12 marzo, 2010

Sant'Agata di Militello. Per i sindacati "Aumentano gli anziani e diminuiscono le risorse che la Regione Sicilia, i distretti socio–sanitari e i comuni investono per la protezione sociale". Convegno a "Palazzo Crispi".

Aumentano gli anziani  e diminuiscono le risorse che la Regione Sicilia, i distretti socio–sanitari e i comuni investono per la protezione sociale. A lanciare l’allarme questa volta sono le organizzazioni sindacali di SPI Cgil, F.N.P. Cisl e UILP Uil che inoltre hanno tenuto nei giorni scorsi un convegno–manifestazione, che si è svolta presso l’aula consiliare.
 Nel corso del convegno i segretari delle confederazioni e i sindacati di categoria dei pensionati hanno presenteto uno spaccato del distretto socio – sanitario di S. Agata caratterizzato da “forti criticità” e “pochissime positività”. Nel distretto socio–sanitario di S. Agata, come hanno evidenziato le organizzazioni sindacali di SPI Cgil, F.N.P. Cisl e UILP Uil, la popolazione con più di 65 anni di età infatti ammonta a 15.200 unità e ben 8.500 sono le persone che, su un totale di 76.000 abitanti, hanno superato i 75 anni di età.
 A ciò bisogna poi aggiungere che il 23% degli anziani sono non autosufficienti o invalidi, mentre sono 1000 a S. Agata  le persone che vivono con una pensione inferiore ai 400 euro mensili e spesso in condizioni di diffusa solitudine.



Ci troviamo così in presenza di una città e di un territorio di anziani con “picchi di povertà, solitudine e disabilità inaccettabili” pressoché ignorata dalle istituzioni pubbliche anche perché, come specificato dalle organizzazioni sindacali, talvolta i comuni pur in presenza di condizioni di disagio grave investono poco e a volte anche male. E' questo il caso, ad esempio, anche di S. Agata dove le istituzioni locali impiegano per la protezione sociale rispettivamente il 15 % delle risorse disponibili.
 Spulciando i bilanci destinati alla tutela sociale degli anziani si scopre inoltre che, a fronte di una media nazionale della spesa per il settore sociale pari al 17,05%, la media siciliana si attesta al 13% mentre tutte le regioni del Nord Italia superano la soglia del 20%. Se tutto ciò poi non dovesse bastare i sindacati di SPI, F.N.P. e UILP hanno inoltre voluto sottolineare l’inadeguatezza dell’assistenza sanitaria sul territorio, laddove spesso la figura del medico di famiglia, un tempo carismatica, è diventata “virtuale” provocando in molti comuni l’assenza per tante ore di qualsivoglia punto di riferimento soprattutto per gli anziani.

La manifestazione sindacale è stata aperta dal segretario della F.N.P. Carmelo Muscolino e  ntervallata dagli interventi dei segretari provinciali di SPI E UILP. La conclusione è stata  affidata al segretario della Uil Antonio Amato. Sono stati affrontati anche i gravi ritardi nell’avvio del mercato dell’agricoltore finanziato dalla Regione Siciliana ed il caos gravitante intorno al sistema della raccolta dei rifiuti.
 Una particolare attenzione,  infine, è stata posta alla tematica del dissesto idrogeologico e alle drammatiche situazioni in cui vivono le popolazioni di numerosi comuni, compresi quelli dei centri del Messinese di S. Fratello e Caronia.

Nella foto 1: Cartello che annuncia la chiusura del centro per anziani di Sant'Agata Militello.
Nella foto 2: Un gruppo di anziani gioca a carte nel centro oggi chiuso e unico passatempo e svago.per gli stessi.

Nella foto 3: La casa per anziani in costruzione e che dopo decine di anni è stata affidata, tramite progetto di finanza, ad una società privata per il completamento e la gestione.


Nessun commento:

Posta un commento

Sant'Agata di Militello. L'Altra Informazione, Il Blog di cirosca.