01 ottobre, 2010

Sant'Agata Militello. Il Consiglio comunale e la discarica di contrada Carbone. Respinta la mozione della minoranza. Video-intervista al consigliere Reitano.

Da sinistra: Pappalardo, Barbuzza, Germanà

Considerate "Introduzione" o, come nei libri "Prefazione", il contenuto del Post pubblicato ieri in merito al consiglio comunale tenutosi mercoledì 29. Come ricorderete tra i punti all'ordine del giorno c'era anche la mozione presentata dai consiglieri di minoranza relativa alla, già autorizzata, costruzione della discarica di contrada Carbone.
Per opportunità e correttezza non ho voluto anticipare la cronaca "nuda e cruda", peraltro pubblicata oggi sul "Giornale di Sicilia" a firma della giornalista Cinzia Scaglione e che riporto integralmente. Aggiungerò in coda quello che, più ampiamente, avrei scritto io (spazio nel giornale permettendo e che motivi tecnici impediscono). Ecco il contenuto dell'articolo:

Nella foto: Una parte del pubblico in sala
"Il consiglio comunale ha respinto la mozione presentata dalla minoranza che invitava il civico consesso a prendere posizione contro la realizzazione di una discarica in contrada Carbone. In pratica, la maggioranza ha ritenuto irrilevante l’approvazione del documento, sostenendo la tesi che non avrebbe avuto alcun peso in sede regionale. Ricordiamo che la ditta Co.ge.i.r. srl, di Brolo, ha presentato il progetto alla Regione ed ha già incassato l’autorizzazione integrata ambientale. La seduta consiliare, caratterizzata da diversi scontri verbali e dalla presenza di giovani tra il pubblico, ha avuto luogo mercoledì sera e si è protratta per circa quattro ore (dalle 18 alle 22). Sedici consiglieri presenti in aula. Favorevoli i cinque di minoranza: Calogero Maniaci, Giuseppe Puleo, Calogerino Indriolo, Calogero Carrabbotta e Antonino Blandi, che chiedevano all’amministrazione comunale di rivedere il parere urbanistico rilasciato dal Comune (favorevole con riserva) e di consultare le forze politiche e sindacali e le associazioni operanti sul territorio “per interpretare il reale sentimento della comunità”. Astenuti dieci di maggioranza. Contrario il consigliere Gianluca Amata, che, pur dichiarandosi neutrale, ha evidenziato di non condividere tecnicamente la mozione “perché volta ad inficiare un parere non vincolante”. Ed ha invitato il sindaco a verificare eventuali forzature o difformità nell’iter autorizzativo. Il consigliere di maggioranza Giuseppe Vitale ha proposto di indire un referendum popolare per far decidere la cittadinanza.
Per il consigliere Puleo, a prescindere dal “peso” del parere del nostro Comune, “l’amministrazione doveva e deve opporsi con tutte le armi”. “Sant’Agata è un paese a vocazione turistica, sede del Parco dei Nebrodi, del porto, dell’ospedale - afferma – non possiamo far realizzare una discarica. Quando ancora non esisteva l’Ato, tutti i comuni erano obbligati ad avere il proprio invaso. Nella vecchia discarica di Inganno, in caso di emergenza, scaricavano al massimo otto comuni, per di più ancora debitori. Adesso sarebbe diverso, perché potrebbero venire a scaricare qui da tutta la Sicilia. E i cittadini cosa ne guadagnerebbero? Forse uno sgravio in riferimento ad un eco-indennizzo irrisorio? Inoltre, i mezzi provenienti dai comuni di Militello, Alcara Li Fusi, San Marco d’Alunzio e Torrenova passerebbero dalla circonvallazione che fa parte a tutti gli effetti del centro urbano”. “Dobbiamo ragionare al di là degli schieramenti politici – evidenzia il consigliere di minoranza Maniaci - giuridicamente non è vero che non possiamo fare niente. In riferimento al decreto assessoriale è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni (120 per rivolgersi al presidente della Regione). Dovrebbe esserci la volontà politica di prendere posizione sulla questione”.
“E’ assurdo che la normativa attuale escluda il consiglio comunale dalla facoltà di esprimere parere sul fatto che un privato possa realizzare o meno una discarica sul territorio – afferma il consigliere Reitano – tra l’altro è logico che un privato voglia fare business. E questo perché non esiste una discarica pubblica nell’ambito territoriale, cosa alla quale avrebbe dovuto pensare l’Ato”. (Cinzia Scaglione)

*** Ma il consigliere Aldo Reitano non ha solo dichiarato, nel suo intervento, quello che la giornalista riporta qui sopra, ma ha anche detto ben altro. Una parte del suo intervento in aula lo potrete vedere ed ascoltare nell'intervista "esclusiva" che mi ha rilasciato e che trovate in fondo a questa pagina.
Reitano ha "lanciato" gravi accuse nei confronti di un Ato (nello specifico il nostro Me1) che  non ha saputo o voluto gestire in maniera "corretta" il problema dei rifiuti. Ha parlato di grosse responsabilità che "investono" il consiglio di amministrazione e di tante altre cose interessanti e vere che nessun politico, finora, ha avuto il coraggio di dire.
Non voglio anticiparvi altro. Continuate a seguire il Blog ed avrete un "quadro completo" della situazione. Non è mia abitudine, "moralità" e "convenienza" fare "disinformazione". Cerco di darvi, compatibilmente coi miei limiti di uomo e di cittadino, il meglio. Saranno i lettori, i cittadini, anche se col "senno di poi", a giudicare. Presumo che le "battaglie" siano appena iniziate e speriamo di non subire la stessa sorte toccata, in questi ultimi giorni, alla popolazione che vive nei pressi del Vesuvio. (cirosca)

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***  Il Sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali che vogliono rilasciare dichiarazioni o che vogliono essere intervistati, in merito alla discarica, possono scrivere una E_mail oppure telefonarmi per concordare un appuntamento. Lo stesso dicasi per il Presidente dell'Ato Me1 o per altri componenti della Società d'ambito. Il mio è solo un servizio di informazione disinteressato, apolitico a disposizione di tutti, sopratutto dei cittadini che con il "mio modesto mezzo" (il Blog) riesco a coinvolgere (almeno lo spero).

2 commenti:

  1. I cittadini devono sapere che è soltanto questione di business, perla ditta che gestirà la discarica, i consiglieri di Maggioranza e l'amministrazione si sn venduti la città ai privati.

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  2. Consiglieri, Sindaco, Assessori, non avete nessun diritto di permettere ad un impresa privata la realizzazione della discarica, questo non è fare l'interesse della Comunità, se faranno la discarica vi dovete dimettere,avete fallito politicamente.

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