La diffida inoltrata all’Ato Me 1 da parte dell’Ati che si occupa del servizio rifiuti ha suscitato le reazioni dei sindaci. “Siamo rassegnati – sottolinea il sindaco Bruno Mancuso - a questo punto, visto l’atto stragiudiziale notificato, la rescissione del contratto tra Ato e Nebrodi Ambiente sembra essere l’unica via percorribile. Così, non si può andare avanti”. Cosa accadrà dopo la rescissione del contratto? “Dovremo espletare una nuova gara di appalto e riassegnare il servizio. Tuttavia, dovrà essere garantita l’attuale manodopera. I lavoratori devono essere tutelati, non possono rimanere in mezzo a una strada”. Di certo, il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti dovrà comunque continuare, quando e come è da vedere. Ad esempio, i comuni della valle dell’Halaesa sembrano intenzionati a staccarsi dall’Ato Me 1 e a gestire il servizio direttamente come consorzio, in riferimento al territorio dell’aggregazione. Ipotesi che deve essere ancora vagliata, per capirne la fattibilità. L’assemblea dell’Ato Me 1, ieri, ha approvato la relazione stilata dal presidente Laura Trifilò e che riassume le azioni poste in essere per la trasformazione della società in consorzio.
Cinzia Scaglione Nella foto: al centro il presidente dell'Ato Me 1, Laura Trifilò
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