Scatta l’emergenza rifiuti nei 33 comuni dell’Ato Me 1, che comprende il territorio che va da Capo D’Orlando a Tusa (con Sant’Agata ente capofila). Dai ieri mattina, infatti, la società consortile Nebrodi Ambiente (aggiudicataria a suo tempo dell’appalto), come preannunciato, ha interrotto il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti nel comprensorio. Ma, l’Ato Me 1 comunica di avere avviato l’iter per fronteggiare l’emergenza. (leggi tutto cliccando su "Ulteriori informazioni")
2009 – sottolinea il neo presidente dell’Ato Me 1, Francesco Librizzi - questa società ha già attivato le procedure per la ricerca di uno o, se necessario, più nuovi gestori in relazione alle macro aree già delineate, che ricalcano il territorio in cui operavano le diverse società dell’Ati. Però, stante la complessità della definizione del servizio da affidare (raccolta porta a porta) e dell’iter della procedura di appalto, si è calcolato che i nuovi gestori non potrebbero iniziare il servizio prima di 30-40 giorni. Purtroppo, l’intempestiva comunicazione, cioè i 4 giorni di tempo concessi dal CNS (capogruppo Ati) per poter organizzare un nuovo servizio e la mancanza di norme specifiche, non permettono neppure a questa società di adottare provvedimenti contingibili ed urgenti, nemmeno per poter assicurare i servizi essenziali. Provvedimenti che, per motivi di igiene e sanità e per fronteggiare un pericolo imminente, potrebbero essere adottati dai singoli comuni in forza delle norme previste in materia ambientale”. Dunque, in attesa della riattivazione del servizio da parte dell’Ato Me 1, ogni comune provvederà a gestire in proprio, direttamente, il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti ed il loro trasporto nei centri di conferimento (umido, vetro, lattine, carta, plastica) e in discarica (rifiuti indifferenziati). Per quanto riguarda il trasporto, Librizzi invita i sindaci a valutare l’opportunità, specie in riferimento ai comuni piccoli e contigui, di organizzare il servizio in modo sinergico per ridurre tempi, percorsi e costi. “Infatti - spiega - anche se il costo degli interventi messi in atto da ogni comune alla fine farà carico sulla Tia (Tariffa di igiene ambientale) riscossa dall’Ato Me 1, degli eventuali risparmi si avvantaggeranno i singoli utenti. Anche per questo motivo è necessario mantenere e rispettare il vigente calendario previsto per la raccolta porta a porta delle diverse tipologie di rifiuti”. Auspica, inoltre, che “sia i soci dell’Ato Me 1 che i cittadini, informati delle cause della contingente emergenza, diano un contributo positivo per il superamento della stessa”. Fa sapere, infine, che sono stati debitamente informati dell’evolversi della vicenda il presidente della Regione, il Dipartimento regionale delle acque e dei rifiuti, il Commissario ad acta, il presidente della Provincia, nonché il Prefetto, i quali potranno comunicare altre possibili soluzioni per evitare e superare l’emergenza.
Cinzia Scaglione
Fonte: Giornale di Sicilia - Cronaca di Messina e provincia.
Foto scattate ieri pomeriggio (domenica), nella centralissima via Campidoglio e in via Vittorio Veneto (dietro il centro commerciale).
Per favore mi potete dire dove sono le isole ecologiche per poterci portare i rifiuti? Vorrei evitare di lasciarli per un lungo periodo davanti alla mia porta e fare divertire i cani e i gatti o di lasciarla in altri posti.Grazie da Tinuccia.
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