14 febbraio, 2009

Armi, minacce, usura: il "Gatto" scarcerato

Convalidato l’arresto e rimesso in libertà con obbligo di firma presso il Commissariato. Questa la decisione del giudice Vincenzo Mandanici nei confronti di Franco Caiolo, 35 anni, santagatese, arrestato l’altro ieri dalla polizia con l’accusa di “porto d’armi abusivo, danneggiamento aggravato e minacce gravi”. Il pm Calogero Ingrillì aveva chiesto la detenzione in carcere, misura rigettata dal giudice. Il processo è stato rinviato a marzo. Caiolo è difeso dall’avvocato Alessandro Pruiti. Il fermo dell’uomo, con numerosi precedenti per rapina, lesioni, minacce, ricettazione, truffa, falsità materiali, spendita di moneta falsa, violazioni di domicilio, è scaturito a seguito della denuncia di due commercianti che si erano rifugiati in Commissariato raccontando di essere scampati alle ire del “Gattu” (soprannome dell’indagato). I due esercenti avevano chiesto una proroga per la restituzione di un prestito di 5 mila euro. Ma, Caiolo sarebbe andato in escandescenze e si sarebbe munito di un coltello con lama 18 centimetri, brandendolo verso i malcapitati e tagliando gli pneumatici dell’autovettura di questi ultimi. Motivi per i quali è stato tratto in arresto. Inoltre, dalla perquisizione personale e dell’abitazione di Caiolo sarebbero stati rinvenuti, rispettivamente, 15 mila euro in contanti, nonché assegni per 25 mila euro e fotocopie di assegni per altri 20 mila euro, due carte di credito e un libro mastro con nominativi di persone (soprattutto commercianti locali) che dovrebbero corrispondergli delle somme. La polizia sta indagando. Tra le ipotesi quella del reato di usura.
Cinzia Scaglione

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