Notizie da Sant'Agata di Miltello . Commenti . Rassegna Stampa
19 dicembre, 2009
Sant'Agata di Militello. Domani, DOMENICA 20 DICEMBRE ORE 17, al Castello Gallego, inaugurazione mostra di pittura di artisti santagatesi.
Inaugurazione mostra di pittura.
Realizzazione a cura di gruppi artistici santagatesi
La mostra resterà aperta fino al 1 gennaio 2010.
Gli appuntamenti di oggi.
SABATO 19 DICEMBRE
ore 9,00 - Museo dei Nebrodi
Convegno sul tema “Guida e sicurezza”
Organizzato dall’associazione “gallego historic club”
Al convegno seguirà una prova pratica di guida sicura con skid car
Lungomare via Cosenz
Convegno ed inaugurazione mostra
“Targa Florio che passione”
La mostra sarà in esposizione fino al 6 gennaio 2010
Realizzazione a cura del “gallego historic club”
“Natale dei bambini”
animazione con personaggi Disney nel percorso dell’isola pedonale
Baby dance e Teatro dei burattini
ore 19,00 Chiesa Madre
“Concerto di Arie Sacre”
A cura dell’ Associazione “ Lorenzo Perosi”
ore 20,30 Piazza Crispi
“Risottata di Natale”
Iniziativa umanitaria a favore dei ragazzi di Kireka in Uganda
Realizzata dal “Portico di Salomone “ e dall’Associazione micologica “F. Cupane”
“Brass Promenade Quintet”
Quintetto d’Ottoni del Maggio Musicale Fiorentino
Realizzazione a cura dell’Associazione Musicale “Giuseppe Verdi”
In alto: Foto d'archivio.
18 dicembre, 2009
Sant'Agata di Militello. Allarme nella raccolta dei rifiuti: "Ci sono irregolarità e disservizi".
Intanto, il consigliere comunale Domenico Barbuzza chiama in causa i vertici dell'Ato Me 1 e inoltra un documento al presidente Trifilò.
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Cinzia Scaglione
*** Irregolarità e disservizi vengono denunciati dal lavoratore della Nebrodi Ambiente(società consortile che si occupa dei servizi ecologici nelcomprensorio per conto dell’Ato Me 1), Mario Giuffrè (nella foto). Quest’ultimo, responsabile zonale Cisl-Rsu, accusa il nostro comune (e contestualmente quello di Capo D’Orlando) di non porre in essere atti o comportamenti propositivi affinché sia effettuata la raccoltadifferenziata dei rifiuti, servizio che, quindi, stenta a decollare e,di conseguenza, a produrre i risultati prefissati (in termini dipercentuali da raggiungere per non incorrere nelle pesanti penalipreviste dall’Unione europea per gli enti inadempienti). Si parlava almeno del 40 per cento entro questo mese. Ma, per quanto riguarda la cittadina è stato superato di poco solo il 10 per cento. Recentemente, è stato riattivato il servizio “porta a porta”, che però deve essere ancora esteso alle contrade. Inoltre, pochi utenti hanno risposto positivamente. In teoria, dovrebbe scattare le sanzioni. Giuffrè fa riferimento anche a presunte irregolarità e afferma che “i lavoratori vengono licenziati e poi riassunti da altre ditte, in violazione dell’art. 6 del contratto nazionale di lavoro e in assenza del coinvolgimento dei rappresentanti sindacali”. E ancora, che “i dipendenti svolgono diverseore di lavoro straordinario senza che lo stesso venga regolarmentepagato dal datore di lavoro, con grave violazione dei diritti deilavoratori sanciti dalla normativa vigente e dal contratto nazionale”. Dichiarazioni rilasciate già giorni fa ad emittenti televisive del territorio e che non potevano non essere recepite dalla politica locale. Così, il consigliere comunale di maggioranza Domenico Barbuzza, che considera le affermazioni di “notevole importanza sia sociale che politica, dal momento che rivelano gravi violazioni dei diritti dei lavoratori”, ha chiamato in causa i vertici dell’Ato Me 1, inoltrando apposito documento al presidente Laura Trifilò ed investito della questione anche il sindaco Bruno Mancuso e il presidente del consiglio comunale Andrea Barone. Barbuzza chiede spiegazioni sui reali motivi ovvero le difficoltà che impediscono, ad oggi, l’incremento della raccolta differenziata nel nostro Comune, come invece avviene in altri centri che fanno parte dell’Ato Me 1 (soprattutto montani). E naturalmente, delucidazioni sulle dichiarazioni del lavoratore Giuffrè in merito al fatto che i dipendenti vengano licenziati e poi assunti con altre ditte senza avvisare i sindacati, nonché se effettivamente svolgano delle ore di straordinario senza che lo stesso venga regolarmente pagato. Infine, quali siano le ditte che effettuano il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per conto dell’Ato Me 1 e se vi siano in atto contratti di subappalto del servizio.
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Cinzia Scaglione
*** Irregolarità e disservizi vengono denunciati dal lavoratore della Nebrodi Ambiente(società consortile che si occupa dei servizi ecologici nelcomprensorio per conto dell’Ato Me 1), Mario Giuffrè (nella foto). Quest’ultimo, responsabile zonale Cisl-Rsu, accusa il nostro comune (e contestualmente quello di Capo D’Orlando) di non porre in essere atti o comportamenti propositivi affinché sia effettuata la raccoltadifferenziata dei rifiuti, servizio che, quindi, stenta a decollare e,di conseguenza, a produrre i risultati prefissati (in termini dipercentuali da raggiungere per non incorrere nelle pesanti penalipreviste dall’Unione europea per gli enti inadempienti). Si parlava almeno del 40 per cento entro questo mese. Ma, per quanto riguarda la cittadina è stato superato di poco solo il 10 per cento. Recentemente, è stato riattivato il servizio “porta a porta”, che però deve essere ancora esteso alle contrade. Inoltre, pochi utenti hanno risposto positivamente. In teoria, dovrebbe scattare le sanzioni. Giuffrè fa riferimento anche a presunte irregolarità e afferma che “i lavoratori vengono licenziati e poi riassunti da altre ditte, in violazione dell’art. 6 del contratto nazionale di lavoro e in assenza del coinvolgimento dei rappresentanti sindacali”. E ancora, che “i dipendenti svolgono diverseore di lavoro straordinario senza che lo stesso venga regolarmentepagato dal datore di lavoro, con grave violazione dei diritti deilavoratori sanciti dalla normativa vigente e dal contratto nazionale”. Dichiarazioni rilasciate già giorni fa ad emittenti televisive del territorio e che non potevano non essere recepite dalla politica locale. Così, il consigliere comunale di maggioranza Domenico Barbuzza, che considera le affermazioni di “notevole importanza sia sociale che politica, dal momento che rivelano gravi violazioni dei diritti dei lavoratori”, ha chiamato in causa i vertici dell’Ato Me 1, inoltrando apposito documento al presidente Laura Trifilò ed investito della questione anche il sindaco Bruno Mancuso e il presidente del consiglio comunale Andrea Barone. Barbuzza chiede spiegazioni sui reali motivi ovvero le difficoltà che impediscono, ad oggi, l’incremento della raccolta differenziata nel nostro Comune, come invece avviene in altri centri che fanno parte dell’Ato Me 1 (soprattutto montani). E naturalmente, delucidazioni sulle dichiarazioni del lavoratore Giuffrè in merito al fatto che i dipendenti vengano licenziati e poi assunti con altre ditte senza avvisare i sindacati, nonché se effettivamente svolgano delle ore di straordinario senza che lo stesso venga regolarmente pagato. Infine, quali siano le ditte che effettuano il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per conto dell’Ato Me 1 e se vi siano in atto contratti di subappalto del servizio.
Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata.
17 dicembre, 2009
Sant'Agata di Militello. Concerto di Natale della Fanfara del XII Battaglione “Carabinieri Sicilia”.
Un vasto repertorio è stato eseguito dalla Fanfara del XII Battaglione Carabinieri "Sicilia" che si è esibita al Cine_Teatro Aurora di Sant'Agata di Militello. Il concerto, anche quest'anno, fortemente voluto e organizzato dal Capitano Mario Costarelli, comandante della locale Compagnia dei Carabinieri è un appuntamento inserito nelle manifestazioni natalizie patrocinate dall'amministrazione comunale. "Questo concerto- sottolinea il Capitano Costarelli - , oltre ad essere un appuntamento ormai annuale, ci consente di far sentire più vicini tra loro e all'arma tutti gli appartenti in servizio, i militari in congedo e i loro familiari in questo periodo di feste". La serata è stata condotta da Tiziana Bonina. Hanno preso la parola il Capitano Costarelli e il sindaco Bruno Mancuso. La prestigiosa formazione bandistica, è stata diretta dal maresciallo capo Paolo Sena.
La Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri "Sicilia"venne istituita nel novembre del 1993 e ripete i fasti del "Corpo Musicanti" fondato il 3 agosto del 1860 ed inserito nell'ambito dei "Carabinieri Reali di Sicilia". E' costituita da 35 elementi provenienti da complessi musicali o diplomati presso Conservatori italiani, tutti Carabinieri che svolgono anche normale servizio d'Istituto. Il suo repertorio, oltre alla musica militare,comprende moltissimi brani di autori che vanno dall'800 ai nostri giorni. Dalla sua fondazione, ha svolto un'intensa attività esterna, proiettata nell'Italia Meridionale e soprattutto in Sicilia, riscuotendo sempre notevole successo. La Fanfara dei Carabinieri del XII° Battaglione Carabinieri "Sicilia", diretta dal Maestro Paolo Sena, con questo concerto, ha offerto ai presenti un programma di brani appartenenti al repertorio classico sinfonico (con incursioni nel pop, nel jazz di Glenn Miller e nelle colonne sonore del cinema con branni di Ennio Morricone). Non è mancata l'esecuzione dell'Inno nazionale. Il concerto si è concluso con "La Fedelissima", la marcia di ordinanza dei Carabinieri.
Una lunga serie di applausi ha fatto seguito ad ogni brano, sottolineando così non solo la bravura degli esecutori ma anche l'alto gradimento manifestato dal pubblico presente in sala.
cirosca
Le foto possono essere ingrandite cliccando sopra la stessa foto.
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Sant'Agata di Militello. Stop alla somministrazione di alcol ai minorenni. Con apposita ordinanza il sindaco vieta agli esercizi pubblici di somministrare bevande alcoliche ai minori.
Stop alla somministrazione di alcol ai minorenni, sia per prevenire eventuali reati, che per salvaguardare la loro salute. Con apposita ordinanza, il sindaco Bruno Mancuso vieta a tutti gli esercizi pubblici commerciali locali e agli esercenti su aree pubbliche di somministrare bevande alcoliche ai minori di 16 anni. Il divieto viene esteso anche a tutte le miscele di bevande contenenti alcolici in quantità limitata o diluita, effettuate in luoghi accessibili ai minorenni. E in ogni caso, non è possibile somministrare bevande alcoliche e superalcoliche a soggetti in stato di ebbrezza. Il provvedimento si è reso necessario a causa del diffondendosi, sul nostro territorio, soprattutto fra i giovani, dell’abitudine ad abusare di sostanze alcoliche. “L’alterazione psicofisica derivante dall’abuso di sostanze alcoliche, in particolare da parte di soggetti giovani e giovanissimi, può compromettere il loro stato di salute e lo sviluppo psico-fisico – sottolinea il sindaco Mancuso - il semplice uso di tali sostanze, da parte degli stessi, non trova ragione in alcuna concreta necessità, oltre a non avere risvolti positivi da nessun punto di vista. Inoltre può avere come conseguenza il manifestarsi di atti e comportamenti che possono turbare la quiete pubblica. Tali comportamenti a volte hanno come protagonisti minori. La nocività e pericolosità è ulteriormente sottolineata anche dai frequenti fatti di cronaca che hanno come protagonisti minorenni che abusano di alcol”. Il fenomeno sta assumendo notevoli dimensioni, così il primo cittadino ha ritenuto opportuno attuare azioni concrete al fine di arginare questa piaga soprattutto tra i minorenni, “i quali rappresentano una parte di popolazione particolarmente vulnerabile ai rischi legati al consumo dell’alcol”. D’altronde, il decreto del Ministro degli Interni del 5 agosto 2008, contenente disposizioni in materia d’incolumità pubblica e sicurezza urbana, attribuisce al sindaco la facoltà di adottare provvedimenti per prevenire e contrastare anche fenomeni legati all’abuso di alcol. “Per bevanda alcolica – evidenzia l’ordinanza - si intende ogni prodotto contenente alcol alimentare con gradazione superiore a 1,2 gradi di alcol e per bevanda super-alcolica ogni prodotto con gradazione superiore al 21per cento di alcol in volume”. “L’ordinanza è finalizzata ad assicurare una civile e ordinata convivenza – conclude Mancuso - tenuto conto dell’importanza della prevenzione di situazioni di degrado ambientale tali da determinare condizionamenti per la qualità degli abitanti, nonché della sicurezza e dell’incolumità pubblica dei cittadini e allo scopo di evitare che alcuni comportamenti possano sfociare in veri e propri reati”.
Cinzia Scaglione
16 dicembre, 2009
Sant'Agata di Militello. L'Accademia Musicale "Verdi" diretta dal maestro Artino continua con nuove "Masterclass" l'attività formativa. I corsi di perfezionamento saranno tenuti anche dai professori Andrea D'Amico (talento santagatese) e Mario Barsotti.
L’Accademia musicale “Verdi” consolida la collaborazione con i professori del Maggio Musicale Fiorentino e amplia l’offerta formativa. L’attività didattica invernale, ideata dal direttore artistico, maestro Antonio Artino Innaria, si arricchisce quindi con nuove Masterclass, tenute da docenti altamente qualificati. Al via i nuovi corsi di alto perfezionamento strumentale tenuti dai professori Andrea D’Amico, Mario Barsotti, Nicola Mazzanti e Luca Benucci. In particolare, a partire da oggi e fino a domenica prossima, sarà la volta dei professori d’orchestra Andrea D’Amico (talento santagatese) e Mario Barsotti, rispettivamente, secondo Trombone e Basso Tuba, della prestigiosa orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Poi, da giorno 27 al 30, Masterclass di Flauto ed Ottavino, docente professore Nicola Mazzanti, Ottavino solista, nella medesima orchestra fiorentina. A gennaio, infine, sarà il turno del professore Luca Benucci, primo Corno del Maggio Musicale Fiorentino, già noto agli studenti nebroidei per aver tenuto negli anni scorsi, nella cittadina, un corso in collaborazione con artisti del calibro di Dale Clavenger e Hans Pizka. “E’ un'occasione fantastica – afferma il maestro Artino - i ragazzi usufruiscono delle capacità didattiche ed umane dei docenti, utili al loro percorso artistico e personale. Oggi, molti dei nostri musicisti, grazie anche a queste occasioni di studio, hanno la possibilità di formarsi in prestigiosi conservatori, talvolta seguiti dai medesimi docenti, ma anche di partecipare e vincere meritatamente concorsi importanti, intraprendendo poi carriere professionali nelle varie orchestre italiane”. Le masterclass sono aperte al pubblico, auditori, curiosi ed appassionati. “La scuola di musica e tutte le attività proposte, in special modo le Masterclass, vanno sostenute ed incentivate – sottolinea l’assessore alla Cultura, Antonio Scurria - perché sono fondi investiti in cultura, opportunità professionali difficilmente reperibili sul nostro territorio. Sono il riscontro tangibile che le risorse comunali creano vere e proprie opportunità di studio”.
Cinzia Scaglione
15 dicembre, 2009
Sant'Agata di Militello. "Acqua un bene comune". Dopo il nostro post la risposta dei consiglieri Barbuzza e Pappalardo non si è fatta attendere. Presentata una mozione.
La risposta al mio post di sabato non si è fatta attendere. I consiglieri di maggioranza Domenico Barbuzza e Giuseppe Pappalardo hanno presentato, indirizzandola al Sindaco e al Presidente del consiglio la mozione che trascriviamo integralmente:
Oggetto: inserimento nello statuto comunale che “ l’acqua è un bene comune”
Premesso che,
-La
risoluzione del Parlamento europeo del 15 marzo 2006 dichiara “l’acqua
come un bene comune dell’umanità e come tale l’accesso all’Acqua
costituisce un diritto umano fondamentale per la persona umana e chiede
che siano esplicati tutti gli sforzi necessari a garantire l’accesso
all’acqua alle popolazioni più povere entro il 2015” ed insiste
affinchè “la gestione delle risorse idriche si basi su un’impostazione
partecipativa e integrata che coinvolga gli utenti ed i responsabili
decisionali nella definizione delle politiche in materia di acqua
livello locale e in modo democratico”;
-L’art.
114 della Costituzione italiana recita:“La Repubblica è costituita da
Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e
dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni
sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i
principi fissati dalla Costituzione”.
-L’art.
117 della Costituzione prevede che la podestà legislativa è esercitata
dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei
vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi
internazionali.
-Richiamando
il dettato dell’art. 43 della Costituzione (monopolio naturale)
relativo a “servizio pubblico essenziale” e riferendosi alla nozione
comunitaria di “servizio di interesse generale, privo di rilevanza
economica”, la giurisprudenza afferma che la gestione di tale servizio
è attività inidonea ad essere condotta da soggetti privati per scopo di
lucro.
Da
consigliere comunale, esprimendo il mio forte e profondo dissenso
all’art. 15 del Decreto 135/09, già approvato il 4 novembre 2009 dal
Senato della Repubblica Italiana, confermato con voto di fiducia il 18
novembre 2009 dalla Camera dei Deputati e convertito in Legge il 19
novembre 2009, che sancisce la definitiva e totale privatizzazione
dell’acqua potabile in Italia; preoccupato delle conseguenze sociali di
tale Legge che si concretizzano nell’impossibilità di accedere tutti
democraticamente ed indistintamente al diritto umano, naturale,
fondamentale ed inviolabile che è l’accesso al bene comune ACQUA;
Considerato
che, l’art. 2 della Costituzione italiana recita:“La Repubblica
riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come
singolo sia nelle formazioni sociali ove svolge la sua personalità e
richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,
economica e sociale”.
-L’acqua
è un bene essenziale la cui disponibilità e accesso costituiscono
oggettivamente diritto umano universale, inviolabile e naturale. È un
diritto, cioè, che appartiene per natura all’uomo e precede, perciò,
l’esistenza stessa dello Stato che, dunque, non lo crea ma, appunto, lo
deve riconoscere e soprattutto garantire concretamente.
-La
Repubblica Italiana è, quindi, obbligata a garantire a tutti questo
diritto fondamentale che trova il suo riconoscimento politico e
giuridico nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 e nella promulgazione
della Carta Europea dell’Acqua (Strasburgo 1968) che, a livello
mondiale, definisce e riconosce l’ACQUA come “bene comune” per
eccellenza ed il suo uso come diritto fondamentale dell’uomo.
-La
risoluzione del Parlamento europeo dell’11 marzo 2004 sulla strategia
per il mercato interno-priorità 2003-2006 al paragrafo 5, afferma che
“essendo l’acqua un bene comune dell’umanità” la gestione delle risorse
idriche non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno. SI
PROPONE al Consiglio Comunale di approvare la presente mozione , che
impegna l’Amministrazione Comunale: ad attivarsi nel chiedere al
Presidente della Regione ed ai propri parlamentari regionali, di
presentare ricorso di costituzionalità contro l’art. 15 del D.L. 135/09
convertito in Legge oggi stesso in data 19 novembre 2009 e a tutela
dell’Autonomia degli Enti Locali sulla base del principio di
sussidiarietà riconosciuto dalla Costituzione; aderire e
sostenere le iniziative del Coordinamento Nazionale “Enti Locali per
l’Acqua Bene Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico
integrato” recentemente costituitosi nell’ambito della Campagna Acqua
Bene Comune che il Forum Italiano dei Movimenti per L’Acqua sta
portando avanti da circa tre anni; di inserire nel nostro Statuto
Comunale il riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritto umano,
naturale ed universale; ad aderire ufficialmente al circuito di rete
del Coordinamento degli Enti Locali siciliani contro la privatizzazione
dell’acqua; ad inserire, all’interno del proprio Statuto Comunale, il
riconoscimento che il servizio idrico è un servizio privo di rilevanza
economica da gestire in forma pubblica; promuovere nel nostro
territorio una cultura di salvaguardia della risorsa idrica. Si chiede
alle SS.LL, ognuno per le proprie competenze, di iscrivere la presente
mozione all’ordine del giorno del primo consiglio comunale utile”.
I Consiglieri Comunali di “Azzurri per S.Agata”,
Domenico Barbuzza, Giuseppe Pappalardo
Sant'Agata di Militello. Isola pedonale, scatta la protesta di alcuni commercianti esclusi.
L’isola pedonale scatena le proteste di un gruppo di commercianti. A lamentarsi
sono gli esercenti di via Medici, lato Palermo, rimasti esclusi
dall’area interdetta al traffico. La scorsa domenica sera, quando la
zona interessata dall’isola pedonale è stata transennata, i
commercianti al di là della “delimitazione”, hanno affisso sui muri e
su alcuni segnali stradali dei cartelli di protesta con su scritto: “da
via Cairoli inizia il comune di Torrenova”.
Si sentono, insomma, tagliati fuori dal provvedimento, come se le attività commerciali ricadenti fuori dal perimetro
Si sentono, insomma, tagliati fuori dal provvedimento, come se le attività commerciali ricadenti fuori dal perimetro
dell’isola pedonale non vengano
considerate appartenenti al comune santagatese, ma alla cittadina
limitrofa. E definiscono la via Campidoglio, la “Monteleone di
Sant’Agata”, paragonandola ironicamente alla famosa e storica via del
centro di Milano, una delle zone più lussuose e uno dei maggiori centri
dello shopping dell’alta moda a livello mondiale. C’è da dire che la
via Campidoglio è caratterizzata da un’alta concentrazione di negozi ed
è quella che più si presta ad essere trasformata in isola pedonale, in
effetti l’unica arteria viaria che ha fatto registrare grande affluenza
di cittadini.
Tuttavia, l’ampliamento dell’area interdetta al traffico, nelle ore pomeridiane-serali di domenica scorsa, ha suscitato qualche polemica anche tra i commercianti di via Campidoglio, a causa dei disagi affrontati dagli utenti che desideravano recarsi lungo questa strada per fare acquisti e che hanno riscontrato non poche difficoltà per circumnavigare la mega isola pedonale e trovare parcheggio. La maggior parte dei commercianti della zona centro è favorevole all’isola pedonale, ma non in forma così estesa. I commercianti di via Medici lato Palermo, però, chiedono all’amministrazione comunale di essere inclusi nell’iniziativa, sentendosi trattati come esercenti di serie “B”. Un problema da risolvere per l’amministrazione comunale. L’assessore alla Viabilità Antonio Scurria dichiara: “la funzione principale delle isole pedonali, in generale, è quella di consentire momenti di incontro e socializzazione e dare ai cittadini spazi fruibili dove poter passeggiare. In questo senso è stata apprezzata dai cittadini che hanno affollato l’area. Inoltre, per quest’anno, è stata concepita un’area pedonale anche per incentivare il settore commerciale. Non è possibile, però, chiudere al traffico tutto il paese. Alla luce delle criticità riscontrate finora, stiamo vagliando l’area da transennare per domenica prossima. Non tutte le vie si prestano. E ci saranno altre iniziate di intrattenimento”. Tutti gli esercenti, infatti – almeno in questo sono compatti -reclamano l’organizzazione di attrattive di richiamo per far confluire nella cittadina anche gli abitanti dei paesi limitrofi. Domenica scorsa, intorno alle 18, un calesse ha iniziato a fare la spola tra la via Medici e la via Campidoglio, facendo salire a bordo, a turno, gruppi di bambini. Purtroppo, però, lo spazio riservato ai piccoli non ha consentito di soddisfare tante richieste. Inoltre, alcuni ragazzi vestiti da Babbo Natale hanno suonato vari strumenti. Poi, verso le 19, hanno fatto comparsa altri ragazzi in costume da personaggi della Disney.
Tuttavia, l’ampliamento dell’area interdetta al traffico, nelle ore pomeridiane-serali di domenica scorsa, ha suscitato qualche polemica anche tra i commercianti di via Campidoglio, a causa dei disagi affrontati dagli utenti che desideravano recarsi lungo questa strada per fare acquisti e che hanno riscontrato non poche difficoltà per circumnavigare la mega isola pedonale e trovare parcheggio. La maggior parte dei commercianti della zona centro è favorevole all’isola pedonale, ma non in forma così estesa. I commercianti di via Medici lato Palermo, però, chiedono all’amministrazione comunale di essere inclusi nell’iniziativa, sentendosi trattati come esercenti di serie “B”. Un problema da risolvere per l’amministrazione comunale. L’assessore alla Viabilità Antonio Scurria dichiara: “la funzione principale delle isole pedonali, in generale, è quella di consentire momenti di incontro e socializzazione e dare ai cittadini spazi fruibili dove poter passeggiare. In questo senso è stata apprezzata dai cittadini che hanno affollato l’area. Inoltre, per quest’anno, è stata concepita un’area pedonale anche per incentivare il settore commerciale. Non è possibile, però, chiudere al traffico tutto il paese. Alla luce delle criticità riscontrate finora, stiamo vagliando l’area da transennare per domenica prossima. Non tutte le vie si prestano. E ci saranno altre iniziate di intrattenimento”. Tutti gli esercenti, infatti – almeno in questo sono compatti -reclamano l’organizzazione di attrattive di richiamo per far confluire nella cittadina anche gli abitanti dei paesi limitrofi. Domenica scorsa, intorno alle 18, un calesse ha iniziato a fare la spola tra la via Medici e la via Campidoglio, facendo salire a bordo, a turno, gruppi di bambini. Purtroppo, però, lo spazio riservato ai piccoli non ha consentito di soddisfare tante richieste. Inoltre, alcuni ragazzi vestiti da Babbo Natale hanno suonato vari strumenti. Poi, verso le 19, hanno fatto comparsa altri ragazzi in costume da personaggi della Disney.
Cinzia Scaglione
Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata
Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata
12 dicembre, 2009
Sant'Agata di Militello. Anche per il nostro Comune l'acqua dovrebbe essere un "bene pubblico" e per i Consiglieri?
L'acqua per il Comune di Sant'Agata Militello è un bene pubblico ?
Apprendo dai media (Tv e stampa) che il consigliere Galipò di Capo d'Orlando ha preparato un ordine del giorno nel quale chiede di inserire in un articolo dello statuto comunale che "L'acqua è un bene pubblico" ed esattamente quanto segue:
" Il comune di Capo d'Orlando riconosce il diritto umano all'acqua e promuove l'acqua come bene pubblico nel rispetto dei principi fonfamentali della sostenibilità integrale (ambientale, economica, politica e istituzionale), si impegna a garantire al pubblico la titolarità e la gestione ambientale, economica e sociale del bene dell'acqua ed i servizi ad essa collegati, mantenendo la proprietà in capo solo ad enti locali e in società pubbliche". Il consigliere Galipò così continua nella sua mozione: "Il parlamento europeo ha affermato che, essendo l'acqua un bene comune dell'umanità, la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata a norme di mercato interno. Fondamentale che la gestione dell'acqua non cada nella logica della massimizzazione dei profitti a discapito dell'efficienza sociale e della qualità del servizio".
Nel comune di Milazzo Il consigliere comunale Massimo D’Amore ha presentato al presidente del consiglio comunale e al sindaco una mozione nella quale impegna il primo a predisporre apposita proposta di deliberazione consiliare per una modifica dello Statuto Comunale da sottoporre preliminarmente alla competente commissione avendo cura di assegnare alla stessa 30 giorni di tempo al termine dei quali il civico consesso possa deliberare circa il riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritto umano, naturale ed universale; che il servizio idrico è un servizio privo di rilevanza economica da gestire in forma pubblica e con la partecipazione delle comunità locali. Il consigliere inoltre impegna il Sindaco a sostenere, con forme ed azioni concrete, le proposte del Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua ed in particolare la rapida approvazione della Legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico ed ad aderire ufficialmente al circuito di rete del Coordinamento degli Enti Locali siciliani contro la privatizzazione dell’acqua; nonché a promuovere nel proprio territorio una cultura di salvaguardia della risorsa idrica attraverso interventi di informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l'acqua sul nostro territorio (sia ambientali che gestionali) anche promuovendo apposite campagne di sensibilizzazione.
Apprendo dai media (Tv e stampa) che il consigliere Galipò di Capo d'Orlando ha preparato un ordine del giorno nel quale chiede di inserire in un articolo dello statuto comunale che "L'acqua è un bene pubblico" ed esattamente quanto segue:
" Il comune di Capo d'Orlando riconosce il diritto umano all'acqua e promuove l'acqua come bene pubblico nel rispetto dei principi fonfamentali della sostenibilità integrale (ambientale, economica, politica e istituzionale), si impegna a garantire al pubblico la titolarità e la gestione ambientale, economica e sociale del bene dell'acqua ed i servizi ad essa collegati, mantenendo la proprietà in capo solo ad enti locali e in società pubbliche". Il consigliere Galipò così continua nella sua mozione: "Il parlamento europeo ha affermato che, essendo l'acqua un bene comune dell'umanità, la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata a norme di mercato interno. Fondamentale che la gestione dell'acqua non cada nella logica della massimizzazione dei profitti a discapito dell'efficienza sociale e della qualità del servizio".
Nel comune di Milazzo Il consigliere comunale Massimo D’Amore ha presentato al presidente del consiglio comunale e al sindaco una mozione nella quale impegna il primo a predisporre apposita proposta di deliberazione consiliare per una modifica dello Statuto Comunale da sottoporre preliminarmente alla competente commissione avendo cura di assegnare alla stessa 30 giorni di tempo al termine dei quali il civico consesso possa deliberare circa il riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritto umano, naturale ed universale; che il servizio idrico è un servizio privo di rilevanza economica da gestire in forma pubblica e con la partecipazione delle comunità locali. Il consigliere inoltre impegna il Sindaco a sostenere, con forme ed azioni concrete, le proposte del Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua ed in particolare la rapida approvazione della Legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico ed ad aderire ufficialmente al circuito di rete del Coordinamento degli Enti Locali siciliani contro la privatizzazione dell’acqua; nonché a promuovere nel proprio territorio una cultura di salvaguardia della risorsa idrica attraverso interventi di informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l'acqua sul nostro territorio (sia ambientali che gestionali) anche promuovendo apposite campagne di sensibilizzazione.
Dopo quanto sopra voi, consiglieri comunali di Sant'Agata di Militello, cosa intendete fare?
Sono sicuro che darete una risposta valida ed esaustiva alla mia domanda ed a tutto quanto i vostri elettori si aspettano.
Sono sicuro che darete una risposta valida ed esaustiva alla mia domanda ed a tutto quanto i vostri elettori si aspettano.
cirosca.
11 dicembre, 2009
"Sant’Agata di Militello e i Nebrodi: trasporto pubblico inesistente con Palermo", lo dice il deputato regionale Roberto Corona.
Sant’Agata di Militello e i Nebrodi:
"trasporto pubblico inesistente con Palermo",
“L’area
della zona di Sant’Agata di Militello, che conta oltre 90mila abitanti,
è anche una zona di rilevanza naturalistica e storico-artistica.
Eppure, non è adeguatamente servita dal trasporto pubblico”. Lo dice il
deputato regionale del Pdl, Roberto Corona, il quale per porre fine a
questa situazione di relativo isolamento con la città di Palermo ha
depositato oggi all’Ars una interrogazione con richiesta di risposta
scritta. Corona ricorda, fra l’altro, la valenza artistica del
comprensorio che si fregia di opere pittoriche del Gagini, di Zoppo di
Gangi e di Velasquez, fino alle attività di artigianato della ceramica
che vede il suo acume nelle produzioni di Santo Stefano di Camastra.
Nel suo atto ispettivo, indirizzato al presidente della Regione e
all’assessore al Turismo e ai Trasporti, il deputato messinese ricorda
pure l’istituzione del Nebrodi Outdoor, un circuito naturalistico che
ricade nel territorio e nelle competenze del Parco dei Nebrodi, grazie
al quale turisti e isolani possono godere del patrimonio ambientale
montano usufruendo di servizi e organizzazioni collettive: escursioni a
piedi, in bici oppure a cavallo, vicino a progetti e lezioni di
educazione ecologistica, eventi tematici e visite culturali. “Ma tutto
ciò – sottolinea Corona – a patto che il territorio che fa capo a
Sant’Agata di Militello sia meglio soddisfatto dal trasporto pubblico”.
“L’interland di Sant’Agata di Militello – dice Roberto Corona –
scarsamente servito da treni a lenta percorrenza, si trova praticamente
al centro del percorso autostradale Messina-Palermo, oggi espletato
dalle corriere della società Sais, la quale ha ottenuto l’affido
provvisorio della tratta. Ma non è prevista né deviazione né tantomeno
una fermata a Sant’Agata. Insomma – continua – perché si possa fruire
delle ricchezze anche naturali della zona occorre che vengano
migliorati i collegamenti”. Per questo, Corona chiede l’istituzione
urgente di linee dirette da Palermo e da Messina con destinazione o
scalo a Sant’Agata di Militello. “Per altro – rimarca – sono gli stessi
studenti iscritti all’Università di Palermo e gli abitanti dei comuni
che insistono sul bacino dei Nebrodi a richiedere a gran voce il
servizio; anche considerando la presenza in loco di ospedali, di un
porto turistico e di numerosi uffici finanziari e giudiziari”.
“L’intero territorio e i suoi abitanti – conclude Corona – non potranno
che trarne giovamento poiché un accurato servizio di autolinee con la
città capoluogo della Regione e con l’aeroporto sarà anche motivo di
sviluppo della zona”. In attesa di un intervento organico, infine, il
deputato del Pdl chiede che l’attuale concessionario provvisorio
istituisca, su input della Regione, una fermata all’uscita del casello
autostradale di Sant’Agata di tutte le corse tra Messina e Palermo."trasporto pubblico inesistente con Palermo",
lo dice il deputato regionale Roberto Corona.
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