
Aumentano gli anziani e diminuiscono le risorse che la Regione
Sicilia, i distretti socio–sanitari e i comuni investono per la protezione
sociale. A lanciare l’allarme questa volta sono le organizzazioni sindacali di
SPI Cgil, F.N.P. Cisl e UILP Uil che inoltre hanno tenuto nei giorni scorsi un convegno–manifestazione, che si è svolta presso
l’aula consiliare.
Nel corso del convegno i segretari delle confederazioni e i sindacati di
categoria dei pensionati hanno presenteto uno spaccato del distretto socio –

sanitario di S. Agata caratterizzato da “
forti criticità” e “
pochissime
positività”. Nel distretto socio–sanitario di S. Agata, come hanno
evidenziato le organizzazioni sindacali di SPI Cgil, F.N.P. Cisl e UILP Uil, la
popolazione con più di 65 anni di età infatti ammonta a 15.200 unità e ben
8.500 sono le persone che, su un totale di 76.000 abitanti, hanno superato i 75
anni di età.
A ciò bisogna poi aggiungere che il 23% degli anziani sono non autosufficienti
o invalidi, mentre sono 1000 a S. Agata le persone che
vivono con una pensione inferiore ai 400 euro mensili e spesso in condizioni di
diffusa solitudine.