Il "Comitato Acquedolcese per una Gestione Oculata dei Rifiuti Solidi Urbani" continua la raccolta di firme per la petizione antidiscarica.
Intanto il sindaco di Acquedolci, Avvocato Ciro Gallo, ha convocato un'assemblea cittadina per Domenica 31 ottobre alle ore 18,30 presso il teatro dei Padri Giuseppini del Murialdo.
Nel corso dell'Assemblea verranno affrontati, tra l'altro, anche il tema scottante della progettata discarica in C/da Rocca Carbone, autorizzata in via preliminare dalla Regione Siciliana senza convocare il Comune di Acquedolci alle Conferenze di Servizio, malgrado questo paese sia confinante con la discarica e vi ricada una strada di accesso alla progettata struttura.
Intanto il sindaco di Acquedolci, Avvocato Ciro Gallo, ha convocato un'assemblea cittadina per Domenica 31 ottobre alle ore 18,30 presso il teatro dei Padri Giuseppini del Murialdo.
Nel corso dell'Assemblea verranno affrontati, tra l'altro, anche il tema scottante della progettata discarica in C/da Rocca Carbone, autorizzata in via preliminare dalla Regione Siciliana senza convocare il Comune di Acquedolci alle Conferenze di Servizio, malgrado questo paese sia confinante con la discarica e vi ricada una strada di accesso alla progettata struttura.
Su questo punto, il sindaco Gallo ha annunciato che è in corso un confronto positivo con il primo cittadino di Sant'Agata Militello, dott. Bruno Mancuso e che sono allo studio dei passi comuni da intraprendere. Una delle proposte potrebbe essere la costituzione di una commissione tecnica trilaterale (i due Comuni più i rappresentanti dei Comitati cittadini) per poter riaprire con la Regione Siciliana la valutazione di impatto ambientale.
"Una discarica nel letto di un fiume è una contraddizione con tutte le norme in vigore e con le dichiarazioni dei responsabili della Protezione Civile, viste anche le recenti esondazioni dei torrenti e le difficoltà che hanno creato proprio nella nostra zona; fatti che hanno imposto la dichiarazione dello stato di calamità naturale, da parte della regione Siciliana, nella zona che va da Brolo ad Acquedolci, cioè compreso il Torrente Inganno", ha dichiarato la portavoce dell'Amministrazione acquedolcese, Prof. Mariangela Gallo.
"Una discarica nel letto di un fiume è una contraddizione con tutte le norme in vigore e con le dichiarazioni dei responsabili della Protezione Civile, viste anche le recenti esondazioni dei torrenti e le difficoltà che hanno creato proprio nella nostra zona; fatti che hanno imposto la dichiarazione dello stato di calamità naturale, da parte della regione Siciliana, nella zona che va da Brolo ad Acquedolci, cioè compreso il Torrente Inganno", ha dichiarato la portavoce dell'Amministrazione acquedolcese, Prof. Mariangela Gallo.
In occasione dell'Assemblea, il Comitato Acquedolcese continuerà la raccolta delle firme contro la discarica.