13 marzo, 2009

Sant'Agata Militello. Presunta truffa milionaria a danno di alcuni clienti dell'Agenzia Unipol. Impiegato sotto inchiesta.

Una presunta truffa milionaria ai danni di alcuni clienti sarebbe stata messa in atto da un impiegato dell’Agenzia Unipol di Sant’Agata Militello. Stanno indagando gli uomini della guardia di finanza di Sant’Agata Militello diretti dal tenente Ambra Cilibrasi. La truffa sarebbe stata messa in atto in diverse forme. Qualche settimana addietro uno dei più grossi clienti della banca, di origine santagatese, ma che opera e risiede altrove, nel verificare l’estratto conto si sarebbe insospettito avendo riscontrato un ammanco consistente. Mancavano circa 400 mila euro. Chiesti chiarimenti alla direzione sarebbe emersa una “strana” movimentazione nel conto. Tramite l'avv. Giuseppe Mancuso, suo legale di fiducia, avrebbe quindi presentato una querela contro ignoti alla procura delle repubblica di Patti. Da quell’esposto-denuncia sarebbero scattate le indagini che il magistrato ha affidato alla guardia di finanza di Sant’Agata Militello, che sta acquisendo la documentazione necessaria per verificare se quanto sostenuto nell’esposto-querela risponde a verità. Il meccanismo adottato, secondo una prima ipotesi, sarebbe stato quello di prelevare delle somme di denaro dai conti più consistenti inserendo agli atti ricevute con firme false. Le indagini sono in corso e non si sono ancora concluse. I finanzieri stanno controllando i movimenti bancari di alcuni clienti dell'Agenzia e nei prossimi giorni si potrebbero avere ulteriori sviluppi.

Nella foto: L'Agenzia bancaria dell'Unipol in Via Trento di Sant'Agata Militello

CONVEGNO CON NANIA A SANT'AGATA MILITELLO

CONVEGNO CON NANIA A SANT'AGATA MILITELLO

Sabato 14 Marzo, ore 18, presso il Palauxilium di Sant'Agata di Militello (Me), si terrà un incontro politico-culturale sul tema "Alleanza Nazionale verso il Popolo della Libertà", organizzato dal presidente del circolo locale di An, Salvatore Pintaldi.

Relatori:
- Sen. Domenico Nania - Vice Presidente Vicario del Senato della Repubblica
- On. Santi Formica - Vicepresidente Vicario dell'Assemblea Regionale Siciliana
- On. Giuseppe Buzzanca - Deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana - Sindaco di Messina
- Avv. Massimiliano Fabio - Delegato Nazionale Costituente Popolo della Libertà.



12 marzo, 2009

Sant'Agata di Militello. Terremoto sul piano regolatore. "Quella delibera non è valida".

Terremoto sul piano regolatore.
"Quella delibera non è valida"
"Votata solo da 7 consiglieri comunali, Uno è parente del proprietario di un terreno"
Lo dice Paolo Starvaggi, coordinatore del circolo del partito democratico, che si è rivolto alla magistratura.
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Il Sindaco Bruno Mancuso sottolinea
che era presente anche il segretario comunale
e secondo lui è stato fatto tutto secondo le regole.

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*** “La delibera del consiglio comunale con la quale è stato approvato lo schema di massima del Piano Regolatore del Comune non è valida”. A denunciarlo è il coordinatore del locale circolo del Pd, Paolo Starvaggi, che si è rivolto all’autorità giudiziaria. E spiega: “lo schema è stato votato da soli sette consiglieri comunali (numero minimo) ed uno di questi ha partecipato alla votazione nonostante il piano prevedesse interventi su un terreno di un parente entro il quarto grado, quindi in violazione alla normativa in materia di incompatibilità, applicabile, secondo il sottoscritto, alla fattispecie in esame”. Per l’avvocato Starvaggi, ex assessore ai Lavori Pubblici durante l’amministrazione Fresina, la delibera adotta dal consiglio comunale lo scorso 24 febbraio probabilmente sarà annullata. L’iter portato avanti, a suo avviso, potrebbe essere presto vanificato: “nel mese di giugno 2003, ai tempi dell’amministrazione Fresina, l’ingegnere Trombino, dell’università di Palermo, consulente del Comune, aveva comunicato che lo schema di massima del Prg era pronto, poi in realtà sono passati sei anni per approvarlo e adesso potrebbe verificarsi una nuova battuta di arresto”. Sull’argomento abbiamo interpellato il sindaco Bruno Mancuso, che dichiara: “si tratta di un atto approvato dal consiglio comunale. Non so se la delibera sia illegittima, mi auguro di no, in caso contrario è ovvio che dovrà essere annullata. Lo stabiliranno i giudici. Il segretario del Comune, però, che era presente, dice che è tutto regolare. Spero che sia così, perché l’approvazione del Prg è un obiettivo importante della nostra amministrazione. L’annullamento della delibera significherebbe perdere tempo su uno strumento importante e necessario per lo sviluppo della cittadina”. Gli strali lanciati dall’avvocato Starvaggi rappresentano il preludio di una campagna elettorale (in vista delle elezioni di giugno) che si preannuncia infuocata. Se da una parte, infatti, il sindaco uscente Bruno Mancuso si prepara ad una ricandidatura, forte, a quanto pare, del sostegno degli attuali 19 consiglieri comunali su 20 e appoggiata dal centro destra, dall’altra è in fase di organizzazione la coalizione del fronte oppositivo. Oltre al giovane precario del Comune, Nicola Versaci, che si candiderà a sindaco con una lista civica, si parla delle candidature dell’ex sindaco Alfredo Vicari (Udc – corrente D’Alìa) e del consigliere provinciale (Pd) Giuseppe Miano. Certamente in prima linea vedremo il locale circolo del PD, che sta lavorando per la formazione di una lista e ad un progetto alternativo. “Nei prossimi giorni – dichiara l’avvocato Starvaggi - il partito democratico inizierà a confrontarsi con le altre forze politiche, la società civile e i cittadini, in modo da potere elaborare un programma nell’interesse del paese da sottoporre ai cittadini, fondato prioritariamente sui principi di trasparenza e legalità dell’azione amministrativa”.
Cinzia Scaglione
Fonte: "Giornale di Sicilia" di Giovedì 12 marzo 2009 - Cronaca di Sant'Agata.
Nella foto: Al microfono l'Avv. Paolo Starvaggi

11 marzo, 2009

Sant'Agata di Militello. Gli alunni della scuola media di Castroreale visitano il "Castello Gallego"

Il castello settecentesco Gallego, tornato agli “antichi splendori” , sta diventando la meta didattica preferita da parte degli studenti delle scuole del comprensorio e non solo. Ieri, hanno avuto modo di visitare l’antico maniero gli alunni della scuola media di Castroreale, accompagnati dagli insegnanti Giuseppe Pantò, Vittoria Forlì e Antonino Priscilla e coordinati dalle guide che il comune, con turnazione, mette a disposizione degli utenti. Dopo aver sostato, per organizzarsi, nel cortile del castello, hanno visitato la zona riservata a rimessa delle carrozze, la stalla dove venivano ricoverati e rifocillati i cavalli e, quindi, le varie stanze situate al piano superiore, a partire dal salone dei principi. Ricordiamo che sono state ritrovate 42 giare interrate che servivano per immagazzinare derrate. Inoltre, sono stati restaurati gli affreschi, riportate alla luce le antiche prigioni e ripristinato un passaggio segreto, nell’antica torre medievale. La visita si è conclusa all’interno dell’attigua chiesetta del castello, dove i principi solevano partecipare alle funzione liturgiche. La fortezza e la cappella sono collegati. Anche se quest’ultima ha un’entrata indipendente, c’è un ingresso che si affaccia nel cortile interno al maniero. Inoltre, dalla sala da letto dei principi, al primo piano, è presente un “collegamento visivo” con la zona dell’altare. Attraverso una grata, presente in una piccola anticamera attigua alla stanza da letto, i nobili, in momenti di malattia, potevano così assistere alla messa. Gli ambienti sono stati resi accessibili ai diversamente abili, grazie all’ausilio di un ascensore che conduce al primo piano. Al momento, al piano terra ha trovato idonea collocazione l’ufficio informazioni turistiche e centro visite del Parco dei Nebrodi. Per quanto riguarda l’attivazione di altri servizi e destinazione degli spazi – riferisce il sindaco – “il regolamento comunale del castello è già pronto, ma deve passare dal consiglio comunale per l’approvazione”.
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Sant'Agata di Militello. Col "senno di poi" ovvero le solite "ca.....(volate)"

Quale titolo dare a questo post?
- Col "senno di poi..."
- Le solite "ca......."
- Spostiamo i paletti....

Lascio ai lettori il compito di scegliere quello più adatto.
Un fatto è certo. I lavori di riqualificazione di Piazza Duomo non sono certamenti iniziati e stanno per essere completati "sotto buona stella". Tutti ricordano il tentativo dell'estirpazione degli alberi, poi fallito grazie all'intervento di un apposito comitato. Ora osservate dove hanno inserito (foto a destra) i paletti in ferro per impedire agli automobilisti di invadere la parte riservata a "isola pedonale". Le frecce rosse, invece, indicano dove, a mio avviso, avrebbero dovuto metterli per poi effettuare la chiusura con una catenella in ferro. Oggi, intanto, si sono già verificati i primi "impatti" con i pali. La foto (sopra) non rappresenta bene la disperazione del guidatore che si accorge, dopo essere sceso dall'auto, di aver urtato (forse perchè non l'avevo visto) con il palo. Chiedo, in questa sede, scusa ai lattonieri se con questo post, forse, toglierò loro qualche "lavoretto" !!

Gli avversari del sindaco Bruno Mancuso potranno, in sede di campagna elettorale per le prossime elezioni, imputargli la responsabilità di qualsiasi cosa, ma non potranno certamente dire di lui che non è una persona intelligente. Se non ricordo male, una delle definizioni di "intelligenza" recita così: "E' la facoltà dell'individuo di sapersi adattare, nel migliore dei modi, a situazioni nuove".
E Bruno Mancuso ben si adatta e nel migliore dei modi a situazioni nuove.
Ha, immediatamente, fatto modificare il progetto di riqualificazione di Piazza Duomo, ha fatto demolire quell'orribile ed inefficace "rotatoria" all'incrocio tra via Costa di Pozzo e via Cosenz che qualcuno dei cittadini che ha protestato aveva definito "la cagata dell'elefante" per la sua graziosa forma. E così per tanti altri provvedimenti e per i quali è stata fatta "marcia indietro". Nella foto (qui sopra) le frecce rosse indicano dove, sempre a mio modesto avviso, potevano essere "infilati" i "pali" per una più efficace azione ed un minor disturbo.


Anche nella foto accanto, le frecce rosse danno indicazione su come rimediare spostandoli nella sede più opportuna. Sono convinto che, anche questa volta, il sindaco, dopo aver effettuato un sopralluogo, saprà decidere per il "meglio". E poi non credo che vorrà fare adire agli automobilisti le vie legali, per il risarcimento di eventuali danni. I pali non sono ben visibili di giorno, figuriamoci di notte!
A meno che non provvedano a tinteggiarli con strisce rosse fosforescenti e con le conseguenze di impatto ambientale che già immagino.
Signor Sindaco, a Lei la parola, anzi i fatti ed i provvedimenti.
Grazie.
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Commenti:
scusi signor scaglione ma se i dissuasori si mettono dove dice lei poi le automobili posteggeranno tra gli alberi e nn e bello...e tralaltro si ridurra lo spazio pedonale...secondo me gli automobilsti devono solamente fare piu attenzione...poi se c saranno delle catene il tutto sara piu visibile...forse nn vanno bene i singoli paletti distanti tra loro. marco
11/3/09 19:24
cirosca risponde:
signor Marco, se osserva attentamente l'ultima foto ne dedurrà che l'auto è posteggiata a distanza dal paletto e quindi più verso il centro strada per il semplice motivo che il guidatore non ha potuto apprezzare esattamente quanto doveva distanziarsi e non ha voluto rischiare di "strisciare lo sportello". Che dire poi se aveva a bordo un passeggero? Come avrebbe potuto farlo scendere dopo aver posteggiato? Ma si, ho capito! Si ferma in mezzo alla strada, blocca il traffico, fa scendere il passeggero o la moglie che deve andare a comprare una pizza e poi accosta! La verità è una: tutti abbiamo un cervello, ma sono pochi quelli che lo fanno funzionare bene. Non sono un tecnico o un architetto ma, per me, quei paletti o dissuasori (la terminologia è esatta e ciò fa presupporre che lei lo sia) sono stati previsti e collocati male. Aspetto la risposta o l'intervento del sindaco.

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Sant'Agata di Militello. Camper di zingari nell'area del porto.

Un gruppo di zingari, da qualche giorno, campeggia nelle immediate vicinanze dell’area portuale, precisamente nel piazzale antistante l’impianto sportivo “Fresina”, in località Piana. Quattro roulotte in sosta sul lato destro dello spiazzo e un lungo filo attaccato alla ringhiera che delimita l’area, utilizzato per stendere i panni, contraddistinguono lo scenario per gli automobilisti e i pedoni che attraversano la zona del porto. Ricordiamo che vige un’ordinanza sindacale che vieta il campeggio su tutto il territorio comunale, ad eccezione, naturalmente delle aree opportunamente attrezzate e destinate a tal proposito. Provvedimento necessario al fine di evitare l’insorgere di problemi igienico-sanitari. L’anno scorso, è stata realizzata l’area-sosta camper attrezzata denominata “Rosamarina”, situata in località Bartolomeo, dove è possibile esercitare attività di campeggio con camper, roulettes, cavaran e tende. La cittadina, da diversi anni, è la meta preferita da parte della categoria di turisti “plein air”. Lo sviluppo di questa forma di villeggiatura non ha, quindi, fatto attendere l’arrivo di una risposta da parte di privati, con la creazione, appunto, di quest’area attrezzata. Ad ogni modo, tornando alla presenza di questi zingari, c’è da dire che fioccano le lamentale dei cittadini che paventano presunti collegamenti con i tentativi di furti che si sono verificati nei giorni scorsi. Nello specifico, lo scorso fine settimana, sono stati segnalati tentativi di effrazione ai danni di uffici e studi privati. Potrebbe trattarsi solo di una coincidenza. Il timore nasce dal fatto che anche in passato si sarebbe verificata un’escalation di furti in concomitanza con l’arrivo dei Rom. Al di là dei preconcetti, i cittadini che frequentano l’area portuale chiedono la salvaguardia di condizioni igienico-sanitarie adeguate e maggiori controlli sul territorio.
Cinzia Scaglione

Sant'Agata di Militello. L'assessore Paratore aiuta a pulire la villa "Falcone e Borsellino".

Pulizia straordinaria della villa Falcone e Borsellino, ieri mattina, a cura di un gruppo di unità operative del Comune, coordinate dall’assessore all’Ambiente Bernardo Paratore. Questo spazio verde, situato in località Giancola, continua ad essere sistematicamente oggetto di attenzioni da parte di ragazzini che bivaccano tra aiuole e panchine, soprattutto il fine settimana, lasciando poi per terra i resti del banchetto. Così, contenitori per pizza vuoti, bottiglie di plastica e vetro, lattine di birra e coca cola, carta e tovaglioli sporchi rappresentano uno scenario usuale per chi passeggia o fa footing all’interno della villa. Inoltre, cestini porta rifiuti e panchine rappresentano ancora il bersaglio preferito di vandali e imbrattatori.
Ai rifiuti abbandonati dagli incivili di turno vanno ad aggiungersi quelli trasportati dalle onde in occasione di violente mareggiate. “In realtà – spiega l’assessore Paratore – la competenza della pulizia del prato è del Comune, mentre allo spazzamento deve provvedere l’Ato. Ho telefonato al gestore del servizio per capire come mai la villa era sporca. Mi è stato risposto che al momento gli operatori sono impegnati a togliere la spazzatura dalle contrade, dove non veniva più raccolta da quasi un mese. Quindi, adesso stiamo provvedendo noi, ma farò un verbale di contestazione per il mancato spazzamento della villa”. Dopo la pulizia della villa Falcone e Borsellino si passerà alla villa Annibale Bianco. Ma, il personale addetto del Comune si occuperà anche della manutenzione del verde pubblico. “Procederemo col decespugliamento del prato – sottolinea l’assessore Paratore – tuttavia, effettueremo solo piccole potature con l’ausilio dei nostri operai, ovvero potature leggere per i “tamari”, sfoltendo un po’ i rami. Per quanto riguarda le palme, a tempo debito, leveremo i rami secchi, dal momento che quelli verdi non si possono toccare per via del rischio di eventuali attacchi da parte del punteruolo rosso (il famigerato coleottero che ha già mietuto vittime anche nella nostra provincia)”. Il rischio di infestazione delle palme è alto. Giorni fa, infatti, proprio nella cittadina, si è tenuto un incontro promosso dall’assessore provinciale all'Agricoltura, Maria Rosaria Cusumano, alla presenza di esperti del settore, dei rappresentanti di vari comuni, della protezione civile e del consorzio autostrade (proprietario di circa 3 mila palme nel Messinese), al fine di mettere in atto un piano di prevenzione. Tra le strategie, non essendo possibile intervenire debellando l’infestazione, quella di monitorare la presenza del coleottero applicando delle trappole.
Cinzia Scaglione
Nella foto : a sinistra, l’assessore all’Ambiente Bernardo Paratore con alcuni operai del Comune, nella villa Falcone e Borsellino.

10 marzo, 2009

Sant'Agata di Militello. Quattro persone denunciate per aver lasciato i rifiuti in strada o fuori dai cassonetti.

Al setaccio i sacchetti dell’immondizia abbandonati fuori dall’apposito contenitore pubblico. Scattano le denunce per gli utenti che non rispettano l’ambiente e gli orari di conferimento dei rifiuti. Ha preso il via ieri un’azione congiunta tra il Corpo di polizia locale, il servizio di igiene ambientale del Comune e l’Ato Me1, al fine di contrastare fenomeni di inquinamento ambientale sul territorio. Questi si verificano sempre più spesso nell’ambito urbano, a causa dello scarso senso civico di alcuni cittadini che depositano, appunto, i sacchetti della spazzatura, a qualsiasi orario, all’esterno dei cassonetti o addirittura lungo i marciapiedi. L’amministrazione comunale fa appello alla cittadinanza, in un momento così delicato per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e nelle more di una definitiva soluzione del problema chiede di “attenersi scrupolosamente ad una corretta osservanza delle norme che regolano il deposito dei rifiuti domestici e ingombranti, avendo cura di sostenere il deposito differenziato”. Il sindaco Bruno Mancuso spiega le modalità di attuazione dell’azione finalizzata al contrasto del fenomeno di inquinamento ambientale: “L’Ato ci mette a disposizione gli operatori del servizio per effettuare l’ispezione dei sacchetti dell’immondizia. Le verifiche vengono, quindi, espletate dal nostro ufficio igiene, di concerto con la polizia municipale. I controlli vengono eseguiti su tutto il territorio comunale. Probabilmente, molti utenti abbandonano le buste fuori dal cassonetto in segno di protesta nei confronti di un servizio considerato inefficiente. Ma, sicuramente sono azioni che poi vanno a ritorcersi contro e la situazione va sempre peggiorando, diventando insostenibile. La maggior parte degli utenti conferisce i rifiuti nei cassonetti fuori orario o lasciandoli accanto ai contenitori e qualcuno addirittura agli angoli delle strade, per evitare magari di scendere dall’auto e fare cento metri a piedi. Per questo motivo sono state già denunciate quattro persone. Capita un po’ in diversi punti della cittadina. E abbiamo già sanzionato parecchi utenti”. A quanto ammontano le sanzioni? “Mi pare che si va da un minimo di 300 ad un massimo di 700 euro”.
Cinzia Scaglione

09 marzo, 2009

Sant'Agata di Militello. "Gaspare Pisciotta" il testo del giornalista-scrittore Angelo Vecchio rappresentato al cine-teatro "Aurora".

Dialoghi serrati, intervallati da riflessioni musicali, sullo sfondo scenografico del carcere palermitano dell’Ucciardone. Così, il tomento interiore di Gaspare Pisciotta, il braccio destro del bandito Salvatore Giuliano, ha preso corpo e voce sul palcoscenico del cine-teatro Aurora. Il testo del giornalista e scrittore Angelo Vecchio si sviluppa all’interno della struttura penitenziaria. In primo piano i dialoghi, pregnanti, tra Gaspare Pisciotta e il padre, con il quale condivide la cella. Un crescendo di riflessioni e coinvolgimento emotivo per lo spettatore, che ripercorrere il contesto in cui matura il fenomeno del banditismo in Sicilia, la morte del “Re di Montelepre” e il meccanismo di connivenze da parte di “politici insospettabili”, attraverso la straordinaria interpretazione resa dal protagonista, alias Massimiliano Sciascia.
L’energia e l’estro di quest’ultimo trovano il giusto contrappunto artistico nel resto del cast, composto da Antonio Ribisi La Spina (nel ruolo del padre di Gaspare), Giuseppe Battiloro (agente di custodia), Vincenzo Mallia (detenuto) e Mirko Ingrassia (Salvatore Giuliano). Inoltre, la narratrice, Katia Di Mariano, amalgama lo snodarsi del racconto, nel suo nascere (prologo) e a conclusione dello stesso (epilogo). Così come gli intervalli musicali fungono da collante. Nessuno iato interpretativo, ma un piacevole passaggio temporale mediato dalla calda voce della cantante Costanza Licata (che suona anche il violino) e dall’accompagnamento strumentale di Rosy Enea (al piano e alle percussioni ). Il tutto sapientemente orchestrato dalla regia di Marco Pupella. L’autore ci regala l’evolversi del tormento interiore di Pisciotta, alimentato dall’intenzione di fornire al magistrato già incontrato nuove rivelazioni che comprometterebbero alcuni politici. Segreti trascritti su dei quaderni. Poi, però, viene assassinato: Pisciotta muore avvelenato nel 1954.
Cinzia Scaglione

08 marzo, 2009

Sant'Agata di Militello. "Nuovi Talenti Rai" per la festa delle donne - Auguri a tutte le donne del Web

Fra i nuovi talenti (donne) anche Cinzia Scaglione di Sant'Agata Militello (Me) per la categoria "attrici" con il video "Carosello 2009" (surreale), tema del mese di marzo

8 Marzo Festa delle donne. Auguri a tutte le donne del Web!!

Sant'Agata di Militello. Il consigliere comunale Calogero Maniaci smentisce quanto pubblicato su un giornale on line, resta nell' UDC.

Nessun passaggio al gruppo santagatese che fa capo al deputato Carmelo Briguglio”. Il consigliere comunale (Udc), Calogero Maniaci, attraverso un comunicato stampa, prende le distanze da quanto pubblicato giorni fa su un giornale on-line. “Tengo a precisare – afferma Maniaci - che non ho mai disconosciuto la militanza in seno al mio originario partito, l’Udc, nel quale ho continuato a rivestire i miei incarichi e per il quale ho intenzione di continuare la mia attività politica, all’insegna della correttezza e della coerenza sempre meno di moda nel nostro paese, dove la chiarezza politica e lo spirito di appartenenza vengono sempre più spesso barattati con il desiderio di sicura vittoria. Nel ribadire la mia appartenenza politica, aggiungo che darò il mio contributo alle scelte che opererà il mio partito rispetto alle prossime elezioni amministrative nelle quali sono convinto che l’Udc non si sottrarrà alla responsabilità di contribuire al dibattito politico locale per garantire la propria presenza con un progetto di serietà e coerenza politica”.

04 marzo, 2009

Sant'Agata di Militello. Case popolari di Torrecandele in pessime condizioni. Interventi necessari

Intonaci cadenti, crepe sul soffitto, balconi pericolanti e scantinati allagati. Gli alloggi popolari di località Torrecandele necessitano di immediati interventi di messa in sicurezza. Lunedì prossimo, gli operai della ditta incaricata dall’Istituto Autonomo Case Popolari di Messina si limiteranno a ripristinare i parapetti di quattro balconi, attualmente sprovvisti della necessaria protezione, considerandoli lavori di somma urgenza. Dopo il crollo delle balaustre in cemento, gli inquilini hanno cercato di rimediare alla meglio, inchiodando alle due estremità di ciascun balcone alcune lastre di legno, assolutamente precarie. Situazione di pericolo anche per quanto riguarda gli altri balconi, da dove, quotidianamente, continuano a staccarsi calcinacci, come ci mostra la signora Silvia Morello. “Quando esco in balcone per stendere i panni – dice, con tono concitato - ho paura. C’è sia il rischio che mi crolli in testa l’intonaco del balcone del piano di sopra o che io finisca al piano terra. Ieri, una signora che passava sotto il mio balcone è stata quasi travolta dai calcinacci”. Nel vano scala della palazzina, alzando lo sguardo verso il soffitto, notiamo una grossa crepa. “C’erano infiltrazioni di acqua – ci riferiscono le vicine della signora Morello, Carmela Naso e Maria Naso – abbiamo dovuto fare la colletta e chiamare un operaio per riparare il soffitto. Finora, abbiamo speso 340 euro”. Poi, ci accompagnano fino al cortile, per mostrarci la condizione in cui versano gli scantinati, completamente ricoperti di acqua, alta circa un metro. In pratica, le fondamenta del complesso popolare sono letteralmente immerse in una falda acquifera, che esisteva già al momento della realizzazione dell’edificio, negli anni ‘80. La stabilità della struttura potrebbe essere gravemente compromessa, come già evidenziato dall’assessore all’Ambiente, Bernardo Paratore, in una dettagliata relazione inoltrata all’Iacp e nella quale, contestualmente, si invita l’ente a trovare una soluzione immediata, per salvaguardare l’incolumità degli inquilini. L’Iacp ha risposto con una nota, dove, in sostanza, si invita l’amministrazione comunale a disporre un’indagine geologica attraverso il proprio ufficio tecnico. Ma, al di là del rimpallo delle competenze, Comune e Iacp si confronteranno nell’ambito di una conferenza di servizi, probabilmente la prossima settimana. Il problema dell’acqua di risalita della falda desta un certo allarmismo tra gli inquilini. D’altronde, lesioni a cornicioni e balconi, rigonfiamenti dell’armatura, cedimento discontinuo dei marciapiedi, muffe e umidità di risalita sui piani rialzati lasciano pochi dubbi sulle conseguenze di un possibile danno statico-strutturale al quale bisogna ovviare, ripristinando anche le necessarie condizioni igienico-sanitarie.
Cinzia Scaglione

Nuovo Commissario Regionale all'Ente Parco dei Nebrodi.

Antonino Ferro, esponente dell’Mpa e vicino al deputato nazionale on. Carmelo Lo Monte, è il nuovo Commissario Straordinario dell’Ente Parco dei Nebrodi. Il decreto di nomina è stato firmato alcuni giorni fa dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente Pippo Sorbello.
Ieri, negli uffici del Parco in Via Cosenz a Sant'Agata Militello si è concesso a lunghe interviste televisive e alla stampa. Ferro è stato consigliere comunale a Patti, consigliere provinciale e assessore provinciale all’Ambiente a Palazzo dei Leoni nell’ultima legislatura (2003-2008) sotto la presidenza di Salvatore Leonardi. Ha ricoperto, fino a giorni fa, l’incarico di vice-presidente regionale dell’Unci (Unione Nazionale Comuni Italiani). “Autonomista”, subentra al funzionario regionale del Dipartimento Territorio e Ambiente, Antonio Ceraolo. Originario di Ucria, un piccolo centro montano della zona Nebroidea, 55 anni, coniugato con tre figli, è il primo commissario dell’Ente espressione dell’hinterland nebroideo. La sua nomina ha una grande rilevanza anche dal punto di vista politico. Si vociferava che, per una questione di alternanza politica, l’incarico di Commissario Straordinario del Parco dei Nebrodi dovesse essere assegnato ad un "uomo" di Alleanza Nazionale.Il neo commissario Ferro nelle interviste rilasciate ha espreso tutto il suo entusiamo per l'inizio di questa nuova esperienza.
Formuliamo per Antonino Ferro i nostri auguri di buon lavoro con la speranza che possa realizzare il meglio dei suoi propositi e dei suoi nuovi programmi nell'interesse del Parco e sopratutto nell'interesse della zona e degli abitanti dei Nebrodi.

Sant'Agata di Militello. "Psicologo in rete: nuove alleanze per una scuola di qualità."

Al via, da oggi, il progetto “Psicologo in rete: nuove alleanze per una scuola di qualità”, promosso dall’amministrazione comunale e attuato dalla società cooperativa sociale Genius. E’ prevista la compartecipazione finanziaria dei soggetti aderenti alla rete, ovvero Comune (2 mila euro), Provincia (2 mila euro) e dei tre istituti scolastici locali partecipanti: primo istituto comprensivo “Cesareo” (950 euro), secondo istituto comprensivo “Marconi” (950 euro) e ITCG “Tomasi di Lampedusa” (mille e 300 euro). Sei, in tutto, gli psicologi del territorio che opereranno nelle suddette scuole. Responsabile del progetto, fortemente voluto dall’assessore alla Pubblica Istruzione Corrado Liotta, è lo psicologo Massimo Franchina. In ogni istituto, è in corso di attivazione un “Centro”, che vedrà la presenza bisettimanale, la mattina e per tutta la durata delle attività didattiche, di uno psicologo. Inoltre, verrà effettuato uno screening campionario sui principali bisogni degli studenti. Sono previsti anche incontri di aggiornamento per i docenti e un convegno sull’importanza del benessere psicologico delle nuove generazioni, rivolto, in generale, alla cittadinanza. Le attività sono indirizzate sia agli studenti, che agli insegnanti e ai genitori. In particolare, si parla di consulenza, orientamento, screening, interventi di gruppo e individuali per gli studenti. E ancora, consulenza tecnica individuale e a piccoli gruppi, nonché incontri di formazione per gli insegnanti e consulenza-ascolto e mediazione con figli e docenti per i genitori. Naturalmente, verranno coinvolti anche i dirigenti, nell’ambito della progettazione e della verifica degli interventi. Infine, verrà debitamente informata la popolazione, attraverso attività formative, siti internet, giornalini e media. “L’obiettivo è quello di creare un modello sperimentale di servizio di psicologia – sottolinea l’assessore, nonché neuropsichiatra infantile, Liotta –fornendo alla scuola uno strumento specifico e specialistico d’intervento, ma sensibilizzando sull’argomento anche la popolazione. Quindi, si interviene, ma si fa anche prevenzione. Tra l’altro, gli enti locali devono sentirsi corresponsabili della crescita globale dei propri cittadini”. Il servizio di psicologia si pone, insomma, come sostegno del processo educativo, culturale e sociale. Gli psicologi dovranno essere capaci di promuovere azioni di sistema che possano migliorare il benessere generale, attuare una politica di prevenzione e dare un adeguato supporto tecnico-scientifico nell’ambito scolastico, sempre più spesso caratterizzato, purtroppo, da fenomeni di bullismo e di disagio giovanile.
Cinzia Scaglione

Nelle foto: la sede centrale del primo istituto comprensivo Cesareo, che partecipa al progetto “psicologo in rete”.

02 marzo, 2009

Ladri pentiti restituiscono bottino con interessi

Ladri pentiti restituiscono bottino con interessi.
Due individui già noti alle autorità: una donna di 32 anni, Angela Restivo e un uomo di 34, Antonino Liotta, entrambi originari di Sant’Agata di Militello, un anno fa, fingendosi impiegati delle poste, ingannarono un pensionato di 85 anni riuscendo a portargli via di casa 490 euro. Oggi, alla vigilia del processo, e forse nella speranza di ottenere da quell’uomo il perdono e il relativo ritiro della denuncia, gli hanno inviato una lettera di scuse al cui interno vi erano 980 euro, esattamente il doppio della somma sottratta. Il derubato si chiama Francesco Murru e risiede a Sardara, comune della Sardegna. Negli ultimi anni è stato oggetto delle attenzioni di ladri e truffatori per ben 8 volte.
Il signor Murru, una volta acciuffati i due ladruncoli non ha chiesto altro che la restituzione del suo denaro. A lui tutto il resto non interessa: “Sono affari dei giudici”, ha spiegato. Ora che ha avuto quanto chiesto è felice. Sebbene non ci si possa fidare più di nessuno, esiste ancora una giustizia.

Fonte: Tiscali notizie.

01 marzo, 2009

"Il PDL in Sicilia: governare per cambiare. Convegno al Museo dei Nebrodi di Sant'Agata Militello.

Domenica, nella sala convegni del Museo dei Nebrodi, si è tenuto il convegno "Il PdL in Sicilia: governare per cambiare". All'incontro, che è stato aperto dall'onorevole Carmelo Briguglio (vicepresidente dei deputati del Popolo della Libertà), sono intervenuti l'assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Carmelo Incardona, il deputato regionale Pippo Currenti, l'ex assessore provinciale Nino Reitano e il coordinatore della task force regionale per il precariato, Nuccio Ricciardello. Ai lavori hanno partecipato anche Patrizia Tripodo, del coordinamento regionale di An e il consigliere comunale Giuseppe Campisi. Bruno Mancuso, sindaco del comune di Sant'Agata Militello, con un breve intervento, ha porto i saluti ai convegnisti ed ha fatto rilevare alcune discrasie presenti nel territorio dei Nebrodi. Auspica che l'attuale governo nazionale e quello regionale mettano in esecuzione alcuni interventi e provvedimenti atti ad assicurare in questa zona una migliore vivibilità ed un miglior tenore di vita anche dal punto di vista economico e di risorse occupazionali

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28 febbraio, 2009

Vertice di sindaci contro i tagli annunciati per l'ospedale di Sant'Agata Militello.

Sindaci, medici, politici e sindacati a confronto con il vice presidente dell’Ars Santi Formica e il direttore sanitario dell’Asl 5 Me, Manlio Magistri. L’incontro si è tenuto ieri mattina, nell’aula consiliare. L’allarme “chiusura ospedale” sarebbe scongiurato, in quanto gli attuali 109 posti letto verranno portati a 120, standard di sicurezza necessario in base alla normativa nazionale. “Mi sono adoperato presso l’assessorato regionale e l’Asl – dichiara l’onorevole Formica – per cercare di contenere i tagli nella provincia di Messina e incidendo, invece, presso il policlinico di Messina, che dispone di un numero di posti letto esorbitante, smisurato rispetto a quello degli ospedali della provincia”.

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“L’azienda non ha ancora approvato alcun atto di rimodulazione dei servizi sanitari – riferisce il direttore sanitario Magistri – e non verrà presa nessuna decisione senza prima consultare la conferenza dei sindaci. Ci sono 15 ipotesi al vaglio”. Tra queste – ricordiamo – quella che ha suscitato un certo allarmismo, a causa di presunti accorpamenti di reparti a favore del nosocomio di Patti (Chirurgia e Cardiologia). Ma, nonostante le rassicurazioni sul numero dei posti letto, la preoccupazione da parte del Sindacato resta alta. “Ogni volta che facciamo incontri del genere – affermano Latino (Cgil), Emanuele (Cisl) e Musca (Uil) – ci vengono fatte rassicurazioni e promesse. Eppure, ad oggi, i posti di Rianimazione, assegnati per errore a Barcellona, non sono stati attivati a Sant’Agata, come promesso. E l’Unità coronarica, inaugurata nel 2005, non è entrata mai in funzione, come promesso. Al di là dei posti letto, guardiamo alla specificità del territorio dei Nebrodi, all’incidenza delle patologie e forniamo i servizi indispensabili”. “Serve adeguata assistenza a livello neurologico, cardiologico e chirurgico – evidenzia il sindaco Mancuso – inoltre, è impensabile che alcuni comuni vengano accorpati al distretto di Patti, quasi come per giustificare manovre illogiche della politica”. I consiglieri provinciali del collegio di Sant’Agata Militello-Mistretta ovvero Miano, Testagrossa, Vicari, Miracula, Calà e Calì hanno presentato un documento bipartisan (letto in aula da Miano), chiedendo che venga fatta chiarezza sul destino della sanità nebroidea, sollecitando una programmazione di sviluppo che tenga conto della centralità e del vasto bacino di utenza di questo territorio. D’altronde, i dati relativi alle prestazioni erogate dall’ospedale nel 2008, forniti dal direttore sanitario Paolina Reitano, parlano chiaro: 4.123 ricoveri ordinari, 2.479 interventi chirurgici, 40.271 prestazioni di pronto soccorso.
(Cinzia Scaglione)
Fonte: "Giornale di Sicilia -Cronaca di Sant'Agata-

Elezioni. Ecco i primi candidati per la corsa a sindaco di Sant'Agata Militello

La cittadina sta per entrare nel vivo della campagna elettorale, in vista delle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno. Così, si susseguono gli incontri promossi dalle coalizioni in fase di formazione e dai rappresentanti politici che appoggiano i probabili candidati. E’ certa la ricandidatura del sindaco Bruno Mancuso e la candidatura a sindaco del giovane articolista del Comune, Nicola Versaci (al secondo tentativo, dopo quello della passata tornata elettorale), che il 4 marzo ufficializzerà il simbolo del partito politico col quale parteciperà alla competizione. Per quanto riguarda gli altri nomi, si parla dell’ex sindaco Alfredo Vicari (Udc - corrente D’Alìa) e del consigliere
provinciale Giuseppe Miano (PD). Intanto domani alle 10.30, nella sala convegni del Museo dei Nebrodi, si terrà il convegno "Il PdL in Sicilia: governare per cambiare". All'incontro, che sarà concluso dall'onorevole Carmelo Briguglio (vicepresidente dei deputati del Popolo della Libertà), interverranno l'assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Carmelo Incardona, il deputato regionale Pippo Currenti, l'ex assessore provinciale Nino Reitano e il coordinatore della task force regionale per il precariato, Nuccio Ricciardello. I lavori saranno introdotti da Patrizia Tripodo, del coordinamento regionale di An e dal consigliere comunale Giuseppe Campisi (che dovrebbe ricandidarsi in una delle liste a sostegno di Mancuso).

Cinzia Scaglione

26 febbraio, 2009

Convegno a Sant'Agata Militello sul "punteruolo rosso" delle palme.

E’ allarme punteruolo rosso. Il famigerato coleottero ha già mietuto vittime anche nella nostra provincia. Il rischio di infestazione delle palme è alto. C’è grande preoccupazione tra gli amministratori locali che, con l’inizio della primavera, questo insetto possa risvegliarsi e creare danni. Così, ieri mattina, nell’aula consiliare, si è tenuto un incontro promosso dall’assessore provinciale all'Agricoltura, Maria Rosaria Cusumano, alla presenza di esperti del settore, dei rappresentanti di vari comuni, della protezione civile e del consorzio autostrade (proprietario di circa 3 mila palme nel Messinese). Finora, nella cittadina, non è stata registrata la presenza di questo insetto. L’agronomo Antonio Ortoleva, consulente del sindaco Bruno Mancuso, ha eseguito una prima ricognizione del patrimonio dei giardini pubblici, anche a seguito di segnalazioni pervenute da cittadini e avvalendosi della collaborazione di un docente dell’Università di Catania. E’ stata solo estirpata una pianta affetta, però, da un’altra patologia che ne aveva compromesso il fusto.
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Il "punteruolo rosso" delle palme. Convegno a Sant'Agata Militello. (continua e leggere...)
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Sul lungomare, qualche mese fa, sono state messe a dimora una quarantina di palme e, a breve, è prevista una nuova piantumazione di oltre venti esemplari. Sebbene l’assessore provinciale Cusumano stia consigliando ai sindaci di optare per altri arbusti. “Verrebbe compromesso il look complessivo dell’area del lungomare oggetto dell’intervento di riqualificazione”, afferma l’assessore all’Ambiente, Bernardo Paratore. La strategia preventiva che si intende adottare, dal momento che non è ancora possibile intervenire debellando l’infestazione, è quella di monitorare la presenza del coleottero applicando delle trappole. “Stiamo allertando i comuni perché facciano monitoraggio insieme alle Soat – spiega l’assessore provinciale Cusumano – abbiamo chiesto un censimento del patrimonio palmifero del territorio, compreso quello dei privati. Spesso, non si interviene subito per mancanza di risorse economiche. E i privati agiscono senza consultarsi con esperti. La nostra proposta, che avanzeremo in sede regionale, è quella di concedere un contributo una tantum ai privati, di circa 300 euro, considerando che l’abbattimento di una palma costa circa 500 euro e di organizzare seminari di formazione per il collegio dei periti agrari e l’ordine degli agronomi, che si sono resi disponibili a coadiuvare i sindaci e i privati”.
Cinzia Scaglione

25 febbraio, 2009

Sant'Agata di Militello. Servizi ecologici, la società ha presentato un'istanza di fallimento per l'Ato Me1.

Servizi ecologici, la società ha presentato un'istanza di fallimento per l'Ato Me1.
> Laura Trifilò, presidente dell'Ato, ha avanzato alcune contestazioni.

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Chiede ai dipendenti di stare tranquilli e di lavorare con serenità, anche se sono stati minacciati di licenziamento. "Questo è un servizio che, comunque, dovrà essere fatto".

*** E’ guerra aperta tra l’Ato Me 1 e la società consortile aggiudicataria dei servizi ecologici nel comprensorio. Quest’ultima ha presentato all’autorità giudiziaria un’istanza di fallimento nei confronti della società d’ambito, della quale solo ieri mattina il presidente dell’Ato Me 1, Laura Trifilò, ha preso visione presso la cancelleria fallimentare del Tribunale di Patti, apprendendo anche che è stata fissata un’udienza collegiale per il 2 marzo. Ricordiamo, inoltre, che l’Ati aveva già notificato un atto stragiudiziale all’Ato, con diffida e messa in mora, ritenendo di vantare un credito tra i 20 e i 25 milioni di euro e intimando, appunto, il saldo dello stesso entro il 26 febbraio.
Il termine, dunque, scadrà domani. In caso contrario, la ditta interromperà il servizio. Da domani, dunque, i mezzi della Nebrodi Ambiente e delle ditte consociate potrebbero fermarsi, con gravi conseguenze a livello igienico-sanitario. E non è tutto. Sempre ieri mattina, il direttore generale dell’Ato Me 1, Francesco La Monica, si è dimesso. Il presidente dell’Ato Me 1, Laura Trifilò, però, non si dà per vinta. Ha risposto all’atto stragiudiziale, avanzando una serie di contestazioni per disservizi e stigmatizzando il comportamento del gestore, che – a suo avviso – “non fa altro che creare allarme sociale”. “L’Ati sa bene che abbiamo solo un problema di liquidità – sottolinea – non siamo insolventi. Il pagamento dei 20 milioni di euro che la ditta rivendica, a fronte delle numerose contestazioni avanzate e delle penali, deve essere frutto di una transazione. L’Ati si è sottratta al confronto”. E ribadisce che l’Ato Me 1 vanta, a sua volta, un credito di 22 milioni di euro per il mancato pagamento delle bollette rifiuti da parte degli utenti morosi, già tra gli elenchi in possesso della Se.ri.t. Sicilia SpA. Per il 2005, ha pagato il 90 per cento degli utenti e, in questi giorni, gli inadempienti stanno ricevendo i fermi amministrativi. Per il 2006, invece, entro aprile, arriverà la messa in mora. Di seguito, si proseguirà per il 2007. Nel frattempo, continuano le fatturazioni per il 2008. “Chiedo ai cittadini di pagare – sottolinea l’avvocato Trifilò – perché, come approvato a suo tempo dai consigli comunali, andranno incontro ad una penale del 30 per cento”. Chiede anche ai lavoratori di stare tranquilli e lavorare con serenità. “Anche se sono stati minacciati di licenziamento – afferma – questo è un servizio che dovrà comunque essere effettuato. Mi impegnerò affinché non perdano il posto di lavoro. E il primo marzo riceveranno lo stipendio di dicembre”. E conclude: “Noi, nell’udienza collegiale del 2 marzo, presenteremo le nostre memorie. Ma, una cosa è certa: la ditta non può permettersi di fatturare tutto come se facesse tutto. Il servizio reso è pessimo. E nonostante, gli ordini di servizio, la raccolta differenziata porta a porta non è stata ripresa”. Questa mattina, il CdA dell’Ato Me 1 incontrerà il Prefetto. Nel pomeriggio, vi sarà la riunione con il Sindacato.
Cinzia Scaglione

Nella foto sopra, accanto al titolo, Laura Trifilò, presidente dell'Ato Me1.
Nella foto in centro: un gruppo di lavoratori della Nebrodi Ambiente.

Fonte: "Giornale di Sicilia"- Ed. Messina.

24 febbraio, 2009

L'ospedale di Sant'Agata di Militello rischia il ridimensionamento. Scatta l'allarme per medici e cittadini.

Continua a rimanere alta l’attenzione sull’ospedale, che rischia di andare incontro ad un ridimensionamento nell’ambito della paventata ipotesi avanzata in sede regionale dall’Asl 5 Me. Qualora la notizia venisse confermata, il locale nosocomio, che serve un’utenza di oltre 85 mila abitanti del comprensorio nebroideo, subirebbe una rimodulazione dei servizi sanitari, con accorpamenti di reparti a favore del nosocomio di Patti (si parla di Chirurgia e Cardiologia) e lo spostamento dei servizi sanitari territoriali di alcuni comuni appartenenti al distretto di Sant’Agata Militello verso altri territori. Un piano che ha messo in allarme medici e cittadini.
Si sta costituendo, infatti, il Comitato “Salviamo l’ospedale”, che ha già organizzato la prima manifestazione pubblica, tenutasi l’altra sera, in piazza Vittorio Emanuele. Ad avviare la discussione sono stati i medici dell’ospedale Giuseppe Miano (consigliere provinciale PD) e Antonino Lo Cicero (coordinamento locale circolo PD). Presenti in piazza anche diversi sindaci del territorio e consiglieri provinciali. Il costituendo Comitato ha ribadito che, nell’ottica di una razionalizzazione dei servizi finalizzata a migliorare e differenziare l’offerta sanitaria, l’ospedale di riferimento sul territorio non può diventare Patti. Sarebbe una scelta innanzitutto antieconomica per l’azienda, dal momento che gli utenti del distretto di Mistretta e buona parte di quello di Sant’Agata migrerebbero verso Cefalù. D’altronde, si tratterebbe di un’estensione territoriale di oltre 80 chilometri. Riferendosi, dunque, ai bisogni dell’utenza e alla centralità della cittadina, in posizione strategica rispetto al comprensorio nebroideo, il costituendo Comitato lancia questa proposta: “che le comunità locali e i sindaci del distretto si attivino per identificare sul territorio un sito idoneo per far nascere una struttura ospedaliera importante”. Per il sindaco di Capo D’Orlando Enzo Sindoni, intervenuto alla manifestazione, lo spostamento di alcuni servizi territoriali da Sant’Agata a Patti significherebbe penalizzare migliaia di cittadini che andrebbero incontro a disagi di maggiori costi, tempi e distanza per esercitare il diritto alla salute. Inoltre, la soppressione di reparti ospedalieri come Cardiologia e Unità Coronarica comprometterebbe la salvaguardia della vita degli utenti dei Nebrodi. E sottolinea: “l'omogeneità infrastrutturale di questo comprensorio và al di là della definizione territoriale del distretto sanitario. Il diritto alla salute e la qualità della vita dei cittadini dei Nebrodi non possono essere sacrificati a favore di logiche diverse da quelle dell'interesse dei cittadini stessi”.
Cinzia Scaglione
Nella foto: un momento della manifestazione tenutasi in piazza Vittorio Emanuele.

23 febbraio, 2009

Rischio licenziamento per 180 lavoratori dei servizi ecologici

I 180 lavoratori della società consortile che gestisce i servizi ecologici nel comprensorio per conto dell’Ato Me 1 verranno, probabilmente e inesorabilmente, avviati verso il licenziamento. I rappresentanti zonali di Cgil, Cisl e Uil, Orlando Latino, Calogero Emanuele e Nunzio Musca stigmatizzano il “reiterato comportamento passivo del CdA e soprattutto l’apparente silenzio dei sindaci rispetto a questo grave problema”. E invocano, ancora una volta, l’intervento del Prefetto, affinché disponga, in sede prefettizia, la convocazione del CdA, dell’assemblea dei soci-sindaci e delle forze sindacali, “per scongiurare un eventuale fallimento, l’interruzione del pubblico servizio e le conseguenti gravi ripercussioni sul piano occupazionale, sociale e, soprattutto, igienico-sanitario”. D’altronde, era stato lo stesso Prefetto ad invitare le parti al confronto diretto. Nei giorni scorsi, in occasione della riunione presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro non è stato possibile raggiungere alcuna intesa a causa dell’assenza dell’Ato Me 1. Ieri, il Sindacato si è rapportato con i referenti delle aziende interessate, decise, però, a non fare marcia indietro e a rescindere il contratto con l’Ato Me1, in mancanza di strategie concrete di ripianamento dei debiti maturati dalla società d’ambito. Così, è stato chiesto all’Ati quanto meno di posticipare la scadenza del 26 febbraio, quale termine ultimo indicato per una possibile riconsiderazione dell’avvio della procedura di risoluzione del contratto. Torneranno, dunque, a riunirsi il 3 marzo. “Siamo convinti – affermano Latino, Emanuele e Musca - che la soluzione del problema non possa essere la rescissione del contratto o quella di dissociarsi dall’ambito di appartenenza per gestirsi in proprio il servizio o creare piccole aggregazioni di comuni, così come ipotizzano da alcuni sindaci”. A loro avviso, l’unico percorso da intraprendere al più presto è quello di un “accordo complessivo, se si vuole anche con il coinvolgimento del Sindacato, che passi da una pianificazione del rientro del debito col gestore e parallelamente dall’avvio della fase di rivisitazione del contratto d’appalto, commisurato alle effettive esigenze di ciascuna comunità, ma senza compromettere la forza lavoro in servizio”.
Cinzia Scaglione
Nella foto d'archivio: Lavoratori e sindacalisti.

21 febbraio, 2009

Ladro di mutandine denunciato dalla polizia di Sant'Agata Militello.

Tradito da una passione maniacale per gli slip femminili e probabilmente da una libido eccessivamente sviluppata. Un disoccupato di Torrenova, V.A., 50 anni, è stato denunciato dalla Polizia di Sant’Agata Militello per atti osceni e molestie. L’indagine ha preso il via a seguito delle numerose segnalazioni, pervenute presso la sala operativa, relative a furti di biancheria intima femminile lasciata stesa al sole, nonché in merito alla presenza di un individuo che attenzionava con insistenza donne e che era stato notato anche nei pressi di alcune scuole. L’uomo avrebbe agito in diversi comuni: Patti, Capo D’Orlando, Barcellona, Sant’Agata Militello, Torrenova. Gli agenti della sezione investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza, coordinati dal dirigente Francesco Picardi, attraverso l’individuazione del numero di targa di un’autovettura sono riusciti ad identificare il presunto responsabile dei reati denunciati. Accertamenti che hanno trovato riscontro e supporto grazie al riconoscimento fotografico del sospettato operato da due delle vittime. Nello specifico, la polizia scientifica ha fatto visionare alle malcapitate una sequenza fotografica di numerosi soggetti e, tra questi, le stesse hanno riconosciuto con assoluta certezza l’uomo domiciliato nel piccolo comune della fascia tirrenica, peraltro già noto alle forze dell’ordine per reati della stessa natura. L’indagato, invitato a recarsi presso il Commissariato di Sant’Agata Militello, è stato interrogato dal responsabile della squadra anticrimine, l’ispettore Vincenzo Ciacio. Inizialmente, le vittime dei furti di mutandine avevano attribuito al vento la responsabilità della strana sparizione. Poi, però, hanno notato che “a mancare all’appello della ricognizione panni stesi (generalmente al piano terra)” erano soltanto gli slip. Tra le segnalazioni, inoltre, vi erano quelle di donne diventate oggetto di insistenti attenzioni e davanti alla quali l’uomo avrebbe compiuto atti osceni, tastandosi nelle parti intime. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, avrebbe anche palpeggiato qualche ragazza. Un’ulteriore operazione portata a termine con successo dal Commissariato di Sant’Agata Militello, dopo il sequestro di generi alimentari e bevande scadute operato l’altro ieri.
Cinzia Scaglione

Il "punteruolo rosso" e le palme. Convocata dall'Assessore provinciale all'agricoltura una riunione a Sant'Agata Militello

Il rischio di infestazione delle palme a causa del “punteruolo rosso”, che ha già “mietuto vittime” nel Messinese, sarà l’argomento oggetto di una riunione convocata dall’assessore provinciale all'Agricoltura, Maria Rosaria Cusumano, per giovedì 26, alle 10.30, presso l'aula consiliare del Comune. Agli Enti locali è stata inoltrata la richiesta dell'elenco relativo alle palme presenti sul territorio e dei mezzi disponibili da utilizzare per contrastare l'infestazione. Sono stati invitati a partecipare all’incontro i sindaci di numerosi comuni. Inoltre, il presidente del consorzio autostrade siciliane, Patrizia Valenti, le sezioni operative di assistenza tecnica (S.O.A.T.) di Spadafora, Brolo, Castell'Umberto, Sant’Agata Militello, Cesarò, Caronia, Mistretta, Francavilla di Sicilia, Milazzo e i dirigenti della Provincia regionale (Dipartimenti "Difesa, Suolo e Protezione Civile" e "Aree Protette e Parchi - Protezione Patrimonio Naturale - Piano Riserve").
Cinzia Scaglione

Nella foto: Le palme del lungomare

A Sant'Agata Militello, strade in cattivo stato. Il problema riguarda sia il centro sia la periferia. Automobilisti in crisi..

Il cattivo stato delle strade del centro urbano e delle contrade, per mancata manutenzione, incuria, cattiva esecuzione dei lavori, saranno oggetto di confronto nell’ambito del civico consesso convocato per lunedì prossimo alle 19. Il vice presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Puleo, ha presentato apposita interrogazione al sindaco. A suscitare le lamentele degli automobilisti, comunque, è soprattutto la zona del lungomare, parzialmente interessata, a tutt’oggi, dai lavori di riqualificazione. Nello specifico, la via Cosenz, nel tratto compreso tra la via Costa di Pozzo e la zona del Museo dei Nebrodi, è caratterizzata da pericolosi avvallamenti che potrebbero mettere a repentaglio l’incolumità degli automobilisti in transito. Tale situazione di precarietà del manto stradale lungo la via Cosenz si è determinata a seguito dell’esecuzione dei lavori di potenziamento del collettore fognario. Tombini sporgenti e avvallamenti mettono a dura prova l’efficienza degli ammortizzatori delle autovetture che attraversano la zona. D’altronde, cercare di evitare gli “ostacoli” equivale ad effettuare una vera e propria gimkana, nel tentativo di salvaguardare le sospensioni, che potrebbe però determinare incidenti. Una situazione, dunque, che sovente scatena le proteste dei cittadini. Il cattivo stato in cui versano la via Cosenz e diverse strade del centro urbano, naturalmente, è noto all’amministrazione comunale. Lo stesso sindaco Bruno Mancuso, in una precedente intervista, interpellato sull’argomento, ci aveva riferito che la sistemazione delle strade rientra tra gli obiettivi dell’amministrazione comunale e che, tuttavia, è necessario reperire appositi fondi. A tal proposito, ad esempio, dovrebbero essere utilizzati i proventi provenienti dalla vendita degli immobili comunali. Tra gli altri punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì, vi sarà anche la presa d’atto dei primi adempimenti sulle determinazioni in ordine al Piano Regolatore Generale. E ancora, un’altra interrogazione del consigliere Puleo in riferimento alla variazione del progetto e del sito originari per la realizzazione del palazzetto dello sport, l’approvazione dello schema di convenzione tra il Comune e l’associazione musicale Giuseppe Verdi e quello con il Parco dei Nebrodi, per la gestione di un punto informativo presso il castello Gallego. Da approvare, infine, anche il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio.
Cinzia Scaglione

20 febbraio, 2009

Centro musicale senza fondi. Il direttore dell'Associazione musicale "G. Verdi" si dimette per protesta.

Si dimette dal direttivo dell’associazione musicale “G. Verdi” il maestro Antonio Artino, direttore del Corpo bandistico “Città di Sant’Agata Militello” e docente del Centro Studi Musicale. “Getta la spugna” in segno di protesta contro le istituzioni che non sostengono una realtà musicale locale che sforna giovani talenti e conta, ad oggi, 150 iscritti. Difficoltà economiche e mancanza di spazi adeguati rischiano di cancellare una prolifera officina artistica, che, nel corso degli anni, è andata perfezionando e incrementando le proprie attività di promozione culturale e di insegnamento, calamitando sul territorio l’attenzione di tanti giovani. Un centro studi, ma anche un luogo di aggregazione e socializzazione. La banda musicale, composta da 55 elementi, si è distinta in competizioni internazionali, rappresentando uno strumento di crescita artistica per ragazzi come Andrea D’Amico ed Enzo Giuffrida, artisti che si sono affermati a livello nazionale. Il primo fa parte dell’organico effettivo dell’orchestra del Maggio Fiorentino (vincitore del concorso “Secondo trombone stabile”, primeggiando sui trenta partecipanti di diverse nazioni selezionati) e il secondo, clarinettista, è entrato recentemente nella banda della Polizia di Stato. Musicisti di fama internazionale sono arrivati nella cittadina per tenere Master class di perfezionamento strumentale, frequentati da allievi provenienti da diverse parti d’Italia. Purtroppo, però, per continuare a mantenere in vita una straordinaria realtà musicale come quella creata dall’associazione Verdi non basta la professionalità e la passione di chi vive per e con la musica. Ci vogliono anche soldi e spazi adeguati. I primi, contributi-chimera, secondo quanto riferito dallo stesso maestro Artino, sono stati promessi più volte da Comune, Provincia e Regione. Per quanto riguarda gli spazi dove poter operare, attualmente l’associazione Verdi usufruisce del primo piano del Museo dei Nebrodi. L’amministrazione comunale già da tempo si è impegnata a mettere a disposizione dei musicisti anche il piano terra della struttura, ovvero la sala-congressi. Il maestro Artino si era infatti attivato per far diventare il Centro studi musicale anche sezione di Conservatorio, prendendo contatti con la sede di Siracusa e con docenti qualificati. Inoltre, aveva l’intenzione di realizzare una sala di registrazione affinché i gruppi musicali del territorio potessero esprimersi e creare un archivio audio documentaristico. Progetti rimasti in sospeso per troppo tempo. Adesso, Artino dice “basta”.
Cinzia Scaglione

Il Parco dei Nebrodi cerca, a Sant'Agata Militello, palazzo da acquistare. Proposte entro il 23.

Il Parco dei Nebrodi cerca un immobile da acquistare entro giugno, nel centro cittadino e da destinare agli uffici dell’Ente. L’edificio, in corso di realizzazione o da ristrutturare, dovrà estendersi su una superficie di 2 mila - 2 mila e 500 metri quadrati, per creare un’ampia sala convegni con spazi accessori, spazi comuni ed esclusi, magazzini, parcheggio e superfici interrate. L’edificio deve, inoltre, essere fornito degli impianti tecnologici, elettrico, igienico sanitario e di sicurezza. Gli interessati a vendere l’immobile possono presentare apposita istanza all’Ente Parco dei Nebrodi, in via Cosenz n.155, entro le ore 12 di giorno 23, allegando la seguente documentazione: titolo di proprietà, estratto catastale, planimetrie del fabbricato almeno in scala 1:100, planimetrie delle immediate adiacenze del fabbricato in scala 1:2000 e offerta economica. Il responsabile del procedimento è il geometra Domenico Crisà (tel. 0941/705934 - fax 0941/705935 - e-mail d.crisa@parcodeinebrodi). Attualmente, gli uffici dell’Ente sono situati in via Cosenz. La sede di rappresentanza diventerà Palazzo Gentile (nella foto), recentemente restaurato dal Parco, con fondi regionali, ma che dovrà essere ancora oggetto di ulteriori interventi, quali decorazione degli affreschi su alcune volte interne (distrutti prima che iniziassero i lavori di ristrutturazione dell’edificio, risalente al 1800) e completamento degli impianti di illuminotecnica, climatizzazione, telefonico e rete wireless. E’ prevista, inoltre, la sistemazione degli spazi esterni adiacenti al palazzo e la trasformazione dell’attigua via Mulattiera in isola pedonale.
Cinzia Scaglione

19 febbraio, 2009

I Sindaci della fascia tirrenica e dei Nebrodi protestano e inviano una lettera al Presidente del Consiglio e al Presidente della Regione Sicilia.

I Sindaci dei Comuni di Capo D'Orlando, Caprileone, Castel di Lucio, Castell'Umberto, Ficarra, Floresta, Frazzanò, Galati Mamertino, Longi, Milazzo, Motta d'Affermo, San Marco d'Alunzio, San Piero Patti, San Salvatore di Fitalia, Sant'Agata Militello, Torrenova, Tortorici, Tusa,
hanno inviato questa lettera a:

Esimio Presidente del Consiglio dei MinistriOn.le Silvio BerlusconiPiazza Colonna, 370

00187 ROMA

Ill.mo Sig. Presidente della Regione On.le Raffaele Lombardo Palazzo d’Orleans PALERMO

I sottoscritti con la presente nota, protestano nei confronti del Governo Nazionale e Regionale per la mancanza di attenzione e risposte agli enti locali siciliani.La barbarie politica manifestata nei confronti del Mezzogiorno, acutizzata nell’isola a statuto speciale, è conclamata nel ragionamento che va traducendosi con l’adozione delle norme sul c.d. “federalismo fiscale”. Il riscatto meridionale, che nella nostra regione sembrava confortato dallo sbandierato principio autonomistico, nel progetto intestato dall’on. Lombardo, sta rivelandosi fallimentare.Le nostre comunità sono sempre più povere di risorse e di servizi.I Fondi FAS (fondo per le aree sottosviluppate) destinati al Sud, saranno utilizzati per altro, anzitutto l'EXPO Milano, raggiungendo l'incredibile obiettivo di sostenere il legittimo sviluppo di Milano con le risorse del Sud! Tutto questo, fatto altrettanto grave, nel silenzio più assoluto dei parlamentari eletti nella nostra Regione e che non possiamo più definire "nostri rappresentanti".Il silenzio dinnanzi alle pressanti domande su logistica, infrastrutture, protezione civile, sicurezza, sanità è divenuto intollerabile.Tutto ciò mentre l'ottanta per cento delle somme destinate ai cosiddetti ammortizzatori sociali viene consumato nel centro nord, i soldi pubblici destinati al sistema bancario non alimentano il credito alle imprese del mezzogiorno, pressoché pari a zero; ed il Sud continua ad essere visto e considerato "parassitario ed assistito"!Ed al sacco economico che la Sicilia subisce, si aggiunge l'insopportabile immobilismo della Regione fin'oggi incapace di rendere utilizzabili i fondi POR 2007/2013.Continuiamo così ad assistere a scelte verticistiche che in Sicilia hanno reso servizi prima resi dai Comuni, come la raccolta rifiuti, ingestibili, inefficienti e costosi per famiglie e imprese senza che gli ATO possano offrire, in assenza di interventi infrastrutturali, adeguate soluzioni.Non esiste alcuna programmazione, si naviga a vista, ma il territorio da noi rappresentato necessita una attenzione, una sensibilità, un sostegno sinora negati.Ma le richieste di confronto, coinvolgimento e partecipazione sono state costantemente disattese, ma solo il dialogo interistituzionale può consentire l’individuazione di modelli e percorsi praticabili.

E noi riteniamo di essere ancora in tempo ad invertire la rotta e voltare pagina. E nella trincea istituzionale nella quale ogni giorno affrontiamo emergenze, condividiamo i disagi ed ascoltiamo i bisogni della nostra gente, attendiamo fatti, non parole; chiediamo azioni, non passerelle; pretendiamo rispetto per la dignità dei Siciliani.

F.to i Sindaci:

Capo D’Orlando ( Roberto Vincenzo Sindoni) - Capri Leone ( Bernardette Grasso) - Castel di Lucio
(Giuseppe Franco
) - Castell’Umberto (Alessandro Pruiti Ciarello) - Ficarra (Basilio Ridolfo) - Floresta (Sebastiano Marzullo) - Frazzanò ( Antonino Carcione) Galati Mamertino ( Bruno Natale) - Longi (Alessandro Lazzara) - Milazzo (Lorenzo Italiano) - Motta D’affermo (Sebastiano Adamo) - San Marco d'Alunzio (Amedeo Arcodia) - San Piero Patti (Ornella Trovato) - San Salvatore di Fitalia ( Giuseppe Pizzolante) - Sant’Agata Militello ( Bruno Mancuso) - Torrenova ( Benedetto Russo) - Tortorici (Maurilio Foti) - Tusa ( Angelo Tudisca)