“La maggior parte degli utenti continua a non pagare le bollette rifiuti, considerandole esose, a fronte di un servizio reso non efficiente. Occorre dare la giusta informazione e andare alla mobilitazione, se necessario”. Queste le affermazioni del coordinatore del locale circolo del PD, l’avvocato Paolo Starvaggi, che, per affrontare l’argomento, ha promosso una manifestazione pubblica, che si terrà domenica, alle 18, in piazza Vittorio Emanuele. Un incontro con la cittadinanza e le forze sociali e politiche. Verrà consegnato un documento propositivo che conterrà possibili soluzioni. “Vi è necessità della massima sensibilizzazione e mobilitazione – sottolinea l’avvocato Starvaggi - il circolo del Partito Democratico di Sant’Agata ha, infatti, chiesto ai propri parlamentari di intervenire alla manifestazione. I cittadini potranno porre delle domande”. Sono previsti gli interventi programmati, oltre che dell’avvocato Starvaggi, della deputazione del PD e dei Sindacati, del presidente dell’associazione Oliva e componente del WWF Nebrodi, Salvatore Blandi, del componente del Coordinamento cittadino del PD Franco Scurria e del consigliere provinciale Giuseppe Miano, che si è detto disponibile a candidarsi a sindaco nelle prossime elezioni amministrative con l’appoggio del PD. Altro rappresentante istituzionale che fa parte del Circolo è il vice presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Puleo. Ricordiamo che l’Ato Me 1 sta attraversando una delicata situazione economico-finanziaria, in termini di mancanza di liquidità (l’unica entrata è rappresentata dai pagamenti delle bollette). Così, l’Ati che gestisce i servizi ecologici nel comprensorio per conto della società d’ambito e che vanta ben 22 milioni di credito, intende procedere alla rescissione del contratto con l’Ato, con il conseguente licenziamento di 230 lavoratori. In questi giorni, tra l’altro, è in discussione all’Assemblea regionale siciliana il disegno di legge in materia di gestione dei rifiuti e delle acque, già approvato in Commissione con i voti del PD e dell’MPA. Si dovrebbe porre fine agli attuali 27 Ato, che verrebbero sostituiti da 9 consorzi su base provinciale, con i sindaci e i comuni che tornerebbero ad appropriarsi della gestione. “Tale disegno di legge segna il fallimento degli ultimi anni di gestione, ma non spiega bene su chi dovranno gravare i disastri accumulati e gli enormi disavanzi – evidenzia l’avvocato Starvaggi – è di fondamentale importanza che la liquidazione degli Ato avvenga secondo le regole del codice civile e non mediante colpi di spugna che avrebbero l’effetto di caricare sui comuni e, quindi, sui cittadini i disavanzi, addirittura trattenendo sui trasferimenti regionali di pertinenza dei comuni gli importi dei debiti maturati”.
Cinzia Scaglione
Nella foto: Paolo Starvagg, coordinatore locale circolo PD.
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