“Realizzare una nuova struttura ospedaliera, attrezzata e idonea per diventare un punto di riferimento importante per i Nebrodi”. Non si tratta solo di un obiettivo dei sindaci del comprensorio, ma di un impegno preciso preso ed ufficializzato ieri mattina dal presidente della Commissione regionale Sanità, Giuseppe Laccoto, nell’ambito della conferenza dei sindaci tenutasi al castello.
Presenti anche il direttore sanitario dell’ospedale Reitano e il direttore amministrativo Longhitano, la responsabile del distretto sanitario
Presenti anche il direttore sanitario dell’ospedale Reitano e il direttore amministrativo Longhitano, la responsabile del distretto sanitario
Caranna, le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil e Confsal) e i consiglieri provinciali Marco Vicari e Giuseppe Miano. “Mi sono attivato presso l’assessore alla Salute – ha sottolineato l’onorevole Laccoto - perché si impegnasse a mettere delle somme dell’art. 20 (dai 5 ai 10 milioni di euro), che andremo a programmare in Commissione Sanità da qui a breve, a beneficio dell’ospedale”. Ed ha invitato i sindaci a sostenere il progetto di creazione di un nuovo polo ospedaliero, recuperando e completando il complesso di località Cuccubello. Si tratta della struttura abbandonata che si trova nelle vicinanze dello svincolo autostradale. Sarebbe dovuta diventare il nuovo ospedale del comprensorio nebroideo. Ma, oggi, a distanza di trent’anni, a far bella mostra di sé sono solo i pilastri. Tuttavia, è necessario, contestualmente, far funzionare l’attuale ospedale. A tal proposito, ricordiamo che sono fermi da circa un anno i lavori di adeguamento sismico della parte centrale del plesso. Inizialmente, era stato riferito che si attendeva l’approvazione di una variante progettuale (legata all’abbattimento di un solo piano, anziché di due). Adesso, invece, si torna a parlare di problemi di staticità che comporterebbero l’abbattimento di un altro piano. La ditta aggiudicataria, però, ultimamente ha chiesto un risarcimento danni di circa un milione e trecento mila euro, proprio per il fermo dei lavori. “A mio avviso, si potrebbe fare funzionare l’ospedale anche in queste condizioni, non abbattendo la struttura – ha evidenziato Laccoto - ma procedere al cambio di destinazione d’uso e vendere l’immobile (di 7-8 mila metri quadrati). Con le somme che si potrebbero ricavare, anche attraverso un project financing e le somme dell’art. 20, si potrebbe dare definitivamente ai Nebrodi una struttura importante, creando un PTA (presidio territoriale di assistenza) ed una nuova medicina sperimentale”. I sindaci dal canto loro, scottati da tante promesse dei politici spesso non mantenute, sono cauti. “Pensare in grande fa piacere a tutti – afferma Mancuso - però i sogni stentano spesso a realizzarsi. Noi vogliamo essere pratici. Se questo intervento di Cuccubello è sostenuto da un impegno del governo regionale ed un piano economico-finanziario serio, lo sposeremo in pieno. Altrimenti, queste risorse di cui parla l’onorevole Laccoto è meglio impiegarle sull’ospedale esistente. Io propendo per l’intervento di Cuccubello, purché si realizzi però”.
Cinzia Scaglione
Nella foto 1: da sinistra, Giuseppe Longhitano, Rosalia Caranna, Bruno Mancuso, Paolina Reitano, Grazia Alessandrino e Giuseppe Laccoto.
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