19 febbraio, 2009

Ato Me1. Riparte la raccolta nei trentatré comuni.

Riprende, in maniera massiccia, la raccolta dei rifiuti nei 33 comuni dell’Ato Me 1. Fino all’altro ieri, sono stati assicurati soltanto i servizi essenziali. E questo non ha impedito, naturalmente, l’accumularsi dell’immondizia sulle strade (vedi foto), nei centri urbani, con il conseguente propagarsi del cattivo odore. La ripresa regolare del servizio non significa che i problemi siano stati risolti. Sui 180 lavoratori della società consortile che si occupa dei servizi ecologici sul territorio (147 della Nebrodi Ambiente e 33 della consociata Fasteco) per conto dell’Ato Me 1, gravano sempre le procedure di licenziamento avviate dall’Ati.
Per quanto riguarda gli stipendi arretrati dei dipendenti, la società d’ambito ha provveduto ad effettuare direttamente i versamenti per il pagamento del mese di novembre e della tredicesima. Il presidente dell’Ato Me 1, Laura Trifilò, ha anche assicurato che entro il primo marzo verrà liquidato il mese di dicembre. Resterà, dunque, da saldare gennaio. Intanto, l’Ati ha avanzato richiesta di fallimento della società d'ambito all’autorità giudiziaria di Patti. Inoltre, per la mancata raccolta dei rifiuti nei giorni scorsi (dovuta alla protesta attuata dai lavoratori, in quanto senza salario da mesi), con l'ipotizzata accusa di interruzione di pubblico servizio, sarebbe stata presentata apposita denuncia alla Procura di Mistretta.
Cinzia Scaglione

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