24 febbraio, 2010

Sant'Agata di Militello. Verrà fatta la modifica allo Statuto della città nella parte riguardante il diritto universale all'acqua ?

In riferimento al post "Acqua bene comune", sono pervenuti alla redazione questi due commenti che ripubblico volentieri. Il commento del consigliere Domenico Barbuzza è opportuno e chiarificatore in quanto lo stesso Barbuzza è uno dei promotori dell'iniziativa a carattere locale. Leggete anche la mia risposta inserita dopo il commento del consigliere.
Giovanni ha detto...
Ho sentito che molti comuni hanno reagito con consigli monotematici per dichiarare che l’acqua e' un bene di non rilevanza economica. Qui da noi ancora niente. Spero che non finirà come per l'immondizia. Quella volta la nostra amministrazione comunale non mi sembra che si sprecò più di tanto...anzi...il sindaco era molto favorevole.
23 febbraio, 2010 17:0
Salve, sono Domenico Barbuzza, Consigliere Comunale di Sant'Agata Militello, in riferimento alla mozione " acqua bene comune" che è stata approvata con solo un voto di astensione, le comunico che il 01 marzo 2010 sarà portata in consiglio la proposta di delibera per evitare che la gestione dell'acqua sia affidata al privato. Sono sicuro che sarà approvata all'unanimità.
Già da ora le comunico di essere disposto alla raccolta delle firme per il referendum.
Complimenti per il suo Blog.

Domenico Barbuzza

Consigliere Barbuzza,
La ringrazio per i complimenti al mio Blog e che forse non merito. Cerco di portare avanti o sollecitare iniziative nell'interesse della collettività e della nostra città, come del resto sta facendo anche Lei ed alcuni suoi colleghi di maggioranza e di minoranza. Dalla sua comunicazione non si evince chiaramente se la delibera "de quo" è stata fatta e verrà approvata solo ai fini di eventuali solleciti in sede regionale. Mi preme invece conoscere e penso desiderano anche saperlo gli altri consiglieri e i cittadini se verrà anche modificato lo Statuto della Città sulla falsa riga di quanto appresso Le trascrivo e che ho tratto da altra delibera già fatta in altro Comune. A mio avviso è importante che venga fatta anche questa modifica allo Statuto.
Per quanto riguarda la raccolta firme, riceveremo l'imput da chi per primo ha mosso i primi passi in tal senso e quindi la sua disponibilità ad interessarsene le fa onore.
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Trascrizione di una delibera adottata da altro comune:
"D E L I B E R A
1) di modificare lo Statuto della Città nel seguente modo:
- all'articolo 2 - Finalità del Comune, comma 1, lettera b), dopo le parole "alla tutela della salute," aggiungere le parole "all'accesso a tutti i beni essenziali ed in particolare all'acqua,";
- all'articolo 2 - Finalità del Comune, comma 1, aggiungere alla fine il seguente punto:
"n) assicurare il diritto universale all'acqua potabile attraverso la garanzia dell'accesso individuale e collettivo dei cittadini alla risorsa.";
- dopo l'articolo 71, aggiungere il seguente articolo 71 bis:
"Articolo 71 bis - Servizio idrico integrato 1. Per tutti i fini previsti dalla legislazione vigente, la Città si impegna per garantire che la gestione del servizio idrico integrato sia operata senza scopo di lucro. 2. In osservanza della legge, la proprietà delle infrastrutture e delle reti del servizio idrico integrato è pubblica ed inalienabile. La Città si impegna per garantire che la gestione del servizio idrico integrato sia effettuata esclusivamente mediante soggetti interamente pubblici. 3. Il Comune assicura ai propri abitanti, attraverso strumenti compatibili con la normativa vigente, il diritto alla disponibilità di un quantitativo minimo vitale giornaliero per persona."; 2) di impegnare il Sindaco e la Giunta a proporre al Consiglio Comunale, ai sensi dell'articolo 79 dello Statuto, le modifiche ai regolamenti che risultassero in contrasto con la presente modificazione statutaria. "

Non ho a portata di mano lo Statuto del nostro Comune e quindi non so di preciso in quali parti dello stesso debbano essere inserite le frasi in evidenza. Grazie per la sua fattiva collaborazione.
cirosca
Commenti:
Tutto giusto! Peccato che trattandosi di una direttiva europea, a cui l'Italia si è "dovuta" adeguare, le mozioni, le delibere, i cambi di statuto, i suoi sforzi, non serviranno esattamente a nulla.
Arriverà al comune un commissario ad acta è sostituirà gli organi inadempienti, in uno stato di diritto funziona così, che piaccia o no, lo scriva sul suo blog se vuole fare una corretta informazione.
Saluti da Giacomo B.
Cirosca risponde al lettore Giacomo B:
E' probabile che Lei non sia sufficientemente documentato e informato e Le pongo una domanda: "Lei da che parte sta?" Spero non dalla parte del giaguaro ! La invito a leggere il documento che le trascrivo ed a consultarne altri presenti in rete. La "storia" del "commissario ad acta" non regge ed in ogni caso se devono impiccarci non mi sembra giusto che siano il Sindaco, gli Enti locali a preparare la corda. Che ce la forniscano "loro" e che ripristinino sempre loro la desueta funziona del "boia".
Ai consiglieri comunali, agli Assessori, al Sindaco invece rivolgo un invito: "Svegliatevi dal letargo nel quale siete caduti a fasi alterne e dopo la vostra elezione. Riordatevi che siete stati messi lì per tutelare l'interesse dei cittadini che vi hanno votato. Non vorremmo ritrovarci, prossimamente, a dover pagare anche per l'acqua delle bollette ancora più esose di quelle che attualmente stiamo pagamento per la TIA . Ecco l'inserto che vi invito a leggere:

Campagna nazionale "SALVA L’ACQUA"

Ripubblicizziamo l’acqua a partire dagli Enti Locali : il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica

Richiedi la modifica dello Statuto comunale e/o provinciale !

Come Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua abbiamo predisposto alcune proposte per poter dare inizio ad un percorso di ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato a partire dagli Enti Locali, cioè Comuni e Province, anche alla luce della recente approvazione dell’art. 15 del decreto 135/09.
Rimane dunque possibile dar vita ad una gestione pubblica dell’acqua che si realizza pienamente attraverso l’affidamento diretto ad un Ente di diritto pubblico. Leggi tutto sul percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico.
Pertanto di seguito si trovano :
- una proposta di delibera d’iniziativa popolare, per la quale si devono raccogliere le firme e presentarle presso l’Ente Locale (Comune o Provincia) affinchè venga discussa. Per chiunque volesse intraprendere questo percorso è necessario prendere visione dello Statuto Comunale o Provinciale e richiedere informazioni alla segreteria dell’Ente Locale per conoscere quali sono le modalità con cui viene disciplinata la materia.
- una proposta di delibera "tipo", modificabile e adattabile alle esigenze locali. Tale proposta può essere direttamente promossa dal Sindaco, dalla Giunta, dal Consiglio Comunale o Provinciale, da un Consigliere comunale o provinciale.
- una proposta di modifica/integrazione dello Statuto Comunale o Provinciale. Tale proposta dovrà raggiungere una maggioranza pari ai 2/3 del Consiglio Comunale o Provinciale.
Leggi il parere della Corte dei Conti (Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia) in merito all’ambito di applicazione dell’art. 23bis, Legge 6 agosto 2008, n. 133 : "[...] non è possibile individuare a priori, in maniera definita e statica, una categoria di servizi pubblici a rilevanza economica, che va, invece, effettuata di volta in volta, con riferimento al singolo servizio da espletare, da parte dell’ente stesso [...]"
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La risposta di Giovanni B.:
Assolutamente per l'acqua pubblica, ma non cosi allocco da credere a questa campagna!
Saluti, Giacomo B.

2 commenti:

  1. Tutto giusto! Peccato che trattandosi di una direttiva europea, a cui l'Italia si è "dovuta" adeguare, le mozioni, le delibere, i cambi di statuto, i suoi sforzi, non serviranno esattamente a nulla.
    Arriverà al comune un commissario ad acta è sostituirà gli organi inadempienti, in uno stato di diritto funziona così, che piaccia o no, lo scriva sul suo blog se vuole fare una corretta informazione.
    Saluti da Giacomo B.

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  2. Assolutamente per l'acqua pubblica, ma non cosi allocco da credere a questa campagna!
    Saluti, Giacomo B.

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