03 settembre, 2010

Sant'Agata Militello. Piazza Crispi, monumento ai caduti e riqualificazione dell'area antistante il Castello Gallego.

Un lettore del Blog, che successivamente si è firmato col nome di Giuseppe (qualche altro lettore si firma anche Giuseppe e quindi fate seguire il nome dalla lettera iniziale del cognome), in merito alla riqualificazione delle piazze di Sant'Agata, ha scritto:
"Vorrei fare ai nostri amministratori una proposta che potrebbe sembrare, a loro, provocatoria : esiste partendo da piazza Castello la scalinata intitolata al Regno delle due Sicilie che degrada verso la bella via Roma poco prima dell'arco 
Via Roma. 
(scalinata mortificata sui due lati da due orrendi edifici). Buttiamo giu la palazzina lato mare (uffici comunali) e ricostruiamo piu piccola quella lato monte (lasciando il tetto stesso del palazzo come terrazza panoramica che guarda sul Castello e la scalinata stessa). Avremo cosi un bellissima grande scalinata (potrebbe essere la nostra Trinita dei Monti) che degrada verso la via Roma con davanti il bel prospetto di Palazzo Faraci (la cui visione è ad oggi molto limitata) e che salendo valorizzerebbe di più il Castello . Vi chiederete... e gli uffici dove andranno ? Palazzi sfitti, e molto piu adeguati, ce ne sono ad ufa a S.Agata e poi ... la valorizzazione turistica della cittadina non era una delle vostre priorità ? (Giuseppe)". (continua a leggere cliccando su "Ulteriori informazioni..."
1. Edificio privato di proprietà della famiglia Bonina.
2. Immobile comunale (attualmente ospita il Comando della Polizia Municipale.
3. Palazzo storico di proprietà della famiglia del Barone Faraci.
Ora si da il caso che l'edificio cui fa riferimento Giuseppe e cioè quello lato mare (uffici comunali) è di proprietà, penso, della famiglia Faraci e che il comune paga un regolare affitto annuale. L'immobile (segnato nella foto col n.2), invece rientra nel "Piano di valorizzazione e di alienazione" che il comune ha da tempo predisposto e quindi, probabilmente, verrà venduto a privati. Pare che anche l'immobile contrassegnato col n.1 di proprietà della famiglia Bonina,sia in vendita. Qualcuno quindi cercherà di acquistarli entrambi per poi presentare un progetto di demolizione e ricostruzione alla commissione edilizia che, se l'approva, dovrà poi passare all'approvazione del consiglio comunale.
Voglio augurarmi che, in questa zona, non si continui a fare "cazzate" (così direbbe Vittorio Sgarbi) mischiando il "sacro" col "profano" o meglio l'antico col moderno. Già, sempre in questa zona, a mio modesto avviso, qualche "leggerezza" è già stata commessa (così come nella ristrutturazione del Castello). Vedi ad esempio scelta dei materiali nella zona adiacente il Castello (leggasi zona Baglio Saraceno poi diventato Baglio Pompa). Mi riferisco a marmi, pali di illuminazione, utilizzo di spiazzali, ecc.
Non vorrei che i nostri grandi progettisti e architetti progettino in stile "moderno" l'eventuale nuovo edificio,  che dovrebbe sorgere dopo aver abbattuto i due citati, creando un "nuovo centro commerciale" in stile avveniristico, oppure "locali di ritrovo notturni o diurni" che non si addicono affatto all'austerità e allo stile di un castello progettato e costruito tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV.

Tutte le foto possono essere ingrandite cliccandoci sopra.
Potrete così ammirarle nella loro splendida bellezza-schifezza.
Ma a Sant'Agata in materia edilizia e di cementificazione, di progettazione, ristrutturazione e risanamento abbiamo visto di tutto e  dobbiamo aspettarci di tutto.La questione, in attesa di ulteriori informazioni, notizie e commenti, resta aperta. E resta aperta anche la riqualificazione di piazza Crispi, della continuazione della piazza Vittorio Emanuele, del degrado della via Peschiera e della Via Roma su cui si affaccia anche la scalinata intitolata al Regno delle due Sicilie e, "dulcis in fundo", lo spostamento del monumento. Ma dove lo vogliamo spostare? Dubbi tremendi mi assalgono!
 E che dire  di tante altre cose !

12 commenti:

  1. i tempi di coloro i quali facevano costruire edifici orrendi come quelli fortunatamente sono finiti (non ovunque non completamente purtroppo..)

    RispondiElimina
  2. Stia tranquillo Direttore, all'interno del municipio abbiamo dei grandi tecnici, con fama internazionale,ed una Commissione edilizia da far invidia a tutta la Sicilia, possiamo stare tranquilli?

    RispondiElimina
  3. Prof. Scaglione,certo che sarebbe stato più funzionale sistemare la via Roma, con gli stessi operai del Comune, ricordo che è stata presentata una mozione per la sistemazione, votata all'unanimità.

    RispondiElimina
  4. Caro Cirosca , grazie per aver dato risalto al mio intervento (quindi c'è qualcuno che mi ascolta ..non sono un pazzo sognatore): la mia idea di abbattimento di un palazzo a la risistemazione dell'altro e troppo bella (con la loro poca lungimiranza ed il poco - anzi assente - senso del bello dei nostri amministratori, del passato ed anche del presente, non riuscirebbero mai ad immaginare neanche lontanamente la spettacolare vista e valorizzazione che si avrebbe di tutta la zona)Sarebbe una vista mozzafiato. Proprio per questo credo che non se ne fara mai niente (anzi si rischia di stimolare la suscettibilita di qualcuno ... e poi magari ti costruiscono pure sulla scalinata rimasta)Giuseppe

    RispondiElimina
  5. Continui le battaglie"amministrative" mi piacciono troppo........ Giancarlo

    RispondiElimina
  6. Il centro storico costituisce forse l'elemento più sincero e autentico che possa caratterizzare la compagine civile santagatese, ed è costituito da ‘’elementi persistenti’’ in modo vitale, vale a dire non solo edifici di interesse storico artistico ma anche tracciati, percorsi, piazze e monumenti. Se questi elementi resistenti vengono mortificati, saremmo noi ad esser maltrattati. Quello che vorrei che i nostri eccelsi tecnici capissero sta nel fatto che, non è la riqualificazione di Piazza Crispi, il prolungamento di Piazza Vittorio Emanuele o lo spostamento del Monumento ai caduti a dare un carattere a S.Agata, ma il loro esistere e ‘’stare’’ senza manomissioni troppo legate ad un puro ed ingenuo capriccio linguistico o economico-utilitaristico. S.Agata è stata infatti in passato troppo offesa da stratificazioni storiche, edifici costruiti senza rispetto di una omogeneità nel tessuto urbano (mi riferisco a qualche enorme palazzone senza animo ed empaticamente sterile ‘’addossato’’ ad edifici con livelli inferiori es: l’edificio che sembra divorare l’aspetto esterno dell’ex clinica Salus) o la continua cementificazione di aree verdi inesorabilmente a rischio di estinzione e cosi via seguitando…
    Passeggiando poi per il centro storico vedo cantieri in fase d’opera su edifici che susciterebbero l’invidia della natura stessa, gelosa del fatto che l’uomo è stato artefice di tanta bellezza; mi auguro che chi si troverà ad operare su questi monumenti-documenti cioè capaci di esprimere sensazioni e suggestioni perchè ‘’testimonianze di un determinato passato’’ (volendo citare Cesare Brandi, sensibile teorico del Restauro), abbia la giusta sensibilità per poter tramandare ai posteri un patrimonio autentico ed invidiabile. Vorrei per questo inserire uno stralcio del pensiero di John Ruskin, teorico e pittore inglese dell’Ottocento che tra i primi si interessò a dare una visione del Restauro Conservativo, con la speranza che possano i moderni scrittori dell’arte concepire un ‘’modus operandi’’ (mi riferisco a chi si occuperà di restaurare i bellissimi monumenti deturpati dall’incuria): ‘’ Prendetevi cura solerte dei vostri monumenti e non avrete alcun bisogno di restaurarli. Vigilate su un vecchio edificio con attenzione premurosa; proteggetelo meglio che potete e ad ogni costo, da ogni accenno di deterioramento. Contate quelle pietre come contereste le gemme di una corona; mettetegli attorno dei sorveglianti come se si trattasse delle porte di una città assediata. E tutto questo, fatelo amorevolmente, con reverenza e continuità, e più di una generazione potrà ancora nascere e morire all'ombra di quell'edificio. L'unica influenza che possa in qualche modo prendere il posto di quella delle foreste e dei campi in un mondo come questo, è la forza dell'antica Architettura. NON STACCATEVI DA ESSA PER IL GUSTO DI AVERE UNA PIAZZA DI FORMA REGOLARE, E UN MARCIAPIEDE ALBERATO DIETRO LA SIEPE, O UNA STRADA ELEGANTE O UNA BANCHINA SENZA OSTACOLI. L'ORGOGLIO DI UNA CITTÀ NON RISIEDE IN QUESTE COSE. Lasciatele alla plebe ‘’.
    Mi auguro quindi che le opere di riqualificazione di Piazza Crispi, spostamento del monumento ai caduti e continuazione della piazza Vittorio Emanuele non ‘’s’abbiano da fare’’ e che venga a mancare l’incuria nei nostri percorsi urbani più rappresentativi. Il centro storico (ovvero monumenti, piazze, antichi tracciati con materiali utilizzati, pavimentazione compresa) è e persiste, lasciamolo così e non faremo alcun danno. Raffaello.

    RispondiElimina
  7. Caro Enzo C, davvero bravi i nostri tecnici, sopratutto nelle interpetrazioni delle leggi, vedi rilascio autorizzazione dello zipi.

    RispondiElimina
  8. Raffaello mi ha commosso!
    ma sta tra le sue righe il rebus da sciogliere, dalla plebe si sono elevati e con i quattrini credono che il mondo intero sia il loro.
    mio nonno che era contadino, diceva un porco vestito da barone sempre porco resta!
    i soldi non rendono culturalmente elevati, per quello bisogna avere sensibilita' ed umilta',
    averne sete!
    la loro peggior pena che i loro figli sapranno giudicare!

    RispondiElimina
  9. Bravo Raffaello, sembra un intervento di V. Sgarbi (anche meglio)

    RispondiElimina
  10. Firmate i commenti con un nome di battesimo, seguito se possibile dall'iniziale del cognome o una lettera qualsiasi e firmate sempre con lo stesso Nick. Mi rendo conto che qualcuno potrebbe essere nuovo e non aver letto i miei richiami precedenti ma... per gli abituè? Se è vero, come è vero che ieri dei 578 visitatori di questo Blog, ben 90 sono nuovi lettori, escludo che l'anonimo di "Bravo Raffaello" possa essere uno dei 90 nuovi. Cifre modestissime queste che vi ho indicato, anche se a volte riscontro picchi più alti, ma mi accontento, considerando che Sant'Agata con internet e i pc è ancora nella fase embrionale. Capo d'Orlando (paragone antipatico) invece si permette con la sua rete Wireless di fare anche "concorsi a premi" e cacce al tesoro per giovani e turisti muniti di portatili. Scusatemi e vi invito a collaborare. Grato se lo farete. (cirosca)

    RispondiElimina
  11. Vorrei specificare meglio la mia proposta , provocatoria solo per chi non ama o non comprende l'estetica . L'idea sarebbe quella di lasciare completamente libera , scendendo dalla scalinata, la visuale sulla bellissima facciata di Palazzo Faraci, oltreche dare respiro e luce a tutta la zona (e quindi abbattere l'edificio con gli uffici comunali), e di favorire e dare risalto salendo al prospetto del Castello Gallego. Mentre lato monte restringere, in linea con Palazzo Faraci, l'edificio che ospita gli uffici dei vigili limitando l'altezza del tetto allo stesso livello del marciapiedi , per un facile accesso alla terrazza panoramica. So che non se ne fara niente (solo se ci fosse sindaco V. Sgarbi forse verrebbe presa in considerazione questa idea)perche di difficile realizzazione (sopratutto economica e di interessi privati) ma per un attimo ho voluto sognare . Giuseppe S.

    RispondiElimina
  12. Avrei una proposta : fare uno scambio, e cioè dare all'attuale proprietario della palazzina che ospita gli uffici comunali (che verrebbe buttata giu) l'immobile comunale , piu grande, che ospita i vigili (che verrebbe ricostruito secondo le indicazioni della mia proposta)trasferendovi gli uffici comunali perduti e prendendosi l'affitto , magari con un piccolo conguaglio economico. Giuseppe S.

    RispondiElimina

Sant'Agata di Militello. L'Altra Informazione, Il Blog di cirosca.