"Appalti pilotati, a giudizio l’intera giunta di Adro: c’è anche Lancini, ex sindaco sceriffo"
così titola "Il Fatto Quotidiano" in un articolo di ieri, 9 luglio 2014, a firma di Andrea Tornago.
Continuo a leggere: "L’inchiesta della Procura di Brescia riguarda i lavori per l'"area feste" del paese, gestiti tra il 2012 e il 2013 dalla vecchia giunta. Ma travolge la nuova amministrazione uscita dalle ultime elezioni. L'ex primo cittadino venne arrestato nel novembre del 2013 con l’accusa di essere "il regista" del sistema. In precedenza aveva negato la mensa scolastica ai bambini figli di immigrati che non potevano pagare la retta."
Continuo a leggere: "L’inchiesta della Procura di Brescia riguarda i lavori per l'"area feste" del paese, gestiti tra il 2012 e il 2013 dalla vecchia giunta. Ma travolge la nuova amministrazione uscita dalle ultime elezioni. L'ex primo cittadino venne arrestato nel novembre del 2013 con l’accusa di essere "il regista" del sistema. In precedenza aveva negato la mensa scolastica ai bambini figli di immigrati che non potevano pagare la retta."
E poi ancora:
"Sono finiti tutti rinviati a giudizio a poche settimane dalle elezioni: l’intera giunta comunale leghista di Adro, nel bresciano, appena insediata dopo le amministrative di maggio 2014, finirà a processo per rispondere a vario titolo dei reati di turbativa d’asta e falso ideologico nella gestione degli appalti. Tra gli imputati l’ex sindaco “sceriffo” di Adro, Oscar Lancini – che dopo la mancata elezione alle europee si è accontentato di un posto come vicesindaco nel suo paese, non potendo essere rieletto dopo due mandati consecutivi – il primo cittadino Paolo Rosa e gli assessori Lorenzo Antonelli, Giovanna Frusca e Patrizia Galli, oltre a una ventina di imprenditori e funzionari pubblici."
*** (N.d.Blogger: "Chissà perché, sin da piccolo ho sofferto, e purtroppo soffro ancora, di una terribile malattia al "cervello" che mi procura il "disturbo" di "associazione" non "a delinquere" ma "associazione di idee". Ritorno quindi a rileggermi con calma alcuni episodi scaturiti dall'operazione "Camelot" portata a termine dallo S.C.O. della Questura di Messina e che sono ampiamente riportati, compreso le intercettazioni telefoniche e ambientali, nelle "informative" trasmesse alla Procura di Patti e rese note ai difensori d'ufficio e di fiducia degli eventuali o presunti imputati. Non faccio mai "cattivi pensieri" anche perché "a pensar male qualche volta ci si azzecca" (il virgolettato mi ricorda qualcosa e qualcuno). Nella mia cassetta delle lettere, giù nell'androne della mia abitazione, vedo una busta commerciale formato A4 che sicuramente contiene documenti. Nell'anno 2.0 ancora c'è qualcuno che comunica col cartaceo o per posta normale (sic!)!!!
L'aprirò al mio rientro in casa. Se contiene novità che possono interessare i lettori, ve li proporrò nei prossimi post.")
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