nebrodi. E sottolinea: “l'omogeneità infrastrutturale di questo comprensorio và al di là della definizione territoriale del distretto sanitario. Il diritto alla salute e la qualità della vita dei cittadini dei Nebrodi non possono essere sacrificati a favore di logiche diverse da quelle dell'interesse dei cittadini stessi”.
Cinzia Scaglione
Nella foto: un momento della manifestazione tenutasi in piazza Vittorio Emanuele.
23 febbraio, 2009
Rischio licenziamento per 180 lavoratori dei servizi ecologici
Cinzia Scaglione
Nella foto d'archivio: Lavoratori e sindacalisti.
21 febbraio, 2009
Ladro di mutandine denunciato dalla polizia di Sant'Agata Militello.
Tradito da una passione maniacale per gli slip femminili e probabilmente da una libido eccessivamente sviluppata. Un disoccupato di Torrenova, V.A., 50 anni, è stato denunciato dalla Polizia di Sant’Agata Militello per atti osceni e molestie. L’indagine ha preso il via a seguito delle numerose segnalazioni, pervenute presso la sala operativa, relative a furti di biancheria intima femminile lasciata stesa al sole, nonché in merito alla presenza di un individuo che attenzionava con insistenza donne e che era stato notato anche nei pressi di alcune scuole.
L’uomo avrebbe agito in diversi comuni: Patti, Capo D’Orlando, Barcellona, Sant’Agata Militello, Torrenova. Gli agenti della sezione investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza, coordinati dal dirigente Francesco Picardi, attraverso l’individuazione del numero di targa di un’autovettura sono riusciti ad identificare il presunto responsabile dei reati denunciati. Accertamenti che hanno trovato riscontro e supporto grazie al riconoscimento fotografico del sospettato operato da due delle vittime. Nello specifico, la polizia scientifica ha fatto visionare alle malcapitate una sequenza fotografica di numerosi soggetti e, tra questi, le stesse hanno riconosciuto con assoluta certezza l’uomo domiciliato nel piccolo comune della fascia tirrenica, peraltro già noto alle forze dell’ordine per reati della stessa natura. L’indagato, invitato a recarsi presso il Commissariato di Sant’Agata Militello, è stato interrogato dal responsabile della squadra anticrimine, l’ispettore Vincenzo Ciacio. Inizialmente, le vittime dei furti di mutandine avevano attribuito al vento la responsabilità della strana sparizione. Poi, però, hanno notato che “a mancare all’appello della ricognizione panni stesi (generalmente al piano terra)” erano soltanto gli slip. Tra le segnalazioni, inoltre, vi erano quelle di donne diventate oggetto di insistenti attenzioni e davanti alla quali l’uomo avrebbe compiuto atti osceni, tastandosi nelle parti intime. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, avrebbe anche palpeggiato qualche ragazza. Un’ulteriore operazione portata a termine con successo dal Commissariato di Sant’Agata Militello, dopo il sequestro di generi alimentari e bevande scadute operato l’altro ieri.

Cinzia Scaglione
Il "punteruolo rosso" e le palme. Convocata dall'Assessore provinciale all'agricoltura una riunione a Sant'Agata Militello
Cinzia Scaglione
Nella foto: Le palme del lungomare
A Sant'Agata Militello, strade in cattivo stato. Il problema riguarda sia il centro sia la periferia. Automobilisti in crisi..
Il cattivo stato delle strade del centro urbano e delle contrade, per mancata manutenzione, incuria, cattiva esecuzione dei lavori, saranno oggetto di confronto nell’ambito del civico consesso convocato per lunedì prossimo alle 19. Il vice presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Puleo, ha presentato apposita interrogazione al sindaco. A suscitare le lamentele degli automobilisti, comunque, è soprattutto la zona del lungomare, parzialmente interessata, a tutt’oggi, dai lavori di riqualificazione.
Nello specifico, la via Cosenz, nel tratto compreso tra la via Costa di Pozzo e la zona del Museo dei Nebrodi, è caratterizzata da pericolosi avvallamenti che potrebbero mettere a repentaglio l’incolumità degli automobilisti in transito. Tale situazione di precarietà del manto stradale lungo la via Cosenz si è determinata a seguito dell’esecuzione dei lavori di potenziamento del collettore fognario. Tombini sporgenti e avvallamenti mettono a dura prova l’efficienza degli ammortizzatori delle autovetture che attraversano la zona. D’altronde, cercare di evitare gli “ostacoli” equivale ad effettuare una vera e propria gimkana, nel tentativo di salvaguardare le sospensioni, che potrebbe però determinare incidenti. Una situazione, dunque, che sovente scatena le proteste dei cittadini. Il cattivo stato in cui versano la via Cosenz e diverse strade del centro urbano, naturalmente, è noto all’amministrazione comunale. Lo stesso sindaco Bruno Mancuso, in una precedente intervista, interpellato sull’argomento, ci aveva riferito che la sistemazione delle strade rientra tra gli obiettivi dell’amministrazione comunale e che, tuttavia, è necessario reperire appositi fondi. A tal proposito, ad esempio, dovrebbero essere utilizzati i proventi provenienti dalla vendita degli immobili comunali. Tra gli altri punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì, vi sarà anche la presa d’atto dei primi adempimenti sulle determinazioni in ordine al Piano Regolatore Generale. E ancora, un’altra interrogazione del consigliere Puleo in riferimento alla variazione del progetto e del sito originari per la realizzazione del palazzetto dello sport, l’approvazione dello schema di convenzione tra il Comune e l’associazione musicale Giuseppe Verdi e quello con il Parco dei Nebrodi, per la gestione di un punto informativo presso il castello Gallego. Da approvare, infine, anche il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio.
Cinzia Scaglione
20 febbraio, 2009
Centro musicale senza fondi. Il direttore dell'Associazione musicale "G. Verdi" si dimette per protesta.
Cinzia Scaglione
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