- Ladri alle poste con fiamma ossidrica. Fuga con un bottino di diecimila euro.
- Comune, sono ventidue i debiti fuori bilancio.
- Teatro, Guarnieri e Girone sulla scena dell'Aurora.


Notizie da Sant'Agata di Miltello . Commenti . Rassegna Stampa
Purtroppo il degrado della zona di via Peschiera è figlia di una programmazione urbanistica sbagliata, effettuata quasi venti anni fa, che impedisce sostanzialmente ai proprietari degli immobili di realizzare interevnti edilizi se non sono tutti d'accordo tra di loro (cosidetti comparti delle zone Br).
Segnalo agli amici del blog che qualche intervento sulla via Peschiera e zone limotrofe è stato fatto. Ad esempio in una foto pubblicata si vede una zona chiusa con assi di legno. Ebbene prima era aperta e ricettacolo di ogni tipo di immondizia. Sulla via S. Giuseppe a pochi passi dalle foto è stato fatto un intervento di pulizia straordianria che attendeva da anni. Certo forse si può fare meglio, ma rispetto alle passate amministrazioni, buone solo dare stipendi a qualche disoccupato, c'è veramente un abisso!!
Caro cirosca innanzi tutto ti ringrazio avermi datola possibilita' di discutere questo argomento nel tuo blog ,io in via peschiera ci vivo da pochi di anni e vedo che oltre al degrado legato ai vari writhers che questa via chiamano "il ghetto " perche e priva di alcun controllo da parte di telecamere e pubbica sicurezza e si puo fare di tutto dall' imbrattare muri allo spaccio di stupefacenti .ma l'amministrazione dove'????? e' piu impegnata a riqualificare altre vie limitrofe (vedi costa di pozzo )ha trascurato per anni uno degli angoli piu belli del centro storico.Strade come via Magenta che dalla piazza scende verso il mare e uno scempio non meno di via peschiera transenne di legno diverte e sporcizia di tutti i generi ma? speriamo che questo articolo servi a qualcosa .
Ma siamo diventati pazzi? Perchè non sono stati inclusi i lavori anche della chiesa insieme al castello? Non mi sembra che poi la differenza sia tanta. Invece di chiedere soldi per queste cose, facciamo una colletta per le famiglie disagiate che a S. Agata sono veramente tante. Per quanto riguarda la chiesa del castello Padre Spiccia potrebbe chiedere al sindaco un consiglio vista la sua esperienza in fatto di finanziamenti...vedi post del 18 novembre
Complimenti per il tuo Blog cirosca. Ho letto con attenzione ciò che hai scritto. La raccolta differenziata porta a porta è una fantastica opportunità di invertire la tendenza e di avere una città pulita. Debbo anche segnalarti che altri comuni, oltre quello da te citato sono altrettanto virtuosi. Il paese di mia moglie, che non cito, per evitare di essere individuato è anche un ottimo esempio: 82% di riciclo!!
Che equivale a benessere diffuso (niente buttato per strada, nessun cassonetto!!! quindi niente puzza e cumuli di rifiuti) e a tanti soldini (ci sono premi di "produzione" versati ai comuni più bravi dalla Comunità Europea).
Idea facile e pronta.
...oops! ma così le mazzette per i cassonetti che fine faranno?
Luigi
Caro Ciro, voglio dare un piccolo contributo alla discussione sulla raccolta differenziata.
Sinteticamente:
1 - L'economicità, a mio parere, è un criterio da seguire ma non a scapito della tutela dell'ambiente.. sono certo che, a pieno regime, la filiera produrrà benefici in termini di risparmio, in questa fase, per cio che attiene la differenziata, è utile e prioritario investire. Possiamo, dobbiamo invece risparmiare su incarichi non necessari, clientele, inutili assunzioni per simpatie politiche. La politica deve imparare a pagare di tasca propria sia le campagne elettorali che i suoi personali vizi.
2 - Nello specifico, quando "si è deciso" di interrompere la raccolta porta a porta sarebbe stato utile ed intelligente potenziare le isole ecologiche, istituirne di nuove, nulla di ciò è accaduto in quel di Sant'Agata Militello. Nel mio quartiere, ove non si effettua il porta a porta, non esistono isole ecologiche e così nel raggio di oltre 1 Km. Ho denunciato la questione all'ATO ME1 a mezzo segnalazione internet.. nessuna risposta.. (paghiamo anche il sito e la sua manutenzione).
Concludo dicendo che forse la questione non và solo affrontata in termini di sensibilizzazione del cittadino piuttosto sarebbe utile vigilare sull'attività di chi ci rappresenta, senza rimandare le responsabilità altrove, quest'alibi non regge più.
Ciao Ciro, mi chiamo Paolo, sono cresciuto a S.Agata ma da qualche anno non ci vivo più. Ho scoperto il tuo blog da poco e volevo dirti grazie perchè in questo modo riesco a tenermi ancora informato su quello che succede nel mio paese, anche se in verità molte volte preferirei non leggere certe cose. Credo che offri un bel servizio a chi come me è lontano dal proprio paese, ma non vuole "staccare la spina" del tutto. Continua così.
Non ho nulla da aggiungere...sono solo un po' amareggiato se penso alle parole di Edmondo De Amicis:
"L'educazione d'un popolo si giudica dal contegno ch'egli tiene per la strada."