17 ottobre, 2010

Sant'Agata Militello. “Come eravamo”, conferenza sulla storia del paese a cura del Rotaract Club.


Il Rotaract Club di Sant’Agata di Militello, aderendo al progetto “Arte e Cultura”, ha organizzato nel "Salone dei Principi" del Castello Gallego la conferenza “Come eravamo” per  raccontare la storia del nostro paese. Al tavolo dei relatori la Professoressa Rita Bartolo, l'avvocato Massimiliano Fabio e il dottore Fausto Bianco.
Alessia Belfiore ha coordinato gli interventi dei relatori.
Ciro Carroccio ha introdotto e presentato gli oratori.
A fare gli onori di casa il sindaco del nostro comune, Bruno Mancuso.
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Nella foto: Il pubblico dei giovani presenti in sala.








Nella foto: da sinistra Fausto Bianco, Bruno Mancuso, Alessia Belfiore, Rita Bartolo, Massimiliano Fabio.






Nelle due foto a sinistra, vengono appuntate sul petto di due nuove socie del "Rotaract Club di Sant’Agata di Militello", il distintivo.
Il sindaco Bruno Mancuso consegna il distintivo a Matilde Cerruto.





Fausto Bianco lo consegna a
Vittoria Liuzzo (presidente  consiglio comunale di  San Fratello).







Invitato al tavolo dei relatori anche lo storico e scrittore Gaetano Ciuppa (nella foto al centro accanto ad Alessia Belfiore), che ha sollevato il problema dello spostamento del "Monumento ai caduti" scaturito dalla mozione presentata al Presidente del Consiglio Comunale, per la discussione in aula, dal consigliere di maggioranza Antonino Giallanza.
In un mio precedente post la mozione-proposta, apparsa anche nelle pagine di due quotidiani siciliani,  è stata ampiamente trattata e i commenti sfavorevoli non si sono fatti attendere.
La critica e la richiesta di ulteriori chiarimenti, con l'invito a non distruggere la "memoria storica" di "alcuni pezzi" della nostra cittadina, non è stata ben accolta dall'amministrazione, rappresentata in questa sede dal sindaco Mancuso e dall'assessore alla cultura Scurria. Infatti, a fine conferenza, dopo una pacata discussione di alcuni minuti, qualcuno ha anche perso il "self control" (tipico degli inglesi ma non nell'indole della maggior parte dei siciliani). Gli interlocutori hanno precisato che non era loro intenzione, spostare in atri siti il monumento. Tutt'al più si poteva prendere in considerazione l'ipotesi di avvicinarlo alla via Medici (come ho scritto io nel Blog, ma non l'hanno detto, anche se lo leggono) e quindi al Palazzo Municipale (com'era inizialmente). E' probabile che, la stampa prima e il mio Blog dopo, abbiano fraitenso l'idea della ristrutturazione e dello "spostamento". Ma........ ecco cosa scrive, tra l'altro, Giallanza nella sua mozione:
" Visto,inoltre, che:
• come si può notare da questa documentazione fotografica il monumento non risulta visibile da gran parte della via Medici.
• La statua è stata eretta affinché la sua visione potesse ricordare il coraggio e le gesta dei soldati che combatterono per difendere il nostro Paese.
• La mancata percezione del monumento dimostra che lo stesso non riesce più a fornire la testimonianza per la quale è stato eretto.
• occorre far sì che tutti i passanti possano ammirare la statua senza doversi recare necessariamente ai suoi piedi
Ravvisato,inoltre, che tale spostamento migliora, la visibilità del Castello e dell’annessa Chiesa,
Appare opportuno suggerire, l’individuazione di un sito per lo spostamento del Monumento ai caduti che pone tale struttura in una posizione di maggiore visibilità e centralità e contestualmente una ristrutturazione dell’opera.
SI PROPONE che
• Il Consiglio Comunale approvi la presente mozione ed impegni l’Amministrazione Comunale a porre in atto quanto necessario alla ricollocazione del Monumento ai Caduti in posizione più consona ed adeguata all’importanza che tale opera merita e contestualmente ad interessarla ad un processo di ristrutturazione."


*** Ho evidenziato "in neretto" e "in rosso" ciò che probabilmente è stato fraitenso da tre persone (due giornalisti) e da me che giornalista non sono, ma che ancora so leggere. Si, caro "amico" Giallanza, signor sindaco e assessore del mio comune di residenza: "verba volant, scripta manent". E rimane ai posteri ciò che è stato scritto nei quotidiani e nel mio Blog. Ora, come al solito, si farà "marcia indietro". Il che sicuramente non depone male, anzi, per restare sempre nel "latinorum" (come lo chiamavamo da studenti):
" Errare humanum est, perseverare diabolicum". Mi scuso col mio amico "pensionato" e con "donna Mica (Domenica)" (il motto latino significa che: errare è umano ma perseverare nell'errore è diabolico). (cirosca)

6 commenti:

  1. Io vorrei fare un'altro sondaggio sul monumento, e cioè: chi si accorge del monumento passandogli davanti o accanto? Pochissimi! Risulta essere poco visibile a causa dei tronchi delle palme, perchè non valorizzarlo? Carlo

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  2. una memoria storica non può e non deve essere spostata, sarebbe un insulto alla cultura e alla memoria. Molto più facile e più pratico tagliare le palme che credo siano di origini africane..quindi in linea di massima sono d'accordo con Carlo.

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  3. scusate..ma le palme stanno li da quasi un secolo...come gli alberi di piazza duomo! gino

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  4. Io chiedo scusa a tutti quelli che a proposito del monumento hanno dato pareri più o meno accettabili. Per quanto mi riguarda vorrei fare notare una cosa:
    Il monumento ai caduti segue la storia del nostro paese a partire dalla prima guerra mondiale in poi. La struttura, la posizione, i materiali, gli spostamenti fanno parte della storia, della visione dei Sindaci che si sono succeduti, del gusto o della preparazione dei progettisti che vi hanno lavorato.
    L'ultimo progettista che si è occupato di piazza Crispi, è stato un illustre ingegnere (a mio parere) Sant'Agatese di nascita,che molti ricordano ancora. Progettista non solo di piazza crispi, ma anche del sagrato di piazza Duomo, del 1° e 2° lotto della villa Falcone e Borsellino, del Viale della Regione Siciliana nel tratto tra la villa Falcone ed il vecchio viale della Regione Siciliana, parlo dell'ing. Antonino Marotta.
    Anche, questo nostro concittadino, ormai fa parte della storia del nostro paese e mi auguro che Questa Amministrazione sappia tenere conto di questo. Nel caso in cui volesse a tutti i costi spostare il monumento, se ci sono i mezzi, (non mi vengano a dire poi che mancano i fondi per cambiare qualche lampadina, tappare due buche, fare la segnaletica etc.)saprà dare incarico a qualche professionista santagatese veramente capace e non a qualche progettista amico degli amici o parente di qualcuno, anche se residente in comuni vicini o lontani. Io bandirei un "Concorso di idee e progettazione". Con la stessa saggezza dovrebbe fare in modo che lavorino ditte e artigiani santagatesi e non sempre le solite imprese. Ma in questo momento così critico per l'economia del nostro comprensorio, della Sicilia, della provincia di Messina (mentre scrivo sant'agata si sta allagando...) non ci sono cose più urgenti e utili a cui pensare e provvedere? A meno che sotto, sotto non ci sia qualcosa di altro. Mi auguro di no.

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  5. Firmate con il nome e l'iniziale del cognome i vostri commenti. Il nuovo programma mi cestina in automatico i commenti che non contengono inizialmente almeno il nome. I commenti offensivi verranno parimenti cestinati.

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  6. Se hanno i soldi per spostare il monumento, perchè nn hanno pulito i torrenti? perchè nn hanno pulito i pozzetti? perchè nn asfaltono le strade?
    Il monumento nn si sposta.

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