18 ottobre, 2010

Acquedolci. La raccolta firme contro la discarica Carbone prosegue. Il Comitato si riunirà domani per studiare la documentazione e intraprendere ulteriori azioni.

La raccolta firme ad Acquedolci sulla petizione contro la discarica di C/da Carbone sta andando avanti con successo. Oltre 500 firme sono state già raccolte, prima ancora di indire un evento pubblico di piazza.
E la campagna porta porta è ancora da avviare.
Il Comitato sta ottenendo nuove adesioni di organizzazioni e di personalità della società civile e dei partiti. Ultima adesione è arrivata dalla Pro Loco Acquedolcese, che durante un incontro pubblico in Consiglio Comunale, ha annunciato, per bocca del rpesidente Francesco Sciambarella, di volersi impegnare nella raccolta delle firme tra i soci e nella società.
 Il Comitato Acquedolcese ha convocato una riunione per:
1)    Studiare la documentazione della progettata discarica e per valutare l'iter autorizzativo e le pezze d'appoggio sulle quali è stato licenziato dalla Regione (pubblicazione dell'autorizzazione preliminare nella GURS del 13 Agosto 2010)
2)    Al secondo punto, decidere le prossime mosse da intraprendere:
a) convocazione di un'assemblea pubblica?                                                                                                    b) una giornata di raccolta firme in piazza?
 Gli esponenti che hanno promosso il Comitato, e tutti coloro che vi hanno aderito, hanno sempre sostenuto che sono d'accordo sulla necessità delle discariche in questa fase, a causa del fallimento del piano regionale integrato per la gestione dei Rifiuti Solidi Urbani, ma hanno altresì condizionato la costruzione di tali strutture alla tutela dell'ambiente e della salute della popolazione. Quindi, discariche di piccole dimensioni, commisurate agli abitanti del territorio e collocate in zone non deturpanti per il paesaggio, in rispetto della natura e non dannose per la salute dei cittadini. Una discarica nel letto di un Torrente ad un km dal mare non ci sembra che abbia queste caratteristiche e vogliamo indagare sulla documentazione che ha portato ad un simile aborto da parte delle autorità regionali "competenti".
 La riunione si terrà Martedì 19.10.2010 alle ore 21.00 presso Casa delle Culture via V. Emanuele II, 3-5 Acquedolci (Me)
Ringraziamo anticipatamente per l'attenzione.
 Cordialmente.
 Farid Adly
(presidente ACM)
 

2 commenti:

  1. Ho visto sul Tg3 Sicilia e su internet gli allagamenti avvenuti oggi nei territori di Capo d'Orlando, Rocca e Sant'Agata.
    La natura si sta ribellando contro il genere umano, reo di continui ed incessanti danni ambientali.
    Non vorrei dirlo ma sarà la stessa natura ad annientare la futura discarica di c/da Carbone, provocando con le piogge uno smottamento lungo il torrente Inganno.
    Direte:"FANTANATURA"? Può darsi, ma l'uomo deve fermare lo scempio attuato sino ad oggi.
    Saluti Antonio M.

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  2. Il parco dei Nebrodi rappresenta la più grande area protetta presente nella nostra isola tanto da essere definito il polmone verde della Sicilia. Beh, volendo fare un paragone con l'anatomia, la presenza di questa discarica si inserirà con la stessa forza travolgente d'un tumore...che ne sarà del perbenismo dei responsabili una volta compiuta questa strage?! Non esiste più una pianificazione sensata del territorio che abbia rispetto dei pochi spazi verdi che affannosi sopravvivono...a chi ci dovremo appellare?! Qualche santo?

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