La villa Falcone e Borsellino com'è adesso.
E' possibile conciliare
lusso, diritto, emolumenti e onorari? Scorrevano sul monitor del mio computer le immagini girate ieri, domenica 18 settembre 2011, all'interno della villa che sarà tra poco oggetto di restyling, grazie a un finanziamento regionale e/o della Comunità europea.
E contemporaneamente in Tv scorrevano quelle di uno spot pubblicitario con protagonista il noto attore Vincent Cassel (nelle due foto piccole).
Nello spot lo stesso Cassel si sdoppia, chiedendosi cos’è il lusso. Il Cassel cattivo dice: «Feste, gioielli, ville, vivere negli eccessi, ancora di più»; l’altro, il buono, si domanda: «Cos’è il successo? È ciò che possiedi? L’ostentazione è morta. Allora cos’è il lusso? il piacere che ti dà una cosa? o il fatto di possederla?»; e il cattivo: «È puntare al massimo, è volere sempre di più, non essere soddisfatti mai. È avidità»; il buono: «Tu non sai di cosa parli. A volte il vero lusso sta nelle cose più semplici»; il cattivo: «Sei solo un sognatore»; infine il buono: «A cosa serve il lusso se non riesci a godertelo: il lusso è un diritto».
A questo punto scatta una molla nel mio "povero" cervello.
Quello dei ciechi, dei diversamente abili, degli anziani, dei bambini e dei giovani di tutte le età, di poter usufruire in maniera equa e solidale di tutto ciò che la natura, l'ambiente, la mano dell'uomo ci può dare e offrire, è un diritto. Lavorare, poter dare il contributo delle nostre idee (anche ricevendone un compenso più o meno lauto) è anche un diritto, ed in certi casi, un dovere.
Ma è possible contemperare in maniera, anche qui, equa e solidale, il diritto e il dovere?
E' giusto non sperperare il denaro pubblico per "progetti" che potrebbero essere ampliati, rivisitati e adattati per le esigenze di tutti?
E quì casca "il solito asino volante". Io penso proprio di sì se ci viene incontro la "buona volontà", la riflessione, il buon senso e l'esigenza del rispetto della natura e di tutti noi.
Ma l'argomento che ho sollevato, da "prettamente filosofico" diventa anche esistenziale e a questo punto non "metto dito" (che avete capito?), non lo metto sulla tastiera per esplicitare il mio pensiero, la mia idea e quant'altro.
Certo, continuo a riflettere e a pensare che un tavolo tecnico in fase di preparazione e di allestimento del progetto, certamente non avrebbe fatto male. Siamo ancora in tempo? E qua subentra la "buona volontà".
Ora vi invito a godervi il "videoclip" della "mia fatica" domenicale da tramandare ai posteri. Potrete anche non vederlo, oppure guardarlo e trarre da soli alcune conclusioni.
Molto tempo fa un amico mi disse: "Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace". E poteva anche avere ragione. Ma ciò che piace a chi? Boo...ooh !
P.S.: Per sopraggiunti "motivi tecnici", il video verrà messo in rete e potrete vederlo domani o dopo domani. Chiedo scusa. (cirosca)
A proposito di pubblicità perchè al comune di S.Agata Militello non si è fatto nulla per la campagna nazionale per votare contro la cosiddetta legge “Porcellum” per abolire l’attuale sistema elettorale nazionale. Nessuno dice niente e c’è tempo solo fino al 30 settembre per firmare nelle segreterie dei comuni la proposta di referendum per l’abolizione dell’attuale sistema elettorale che non prevede la possibilità di esprimere preferenze per l’elezione di deputati e senatori.
RispondiEliminaSicuramente ai politici locali fa comodo che resti così, magari sperano di essere inseriti nelle liste dei partiti per ricoprire un posto nel parlamento siciliano o nazionale!!
Valerio