18 settembre, 2009

Sant'Agata di Militello. Messa in sicurezza del porto. Si è insediata la commissione per il collaudo dei lavori.

Si è insediata ieri mattina la Commissione Collaudo, presieduta dall’ingegnere Butera, che dovrà verificare la corretta esecuzione della prima fase dei lavori di messa di sicurezza del porto. Ricordiamo che l’impresa aggiudicataria dell’intervento, l’Ati “Rossi-Bruno”, sta per completare il prolungamento della diga foranea di sopraflutto dalla progressiva 770 a 1.040 metri. Intanto, però, la locale marineria è in subbuglio per un’ordinanza della Capitaneria che ha disposto lo sgombero, entro un mese, del molo di sottoflutto da barche, carrelli, verricelli e attrezzi vari. Un provvedimento dettato soprattutto dalla necessità di attivare, nel giro di poche settimane, il cantiere relativo ai lavori di completamento del porto.
Il finanziamento regionale di 48 milioni di euro è stato già incassato dal Comune, che gestirà l’appalto. Gli uffici stanno predisponendo il bando di gara. Tuttavia, l’ordinanza sarebbe stata determinata anche dalle condizioni in cui versa il piazzale, ovvero alla mancata pulizia dello stesso da parte di qualche pescatore.
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Nella foto : L’incontro a Palazzo Crispi, tra un gruppo di pescatori. (Da sinistra): il sindaco Bruno Mancuso, il presidente di Federcopesca Sicilia, Angelo Mancuso e l’assessore Filippo Travaglia.
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E’ stato lo stesso sindaco Bruno Mancuso a farlo presente ad una rappresentanza della marineria e al presidente di Federcopesca Sicilia, Angelo Mancuso, durante un incontro tenutosi a Palazzo Crispi, alla presenza dell’assessore alla Pesca, Filippo Travaglia. Il primo cittadino ha comunque deciso di chiedere in concessione d’uso il piazzale, per suddividere lo stesso in box da assegnare ai pescatori, che però dovranno provvedere alla pulizia quotidiana del proprio spazio. Naturalmente, verrà lasciata libera una parte del piazzale per consentire l’insediamento del successivo cantiere. Una decisione che ha messo d’accordo tutti. “Anche se l’area è del demanio – sottolinea il presidente di Federcopesca Sicilia, Angelo Mancuso – ci sono diritti dei pescatori acquisiti nel tempo. Il porto nasce grazie alla presenza della marineria. Non è possibile emettere un’ordinanza facendola passare sulla testa dei pescatori. Ci sono imprese professionali di pesca con delle famiglie e la pesca è l’attività principale della cittadina. Il porto deve servire si da volano per lo sviluppo socio-economico del territorio, ma anche per la pesca. Non può diventare un’arma a doppio taglio per la marineria. Non accetteremo mai un’ordinanza del genere, che tutt’al più dovrebbe riguardare solo i diportisti, con imbarcazioni piccole che si possono mettere nel garage e attività stagionali turistiche e non imbarcazioni di 20- 25 metri. La nostra paura è che dietro questo provvedimento ci sia un’ipotesi di privatizzazione”. Ma, il sindaco Mancuso rassicura in tal senso, riferendo che le lamentele della Capitaneria erano incentrate sulla mancata pulizia del piazzale, che ogni pescatore dovrebbe effettuare, anche perché – evidenzia - sarebbe “un onore economico non indifferente per l’Ente”. E ribadisce la volontà di chiedere in concessione il piazzale per poter assegnare dei box ai pescatori.
Cinzia Scaglione


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