19 febbraio, 2012

Sant'Agata Militello. "Panem et circenses (Pane e diventimenti). Nel nostro comune né l'uno, né gli altri.


Carnevale, carri, maschere e sfilate.
Ma dove? A Sant'Agata Militello, naturalmente!
Fu Giovenale a coniare questo sistema, meccanismo di potere influentissimo sulle masse romane. "Panem et Circenses", letteralmente "pane e giochi" era la formula del benessere popolare e quindi politico: distribuzione di generi alimentari, bagni e terme pubbliche da un lato, gladiatori, belve esotiche, corse coi carri, competizioni sportive e rappresentazioni teatrali dall'altro lato. Un vero strumento in mano agli Imperatori per sedare i malumori popolari..

Per Cesare (altro imperatore romano)  i giochi erano una vera passione, oltre che un calcolo politico: la gente gli era grata e gli venivano procurati cariche e onori in quantità. (I nostri hanno capito, intelligenti loro, che non debbono dare nè pane, nè divertimenti ma solo illusioni, chiacchiere, comunicati stampa e false promesse).
Il bagno, per gli antichi romani, era un'attività ricreativa che esaltava le qualità della vita (da noi la piscina, il palazzetto dello sport, il campo sportivo inerbito e altro devono rimanere un sogno).

 Nell'antica Roma il bagno era anche un bisogno poco sentito dalle persone, che fino ad allora avevano difficoltà a lavarsi (anche da noi in alcune contrade nel periodo estivo si incontrano ancora le stesse difficoltà).
 I bagni, nella Roma antica c'erano solo nelle case patrizie (oggi, da noi, in alcune case, che non sono più patrizie ci potrebbero essere anche quelli "alla turca", e nelle case che vengono chiamate ville, ci sono le "piscine"!).
Ma ad osservare attentamente "la vita" e l'economia del nostro comune, qui da noi, non solo non c'è pane per i nostri denti, non c'è economia e sviluppo per la massa, mentre, per pochi eletti (oggi non patrizi), c'è non solo, pane, pesci, denaro, divertimenti ma anche settimane bianche e qualcuno va pure a sciare. E il malcontento dei cittadini aumenta. Non si è stati capaci, nel corso di questi anni, quanto meno, di "scimiottare" quello che i paesi vicino fanno e realizzano, pur con una economia ridotta, quasi come la nostra. Ultimo esempio: il carnevale. Ecco come si presentava oggi la piazza Crispi all'ennesima "carnevalata" santagatese. La foto (scattata in mattinata) rappresenta nella nuda e cruda realtà quanto da me osservato. E nel pomeriggio di oggi, domenica?
 Presumo:  emigrazione in massa nei paesi vicini.
"Ma cu è cchiù cannalivari, u cannalivari o ccu ci và d'appressu (cioè dietro e lo spalleggia)?"
Domanda con risposta ovvia. Ma è questione di cultura, intesa non nel senso di "sapere" ma di "conoscenza" e di "potere decisionale" che purtroppo ci manca.
E meno male che qualche commento arriva! Prima mancavano anche quelli, sia positivi che negativi.
Occorrerebbe aprire una scuola per adulti, ma di che? Lo lascio indovinare ai lettori e senza offesa per nessuno. Tanto ogni paese, ogni città, ogni regione, ogni nazione ha "i governanti" che ha scelto e che si merita. (cirosca)

7 commenti:

  1. E che non partecipa e vota più nessuno per il somdaggio sui consiglieri di maggioranza? Il direttore di un circo equestre al microfono, davanti al tendone, annunciava: Entrate, entrate... più gente entra e più bestie si vedranno! Ad evitare malintesi traduco il pensiero del direttore del circo: Più incassiamo e più animali (feroci e mansueti) porteremo in pista per farveli vedere....

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  2. Cirosca, le faccio una confidenza ma resti tra noi. Non mi piace il circo, in tutta la mia vita ci sono stata solo 3 volte e tutte e tre le volte ero sempre sull'orlo del pianto. Perchè? Perche mi mette tristezza e provo un'infinita pena per uomini e nimali costretti, entrambe le specie, in gabbie puzzolenti a ripetere sempre gli stessi gesti e gli stessi movimenti immersi nel luridume. Mi sembra che girino in eterno senza costrutto come asini alla macina.
    A chi si auspica una critica alla maggioranza vorrei dire. Non è già il più grande dei castighi l'indifferenza? Bisogna essere ben poca cosa se, come succede a me, nemmeno ci si ricorda come si chiamano, chi siano e che faccia abbiano. L'unica cosa certa e che so persino io è che non contano un piffero.
    Lo giuro, devo fare un grosso sforzo per ricordare un paio di nomi oltrei i tre o quattro soliti noti.
    Come nelle vecchie cronache metereologiche, arrivati a Campobasso inevitabilmente c'era un N.P.
    Per quel che mi riguarda - NON PERVENUTI!

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  3. Vogliamo parlare del carnevale? Fino a non molti anni fa c'era un carnevale che cominciava ad avere un certo successo poi come fu e come non fu il Big Ben ha detto stop! Cirosca a questo punto direbbe "cui prodest?"
    Ecco, a chi giova che questo paese resti sempre triste e sconsolato? Questa è la domanda a cui dovremmo dare una risposta. Non è certo la capacità organizzativa che manca, a questo sono capaci quasi tutti.
    L'unica cosa positiva è che almeno hanno trascurato questa opportunità di regalare qualche migliaio di euro a qualche amico....o forse non c'era un amico del settore disponibile ad organizzare un bel floppone stile capodanno e altre "iniziative" atte a questo scopo? Vuoi vedere che c'è ancora qualcuno capace d'arrossire?

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  4. Solo in questo paese non è stato organizzato niente per Carnevale, abbiamo visto sempre le stesse maschere, sempre più rosse, soltanto nei salotti di qualche villa, è stata organizzata una mega festa, c'erano le ballerini di Siviglia, i giullari di corte, i cameriere che servivano i carri, insomma c'erano tutti, dimenticavo avevano tutti la maschera.

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  5. Ieri sera ho visto i carri di acquedolci e oggi nella tv locale anche quelli di altri paesi vicini. Una sola parola, meglio tre per i nostri amministratori santatesi. Mettetevi una maschera.

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  6. Avete visto ad aquedolci c'era il carro con Lupin e Zenigata.
    Non vi preoccupate non erano i nostri amministratori.

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    1. Posso avere inviata una foto di questo carro. Inviatela a cirosca@gmail.com. Io non c'ero ieri sera ad Acquedolci. Sono curioso di vedere questo carro. Grazie.

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