22 gennaio, 2009

Ultimatum della "Nebrodi Ambiente" che gestisce i servizi ecologici all'Ato Me1

Ultimatum della Nebrodi Ambiente (società consortile che gestisce i servizi ecologici nel comprensorio) all’Ato Me 1: versamento dei 22 milioni di euro, maturati per debiti pregressi, entro 30 giorni, altrimenti rescissione del contratto, con il conseguente licenziamento dei lavoratori. Gli addetti al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sono complessivamente 230 (tra Nebrodi Ambiente e ditte consociate).
La notizia dell’imminente messa in mobilità ha suscitato rabbia e indignazione, soprattutto considerando che i lavoratori hanno sempre continuato ad espletare il servizio nonostante la mancata riscossione degli stipendi arretrati.
E si parla di novembre e dicembre e della tredicesima. Ieri mattina, si sono astenuti dal lavoro. Un gruppo è rimasto presso il deposito di località Rosmarino, a confronto con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Orlando Latino, Calogero Emanuele e Nunzio Musca. Gli altri si sono recati al Municipio (vedi foto), dove era in corso l’assemblea dei soci dell’Ato Me 1, in attesa di notizie. Nei prossimi giorni, si preannunciano proteste eclatanti e, nel contempo, l’interruzione del servizio di raccolta rifiuti. E quindi, una nuova emergenza. “Nel giro di 30 giorni è impossibile recuperare le somme – spiega il presidente dell’Ato Me 1, Laura Trifilò – col gestore, eravamo rimasti di nominare i legali per transigere i pregressi e pianificare insieme i pagamenti. L’Ato ha un problema di liquidità. Abbiamo avviato le procedure per il recupero coatto ed è stata emessa la fatturazione relativa al 2008 per tutti i comuni”.
Intanto, ieri mattina, il Consiglio di Amministrazione dell’Ato Me 1 ha ritirato le dimissioni. I sindaci, invece, hanno respinto le dimissioni del direttore generale, l’architetto Francesco La Monica, in comando all’Ato e proveniente dal comune di Santo Stefano di Camastra. Su proposta del sindaco di Frazzanò, quindi, non si è preso visione dei curricula inoltrati dai partecipanti al bando per la nomina di questa figura, per assegnare la carica ad una professionalità specializzata interna alla struttura e guadagnando anche in termini di risparmio di risorse. La presenza dell’architetto La Monica verrebbe assicurata tre volte alla settimana. I sindaci di Naso e Alcara, tuttavia, vista la necessità di rendere la struttura più funzionale, migliorare il servizio e riscuotere i mancati pagamenti delle bollette, chiedono un impegno a tempo pieno.
Cinzia Scaglione

Nelle foto : un gruppo di lavoratori della Nebrodi Ambiente davanti al Municipio.

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