Stiamo attraversando un periodo altamente critico per tutta l'umanità ma anche e soprattutto per il nostro paese (Italia). E' il tempo o il periodo dell'inganno universale. Dire la verità o consentire agli altri di dirla, è un atto “rivoluzionario”.
Chi segue questo Blog da parecchio tempo e non semplicemente dagli ultimi mesi, si sarà reso conto che il mio Blog (considerato “piccolo” da ben più potenti e qualificati “editori”) è sempre stato un Blog “forte”. Il Blog di “cirosca” ha da sempre rivendicato il diritto di voler partecipare (sarà deformazione professionale?) nel processo di formazione dell'opinione pubblica senza “maschere”. Ha voluto, da sempre, distinguersi dalla carta stampata, dai giornali che in qualche misura devono venire a patti con le loro linee editoriali.
Credo che il nostro paese abbia bisogno di dibattito puro, a volte anche aspro, di critiche anche feroci.
E' solo dal confronto tra le diverse posizioni, che è la cosa in cui “la rete” non ha rivali, che il lettore può formarsi una sua opinione.
Mi sono buttato in questa avventura forse in maniera incosciente, in maniera appassionata ed energica. In questi anni mi sono occupato di tantissime cose. Costume, attualità, politica, opinioni. Ma anche di denunce, indagini, inchieste, interviste.
Ma perché vi racconto tutto questo? Perché, quando si combatte una guerra, la battaglia dell’informazione, automaticamente ci si espone al fuoco nemico. Per un giornalista che non fa cronaca ma solo inchieste, questo si concreta in qualche mazzetta di querele che quasi quotidianamente raggiungono la sua scrivania. Il problema è che mentre il giornalista di un grande gruppo editoriale si rende conto o verifica l’andamento di quelle querele, si ricorda cioè di essere stato querelato, soltanto quando un avvocato, pagato dal suo editore qualche anno dopo, incidentalmente, lo chiama per informarlo sul destino di quelle denunce, per un blogger, che è un privato cittadino e che non ha alle spalle un editore, significa una sola cosa: l’intimidazione che si trasforma in una saracinesca pronta ad abbassarsi. Perché la forza economica di rispondere a studi legali che spesso, proprio in virtù dei poteri che vengono attaccati, sono economicamente molto ben dotati e professionalmente agguerriti, e che quasi sempre estendono la loro rete di conoscenze su tutto il territorio che amministrano, questa battaglia, per un Blogger, si rivela non soltanto altamente impari, ma motivo sufficiente per chiudere la propria attività.
Il rendering del "Palazzo di Giustizia" progettato dallo
Studio di Architettura Melluso di Palermo.
La foto è stata prelevata dal sito internet della Società
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Non è mia intenzione in questa sede dibattere sulle ragioni che possano aver portato a simile decisione. Quello che però voglio farvi notare è che se accettate, in qualità di editori di un blog di informazione libera, ovvero che non prende soldi da nessuno per scrivere e pensare le cose che scrive e che pensa, se accettate questo gioco, se ne siete soddisfatti, se valutate positivamente il lavoro che è stato fatto in questi anni, e sul blog è possibile recuperare l’elenco delle attività e dei risultati raggiunti nel 2007, nel 2008, nel 2009, nel 2010, nel 2011 , nonché vedere quelli contenuti nel 2012 che sto producendo con continue attività di approfondimento, di analisi sia video che testuali, ecco, se apprezzate questo lavoro svolto e se vi sentite in qualche maniera editori di questo mio progetto, allora dovreste valutare la possibilità di intervenire per ricoprire quel ruolo che, nel caso dei giornalisti della carta stampata, è affidato all’editore, ma nel caso di un blog di informazione libera non può che essere affidato a tutti voi, cari amici lettori.
Il resto della "vicenda" con link, ulteriori informazioni e approfondimenti, nei prossimi post. (cirosca)
*** Per leggere alcuni post e i relativi commenti sul "Palazzo di Giustizia" clicca qui.
A seguito SMS sul mio smartphone da parte di un lettore, ho verificato che alcuni problemi effettivamente esistono sul mio prg di posta e conseguentemente alcuni commenti non arrivano.
Invito i lettori, in caso di difficoltà ad inviare i commenti cliccando QUI e compilare il relativo form. Si assicura massima riservatezza sui dati sensibili.
caro professore e maestro, (mi piace chiamarla cosi a dispetto di chi nn ha titoli da poter esibire)
RispondiEliminami scuso per non aver letto prima questo post, in qualità di utente e suo editore, mi permetto di dire la mia. ovviamente il mondo dei vecchi politicanti si è trovato di fronte l'imponderabile, la rete internet! come lei ben saprà si trova in ottima compagnia, le migliori democrazie del mondo in primis quella americana hanno tentato e tentano di ostacolare la circolazione e la diffussione delle libere parole (meno male che si chiamano democrazie!!) non ultimo proprio in questi giorni, i nostri meravigliosi tecnici al potere ma da nessuno votati, cercano anche loro di contribuire a questa fase censoria.
lo ammetto mi diverte il fatto che invece di pensare ad una nuova legge elettorale, che renda veramente democratico il voto cercano in tutti i modi di arginare il fenomeno internet, che volponi, grazie a loro finalmente ci ritroveremo un parlamento di grillini, il che anche se non sapranno amministrare me li fa preferire a quelli che sanno bene rubare, veniamo alla sua querela per diffamazione a mezzo stampa, saranno i migliori "amministrasartori" che il mondo ci invidia, avranno appoggi potentissimi, l'estate si approssima e con essa le passarelle nn mancheranno di certo, ma secondo il mio modestissimo parere da diplomato da scuola media inferiore questa denuncia nasce fallata, all'epoca dei fatti il suo blog si trovava su server estero ( estensione . com), voglio vedere per quante amicizie abbiano se il server gli darà mai le copie dei file, li hanno negati ad obama figuariamoci per una quisquillia di queste, appare in tutta la sua evidenza il cercare di fermare il piccolo blog snob, da nessuno letto ma frequentato da pubblicisti rosiconi, principi del foro in erba, che cercano in ogni modo di bloccarla. io al suo posto farei esattamente la stessa identica cosa, continuerei se non altro perchè lei, come me non ha nulla da nascondere.
in attesa di questa rogazione internazionale per diffamizione a mezzo stampa da internet (reato inesistente, non mi spertico nel ricordare tutte le sentenze di cassazione sfavorevoli a questa illuminata tendenza), non posso che manifestarle tutta la mia personale solidarietà non fosse altro che chiunque cerca di censurare l'operato leggittimo degli altri, mi sta antipatico.
macchianera
p.s.
ma le ultime palme piantumate non sono diverse dalle altre?? una nuova forma artistica di continuità paesaggistica?