18 novembre, 2007

Il Baglio Saraceno di Sant'Agata Militello non è saraceno.

Il Baglio Saraceno non è "saraceno", lo dice Gaetano Ciuppa autore del romanzo "Il passeggero del Brigantino Inglese" e studioso della storia santagatese. Guarda e ascolta il videoclip purtroppo registrato in condizioni non ottimali.



Dopo aver ascoltato questa dichiarazione mi sono incuriosito e mi sono chiesto: cos'è il "baglio" ?
Confesso che non lo sapevo e sono andato a cercare il termine nel vocabolario della lingua italiana (ad uno dei tanti presenti in rete si può accedere anche dal mio blog). Ecco come viene definito:
bàglio: bàglio
(pl. bàgli), s. m., ciascuna delle robuste travi in legno o in ferro che collegano e irrobustiscono i fianchi delle navi e sorreggono i ponti.
mentre una enciclopedia in rete:
bàglio sm. [dal latino baiŭlus, portatore, in latino medievale palo della vite]. Elemento... del baglio) . I bagli, sistemati in successione ordinata secondo l'asse longitudinale della nave....; ciascuna delle due parti in cui ogni baglio viene in tal modo a dividersi è chiamata mezzo-baglio
Ne deduco quindi che è una parte in ferro o in legno delle navi.
Conclusione: In Via costa di pozzo non esiste alcuna trave in legno o in ferro che sia saracena, non esiste un borgo saraceno ma solo un ristorantino (come lo chiama Ciuppa) denominato "Baglio Saraceno".
Ed allora anche il Comune di Sant'Agata Militello e la Regione Siciliana sono caduti in errore?
Infatti con
"DECRETO DELL'ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI DEL 26 giugno 2006.
Scorrimento della graduatoria relativa al bando pubblico per la riqualificazione urbana nei centri con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti.
Decreta:
Art. 1
I progetti contraddistinti con il numero progressivo da 149 a 152 dell'elenco allegato al decreto n. 74/XI del 19 gennaio 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 4 febbraio 2005, e cioè:
1) Sant'Agata di Militello - Progetto per il recupero del baglio saraceno e delle aree del borgo marinaro adiacenti al castello Callego EURO 1.303.280,00 ",
sono stati stanziati 1.303.280,00 di euro oltre che per il recupero del Borgo marinaro adiacente il castello anche per il recupero del "palo" (pardon del baglio) saraceno che non c'è.
Qualcuno probabilmente avrà preso un "ab-baglio".

3 commenti:

  1. Questa storia mi puzza un po'. Sono sicuro che se andassimo più a fondo non saremmo contenti di ciò che troveremmo.

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  2. A me risulta che in Sicilia il baglio sia un mulino o frantoio. Anche la rivista BRAVACASA nel numero di Agosto 2012, a pagina 112 pubblica un servizio su un baglio ristrutturato a Cefalù

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  3. Eppure da che ho memoria ogni luogo delimitato da muri adiacente ad una costruzione è sempre stato chimato "bagghiu" in siciliano e cortile in italiano con tutti i suoi sinonimi quali: patio androne, entrata, ingresso, vestibolo corte o cortile ecc...ecc...
    La mia personale deduzione è che vista l'epoca in cui fu edificato il "castello" che poi proprio castello non era, epoca di dominazione spagnola, non possa che essere una storpiatura dell'originario "patio" giunta a noi sottoforma di "bagghiu" appunto. Tale e quale quella di cortile in italiano e court in francese (arrivati prima degli spagnoli!) e c'è da dedurre che proprio gli spagnoli abbiano trasformato il "court" francofono in "cortillas" cioè "cortiletto" (nella lingua spagnola la doppia elle si pronincia "gli") e da qui il sipatico e sempre appropriato "curtigghiu".
    Su quanto affermano i giornali, specie se destinati ad un pubblico femminile... non sempre c'è da fidarsi.

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