24 ottobre, 2010

Sant'Agata Militello. Intitolato a Enzo Vicari, Prefetto di Milano, ma di origini santagatesi, il piazzale antistante il "Museo dei Nebrodi".

 Fu simbolo di coraggio, per la città di Milano, durante gli anni di piombo. Sempre in prima linea. Rifiutò addirittura la scorta, per dimostrare che “non bisogna cedere ma avere la forza di andare avanti con convinzione”. Un punto di riferimento in un periodo di forte disorientamento e di paura. L’ex Prefetto di Milano (carica che ricoprì anche in altre città), il compianto santagatese Enzo Vicari, morto nel 2004, vive ancora nella memoria e nel cuore di chi ha avuto il piacere di conoscerlo e ne ha sentito parlare come fulgido esempio. Ieri mattina, l’amministrazione comunale ha voluto dedicargli il piazzale del Museo dei Nebrodi, alla presenza di autorità civili, religiose e militari, nonché dei familiari, in particolare del fratello Nino, della moglie Mariangela e del figlio Salvio. La delibera consiliare fu emanata nel 2004. Prima un convegno nel Museo dei Nebrodi, momento di commozione attraverso le parole di affetto e stima di amici come l’avvocato Rosario Parisi e la dirigente dell’Assessorato Regionale Beni Culturali, Enza Cilia che ha letto i messaggi fatti pervenire dall’ex Prefetto di Milano Bruno Ferrante e del Commissario straordinario del Comune di Bologna, Anna Maria Cancellieri. (Leggi tutto cliccando su "Ulteriori informazioni"...)

 Il sindaco Bruno Mancuso ha riferito di avere ricevuto la telefonata dal sindaco di Milano Letizia Moratti, il telegramma dell’attuale Prefetto di Milano Giacomo Rossano e diversi messaggi, come quello dello scrittore Vincenzo Consolo. Di seguito, si è esibito il coro della scuola media Cesareo (diretto dalla professoressa Caranna) ed è stata scoperta la targa di intitolazione della piazza. “Tutti lo ricordiamo per la sua grande statura morale, di uomo e rappresentante delle istituzioni in un momento particolarmente difficile per la vita della nostra Italia - dichiara il sindaco Mancuso - che ha saputo affrontare con coraggio, carisma e serenità straordinari. Un santagatese di cui andiamo fieri”. “Mio padre era affezionatissimo a questa terra - sottolinea Salvio, affiancato dalla moglie e il figlioletto - sin da bambino mi portava qui. In questo momento, sicuramente sarebbe orgoglioso di ricevere dai suoi concittadini questo riconoscimento”. Cinzia Scaglione
Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata
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