12 febbraio, 2009

Nebrodi Ambiente, si paga uno dei 4 salari ai dipendenti.

Il presidente dell’Ato Me 1, Laura Trifilò, ha dato mandato per il pagamento di uno dei quattro salari arretrati rivendicati, di diritto, dai 180 lavoratori addetti ai servizi ecologici. Tra ieri pomeriggio e questa mattina, gli assegni, emessi in base agli elenchi consegnati alla società d’ambito da parte del gestore del servizio, dovrebbero essere stati incassati. Oggi, scade il termine di pagamento delle bollette rifiuti relative al primo semestre 2008. Il presidente dell’Ato ribadisce agli utenti di versare l’importo dovuto direttamente presso il Credito Siciliano, per evitare i tempi di accredito e potere girare le somme racimolate direttamente agli operatori. Quindi, in relazione alla disponibilità di cassa, l’Ato procederà al pagamento della tredicesima. Successivamente e, comunque entro il primo marzo, sempre in base alle somme che verranno man mano introitate e connesse al flusso di fatturazione già emesso, verrà pagato lo stipendio di dicembre.
Un impegno fatto mettere a verbale durante la scorsa riunione avuta con i rappresentanti sindacali zonali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Orlando Latino, Calogero Emanuele e Nunzio Musca, nonché gli Rsa. Ed è stato lo stesso presidente dell’Ato Me 1 a darne comunicazione ai lavoratori, ieri mattina, nell’aula consiliare, dove continua l’assemblea permanente. Per quanto riguarda la rescissione del contratto richiesta dal gestore, i rappresentanti dell’Ato riferiscono che “sono in corso le valutazioni giuridiche ed economiche per formulare una proposta per confutare l’atto stragiudiziale”. Di concerto con i legali e il comitato ristretto dei sindaci verranno attuate le dovute strategie, anche in riferimento all’avviata procedura di licenziamento collettivo. Il presidente dell’Ato Me 1 ha invitato i lavoratori a riprendere il servizio di raccolta dei rifiuti, che ormai abbondano sulle strade. Ma, gli operatori non intendono cessare la protesta. Potrebbero essere garantiti solo i servizi essenziali. Il Sindacato lamenta la chiusura da parte della Nebrodi Ambiente e della consociata Fasteco per trovare una soluzione. Viene ribadita anche la necessità di intervenire in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro (visite mediche, d.p.i. – dispositivi di protezione individuale, manutenzione agli automezzi, ecc.). I rapporti tra Ato e gestore sono ormai solo di natura legale. Ma, il Sindacato intende continuare a “dialogare per poter trovare ogni possibile soluzione, anche tampone, ai problemi di salario e di salvaguardia dei posti di lavoro”. E sollecita un intervento urgente da parte del Prefetto, “per evitare ricadute economiche e sociali negative, problemi igienico-sanitari e dare sollievo alle famiglie dei lavoratori, ormai ridotte sul lastrico”.
Cinzia Scaglione

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