26 febbraio, 2009

Convegno a Sant'Agata Militello sul "punteruolo rosso" delle palme.

E’ allarme punteruolo rosso. Il famigerato coleottero ha già mietuto vittime anche nella nostra provincia. Il rischio di infestazione delle palme è alto. C’è grande preoccupazione tra gli amministratori locali che, con l’inizio della primavera, questo insetto possa risvegliarsi e creare danni. Così, ieri mattina, nell’aula consiliare, si è tenuto un incontro promosso dall’assessore provinciale all'Agricoltura, Maria Rosaria Cusumano, alla presenza di esperti del settore, dei rappresentanti di vari comuni, della protezione civile e del consorzio autostrade (proprietario di circa 3 mila palme nel Messinese). Finora, nella cittadina, non è stata registrata la presenza di questo insetto. L’agronomo Antonio Ortoleva, consulente del sindaco Bruno Mancuso, ha eseguito una prima ricognizione del patrimonio dei giardini pubblici, anche a seguito di segnalazioni pervenute da cittadini e avvalendosi della collaborazione di un docente dell’Università di Catania. E’ stata solo estirpata una pianta affetta, però, da un’altra patologia che ne aveva compromesso il fusto.
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Il "punteruolo rosso" delle palme. Convegno a Sant'Agata Militello. (continua e leggere...)
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Sul lungomare, qualche mese fa, sono state messe a dimora una quarantina di palme e, a breve, è prevista una nuova piantumazione di oltre venti esemplari. Sebbene l’assessore provinciale Cusumano stia consigliando ai sindaci di optare per altri arbusti. “Verrebbe compromesso il look complessivo dell’area del lungomare oggetto dell’intervento di riqualificazione”, afferma l’assessore all’Ambiente, Bernardo Paratore. La strategia preventiva che si intende adottare, dal momento che non è ancora possibile intervenire debellando l’infestazione, è quella di monitorare la presenza del coleottero applicando delle trappole. “Stiamo allertando i comuni perché facciano monitoraggio insieme alle Soat – spiega l’assessore provinciale Cusumano – abbiamo chiesto un censimento del patrimonio palmifero del territorio, compreso quello dei privati. Spesso, non si interviene subito per mancanza di risorse economiche. E i privati agiscono senza consultarsi con esperti. La nostra proposta, che avanzeremo in sede regionale, è quella di concedere un contributo una tantum ai privati, di circa 300 euro, considerando che l’abbattimento di una palma costa circa 500 euro e di organizzare seminari di formazione per il collegio dei periti agrari e l’ordine degli agronomi, che si sono resi disponibili a coadiuvare i sindaci e i privati”.
Cinzia Scaglione

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