15 ottobre, 2014

Sant'Agata Militello. "Fuoco amico o bordate" indirizzate al Sindaco Sottile e alla sua giunta?

"Fuoco amico", così viene chiamato in tutte le guerre, il colpo sparato contro  il "nemico" e che per mero errore finisce col colpire il "comandante in capo", poi il vice-comandante e altri ufficiali che fanno parte della stessa compagine o dello stesso esercito. 
Nel nostro caso "le bordate" o le "cannonate" o i "missili" sono sparati dagli occupanti la stessa nave con l'intenzione di far affondare la stessa "corazzata" e con loro stessi a bordo. 
Io non capisco e mi rifiuto di capire. 
Sono all'oscuro della situazione politica complessiva e non  mi spiego perchè, nonostante le "inteligentie" e le "professionalità" in gioco e in opera non si sia riusciti a trovare (indipendentemente dagli interessi personali e dalla visibilità politica) un fattore comune che mettesse al primo posto gli interessi dei cittadini e della città. 
"Ab initio" (scusate il mio latino maccheronico ma farebbero bene a mangiare meno maccheroni e meno pizze e forse a bere anche meno vino e a partecipare a meno cene conviviali e manifestazioni), dovevano chiarire, in modo "inequivocabile" e con un documento scritto e sottoscritto dalle parti, quello che doveva essere l'impegno da rispettare e da prendere in seria considerazione per "dimostrare" agli elettori e a coloro che li avevano votati, che effettivamente  si voleva dare una "svolta" all'attività amministrativa. (Continuate a leggere. In fondo al post c'è anche una vecchia intervista. Cliccate su "Leggi tutto")

Ora hanno l'alibi. Sostengono, a ragione che, con l'operazione Camelot,  è stata  messa in ginocchio tutta l'attività amministrativa, privando le varie strutture (soprattutto quelle tecniche ed amministrative) di elementi con una notevole esperienza e forse anche di professionalità. 
Ma mi chiedo: 
"All'inizio del suo mandato, il sindaco Sottile, persona onesta e proba, ma con esperienza amministrativa e di "comando" al di sotto dello zero e con un fattore di "comunicazione" e "relazionale" anch'esso prossimo allo zero (non lo dico io ma il sondaggio, che ho pubblicato proprio oggi, e quindi lo pensa molta parte dei cittadini), cosa ha fatto per mettere in moto una macchina che a "dir loro" zoppicava? Era stata compromessa (ciò è venuto alla luce con le intercettazioni pubblicate dalla procura. Alcuni ex dirigenti e dipendenti, forse, non agivano o hanno agito seguendo i crismi della legalità).
 Zero di zero, "rien de rien" (niente di niente). Questo non è solo un mio parere o convincimento ma  è venuto fuori anche dal sondaggio testè pubblicato.
E perchè i due giovani consiglieri, uno in quota PD e l'altro in quota Megafono (Crocetta presidente della Regione, ancora per quanto tempo non lo sappiamo), Nicola Marchese e Calogero Maniaci "producono" una interrogazione in merito alla erogazione del servizio di assistenza ai disabili nelle scuole?
 Perchè sparano indirettamente anche contro l’assessore ai Servizi Sociali Sonia Minciullo che, se non ricordo male faceva parte della stessa lista di Maniaci e che la nomina della stessa ad assessore ha consentito alla lista di appartenenza, il subentro del primo dei non eletti?
 Cerco di riassumere quanto, Maniaci e Marchese scrivono:
 “...... Premesso che presso le scuole del nostro comune vi sono diversi casi di disabilità, taluni anche di gravissima entità che pregiudicano o rischiano di pregiudicare la frequenza delle attività scolastiche e quindi il godimento del diritto allo studio; che il preside della scuola “Luigi Capuana” ha già richiesto l’avvio del servizio condividendo con l’Amministrazione lo stato di disagio che vivono quotidianamente gli studenti disabili e le relative famiglie che, si è a conoscenza, di indirizzi forniti dall’Amministrazione agli uffici per l’avvio del servizio di che trattasi e che tali indirizzi, allo stato, non risultano essere stati positivamente riscontrati dal Responsabile dell’Area competente. Ritenuto – prosegue l’interrogazione - che a tutti gli studenti, specie quelli della scuola dell’obbligo vada garantito l’esercizio del diritto allo studio; che sia dovere dell’Amministrazione verificare la corretta erogazione del servizio ed intervenire nei modi più opportuni nella risoluzione di eventuali difficoltà che si registrino presso le istituzioni scolastiche”.
 Poi chiedono quali siano i motivi per cui non sia stato avviato il servizio di assistenza ai disabili nelle scuole nel corrente anno scolastico; se risulta vero che l’Amministrazione abbia fornito i necessari indirizzi al Responsabile del Servizio e come tali indirizzi siano stati riscontrati; se il Responsabile del Servizio abbia comunicato all’ASP la situazione di disagio venutasi a creare per la sospensione del servizio; qual è la posizione dell’Amministrazione sulla questione e quali azioni intende porre in essere per garantire il servizio di che trattasi.
“È inaccettabile – scrive Maniaci - l’interruzione di un servizio che, fino all'anno scorso, veniva regolarmente erogato in favore di categorie deboli qual è quella dei disabili. Il diritto all’istruzione è sacrosanto e non può permettersi che questo possa essere messo in discussione da pastoie burocratiche. L’Amministrazione ha il dovere di usare il massimo della determinazione ove gli uffici non dessero la necessaria collaborazione nella risoluzione del problema. Invito l’Amministrazione e gli Uffici, nei limiti ma in adempimento delle loro competenze, ad intervenire con ogni sollecitudine sulla grave questione sollevata”.
“Pur nella consapevolezza – scrive il consigliere Marchese - delle difficoltà quotidiane e strutturali in cui operano i Comuni come il nostro, mi rifiuto di pensare che di fronte ai problemi legati alle disabilità dei bambini che frequentano gli istituti scolastici non si riescano comunque a trovare possibili soluzioni di intervento e di assistenza. Se fosse davvero così, bisognerebbe ammettere che la politica non possiede strumenti validi ed efficaci per la risoluzione delle problematiche umane e sociali più delicate e importanti, persino quando all’interno della struttura organizzativa che governa, ve ne sarebbero le risorse necessarie”.

*** Ed ora mi chiedo, come ho già fatto qualche altra volta:
 "Cui prodest?" (a chi e a cosa serve?).
Non c'erano altri mezzi o sistemi, oggi o in un passato più o meno recente, altre soluzioni o altri interventi? E perchè il sindaco Sottile e i suoi "consigliori", non consiglieri e anche  gli "esperti", l'hanno messo in condizione di subire "cotante onde"?  Onde fluttuanti che prima o poi finiranno col far naufragare l'imbarcazione o farla finire "in secca" e allora tanto vale che ......
A meno che, io non conosca determinate situazioni o incomprensioni
Debbo proprio decidermi a riunire i "quattro amici (che oggi non sono più quattro) al bar", davanti a un caffè ed a una telecamera o, peggio per me, "partecipare a cene (non invitato e insalutato ospite) per capire, comprendere e giudicare, nella qualità di cittadino ed elettore. (cirosca)
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Avevo  registrato questa intervista nel marzo del 2011


Qualcuno e qualche giorno fa, mi aveva promesso che me ne avrebbe rilasciata altra più nuova, più adeguata e sempre al bar. Anche questa volta non saremmo stati in quattro ma sempre in tre. Perché la promessa non è stata mantenuta? Dovranno prima o poi spiegarmelo. Non avranno mica paura di me che sono, oggi, più vecchio  di 3 anni e forse anche più rinco...... e per giunta anche con qualche querela per diffamazione sul mio groppone?

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