18 marzo, 2010

Sant'Agata di Militello. Strada 113, si stacca un costone in contrada San Giuseppe. Ha sfondato la rete paramassi installata circa un mese fa.


Strada 113, si stacca un costone in contrada San Giuseppe.
Ha sfondato la rete paramassi installata circa un mese fa e si è abbattuto sulla carreggiata.
*** Chiusa, a causa di una frana, la strada statale 113, nei pressi del ponte sul torrente Rosmarino. Un pezzo del costone roccioso si è staccato, ha sfondato la rete paramassi (installata circa un mese fa) e si abbattuto sulla carreggiata. Fortunatamente, al momento dello smottamento non vi erano auto in transito. Scongiurata, quindi, la tragedia. Gli operai della ditta incaricata dall’Anas, da ieri mattina, stanno eseguendo lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa. “Stiamo alleggerendo la montagna nella parte alta (con l’ausilio di una ruspa) - spiega il capo-cantiere – poi reinstalleremo la rete”. Quando pesante di ultimare l’intervento? “Speriamo di finire entro sabato, affinché la strada sia nuovamente fruibile”. La strada statale 113 è particolarmente trafficata, soprattutto dai mezzi pesanti. L’area, ieri mattina, è stata presidiata dalla polizia stradale di Sant’Agata Militello, di concerto con il locale corpo di polizia municipale e del confinante comune di Torrenova. Ed è stata disposta la chiusura al transito veicolare sui due lati della statale 113, ovvero in località Torrecandele-San Giuseppe (all’uscita est della circonvallazione) e, per quanto riguarda il comune di Torrenova, all’altezza dell’incrocio di contrada Piattaforma. “Ci siamo attivati immediatamente per sollecitare gli enti competenti ad intervenire nel più breve tempo possibile – dichiara l’assessore Antonio Scurria (Difesa del suolo) complessivamente, rispetto agli altri comuni non abbiamo avuto danni importanti, ma piccole frane e smottamenti in qualche contrada, che hanno provocato disagi per la viabilità. La situazione generale rimane quella di una elevata predisposizione al dissesto, ma allo stato non ci sono stati eventi che hanno determinato danni consistenti. In ogni caso, per le zone a dissesto che interessano il centro abitato abbiamo già presentato dei progetti e richiesto finanziamenti agli enti preposti. C’è soprattutto un rischio idraulico, in riferimento ai due torrenti che attraversano  il centro abitato, il Cannamelata e il Piddocchio. Infine, abbiamo fatto un sopralluogo in contrada Muti, ma le crepe sui muri delle abitazioni sono dovute ad un problema strutturale legato alla costruzione e non a situazioni di dissesto incipiente”.
Cinzia Scaglione

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