07 gennaio, 2009

"Così i talenti dello spettacolo sono costretti ad emigrare", dichiara il regista Francesco Lama

Giovani intraprendenti che amano la propria terra e, tra mille difficoltà, cercano di affermarsi qui, senza dover emigrare al nord. Il regista Francesco Lama, originario di Naso, ne è un esempio. La sua ultima opera, il lungometraggio “Volevo gli occhi blu” (realizzato con il contributo del comune di San Marco d’Alunzio e di una produzione indipendente), recentemente, ha ottenuto una menzione speciale nell’ambito del Festival internazionale del cinema di Salerno (il più antico d’Italia, giunto alla 62esima edizione). Nel film recitano Tony Sperandeo e Nino Frassica. Tra le comparse, invece, vi è il sindaco di San Marco d’Alunzio, Amedeo Arcodia. Il Cinema, per Lama, equivale alla concretizzazione della propria passione, ma anche ad un mezzo per esprimere il mondo interiore di ognuno di noi, “il non detto” e per veicolare l’immagine della Sicilia in tutto il mondo, facendo conoscere e apprezzare le bellezze paesaggistiche, culturali e architettoniche di un’isola unica nel suo genere. “Nell’hinterland nebroideo – sottolinea Lama - ci sono dei posti meravigliosi, dei set naturali, che si prestano quali suggestive scenografie per film. E attraverso le pellicole, che vengono viste sia nei festival che nei circuiti cinematografici, non solo dagli addetti ai lavori, ma anche da un vasto pubblico, questi luoghi così belli vengono visti ovunque. E non è poco In termini di ricadute positive per il settore turistico e, quindi, economico”. Critica, però, i politici del territorio, che continuano ad operare all’insegna dei favoritismi, non scommettendo e investendo sulla qualità. Molte amministrazioni, infatti, elargiscono contributi finalizzati ad accontentare l’amico di turno. “E’ ora di cambiare mentalità – evidenzia Lama – se vogliamo veramente che questa terra cresca sotto tanti punti di vista. Sono soldi pubblici e devono essere meglio utilizzati. Intanto, molti talenti siciliani sono ancora costretti ad emigrare al nord o addirittura all’estero per affermarsi. E parlo non solo del settore dello spettacolo. Sul territorio, ci sono tante risorse umane qualificate. La politica dovrebbe investire sulla professionalità, sulla creativià, sui giovani che hanno talento, creando occupazione e sviluppo anche da noi”. Lama ha all’attivo diversi documentari e cortometraggi , è direttore artistico del Ficarra Film Festival (giunto alla terza edizione) ed è in procinto di attuare il progetto di un Cine Forum itinerante (promosso dal Consorzio Nebrodi). Diverse, poi, le iniziative in cantiere. Attualmente sta girando nella zona di Milazzo. Una storia che vede protagonisti i clandestini, che parla di integrazione e solitudine (prodotta dalla Nucciarte, con il sostegno del Centro di accoglienza di Lampedusa). Il suo sogno è lavorare in Sicilia. “E’ questa la mia terra – conclude - ed è qui che voglio sviluppare la mia passione. Molti amministratori pubblici dovrebbero recepire che l’arte, il cinema, può fare da traino per il turismo e l’economia”. D’altronde, perché non avere ambizioni e puntare in alto, ovvero cercare di far nascere e sviluppare anche nella nostra provincia il settore cinematografico e, artistico in generale, dando la possibilità ai talenti del territorio di esprimersi e, formando, nel contempo, tecnici specializzati per la realizzazione di film.
Cinzia Scaglione

Nella foto : Francesco Lama, regista cinematografico

Lo stesso articolo lo trovi pubblicato anche sul Blog: http://santagatadimilitello.blogolandia.it

Nessun commento:

Posta un commento

Sant'Agata di Militello. L'Altra Informazione, Il Blog di cirosca.