01 giugno, 2011

Sant'Agata Militello. Ospedale, ulteriore riduzione di servizi per un nosocomio ora completamente "sgarrupato".

L'Ospedale "sgarrupato" di Sant'Agata Militello
Il Sindaco di Sant'Agata Militello, suona il suo "campanellino" d'allarme per la riduzione delle "prestazioni" che il nosocomio santagatese dovrebbe dare all'utenza e ai cittadini dei Nebrodi, in particolare. Quand'ero ragazzino e non c'erano i mezzi elettronici e di comunicazione di adesso, quando succedeva o stava per succedere "una disgrazia" (incendi, mare elevato che impediva ai pescatori di tornare a riva) si suonavano le campane per avvisare la popolazione e chiedere aiuto.
E' anacronistico che oggi si suonino "i campanellini" e non le campane e men che meno "le sirene elettroniche" per dare l'allarme.
Da cittadino inerme e che rientra nella fascia dei più bisognosi di cure e assistenza e che fa parte dei "nuovi poveri", mi chiedo:

"Dove erano i Sindaci (compreso quello del comune capo-fila), dov'erano i sindacati (compresi quelli di categoria), dov'erano i politici della zona, quelli regionali, provinciali, nazionali e che noi dei Nebrodi abbiano votato, quando si davano i primi segnali e si preannunciava il graduale "disfacimento" del nostro nosocomio?
Perchè hanno suonato dei semplici "campanellini" con "battagghiu" talmente minuscolo da far emettere suoni impercettibili? Perché non hanno suonato le sirene per lanciare l'allarme e chiamare "a raccolta" i poveri, ignoranti (che ignorano) cittadini della nostra zona?"
Ora dopo che il misfatto è stato consumato "si blatera" e si prende una "debole" posizione mentre gli altri "primi cittadini", in tutt'altre faccende affacendati (vedi anche elezioni), tacciono e aspettano che "gli altri si armino e partano".
Ma lasciamo perdere altrimenti se "sviscero" tutto quello che la mia mente ricorda da quando l'Onorevole Annibale Bianco pose la prima pietra per la costruzione di questo ospedale (allora indossavo i pantaloncini corti), ora ridotto "allo scheletro", potrebbero essere dolori per chi non c'è più e anche per coloro che ci sono "fisicamente" ma che, per chissà quali strani motivi, non hanno agito finora e continuano a non agire in maniera ferma e risolutiva.
Vediamo cosa dichiara il Sindaco Mancuso ai "media":
"Quella di ridurre le prestazioni di patologia clinica è una decisione priva di rispondenza ad ogni logica di efficienza ed economicità dei servizi sanitari” e continua “lancio un appello al senso di responsabilità del direttore generale dell’Asp 5 Me Salvatore Giuffrida e dei suoi collaboratori affinché non si metta in atto un’ulteriore picconata alla debole struttura dell’assistenza sanitaria nei Nebrodi”. Poi il primo cittadino sottolinea: “il declassamento danneggia la popolazione del distretto sanitario dei Nebrodi, che si vede ancora una volta penalizzata e lesa nei propri diritti da discutibili decisioni dei responsabili della Sanità messinese”.
Il "Giornale di Sicilia" nella pagina santagatese scrive, tra l'altro:
"Il declassamento del laboratorio d’analisi non risponde, infatti, alle esigenze della struttura ospedaliera, penalizzando l’utenza esterna che già in atto è preclusa a numerose prestazioni di laboratorio (ad esempio, non si possono più effettuare le analisi degli enzimi cardiaci, né drag test e alcol test, per i quali bisogna recarsi all’ospedale di Patti), nonché i pazienti che afferiscono in emergenza-urgenza al pronto soccorso ed i pazienti ricoverati. “Tale provvedimento – aggiunge Mancuso - non trova giustificazione con la motivazione di economicità, in quanto aggrava la spesa dell’azienda, costretta ad un maggiore esborso per il trasferimento dei campioni di sangue al laboratorio di analisi dell’ospedale di Patti, oltre a comportare ulteriori costi di trasporto e di straordinario per il personale autista sottratto al pronto soccorso e il ricorso a ditte di ambulanze private per il trasferimento dei pazienti in altri ospedali, con ulteriore aumento dei costi. Inoltre, il trasferimento dei campioni di sangue all’ospedale di Patti può inficiare la qualità dei risultati”. Per il sindaco Mancuso, quindi, “tale provvedimento non obbedisce a logiche di efficienza organizzative finalizzate alla riduzione della spesa e al miglioramento della qualità dei servizi, ma si tratta piuttosto dell’ennesimo attacco all’ospedale di Sant’Agata di Militello e alla Sanità dei Nebrodi che subisce un’ulteriore riduzione dell’assistenza sanitaria”. E conclude: “ormai riteniamo un esercizio quasi superfluo quello di ricordare che il distretto sanitario di Sant’Agata Militello è il più popoloso della provincia di Messina, quindi con il maggior numero di utenti che richiedono diritti che vengono regolarmente negati o resi ad un prezzo inaccettabile, quasi fossero figli di un dio minore”. Ricordiamo che dal decreto dell’Assessorato regionale alla Sanità, con l’approvazione della pianta organica definitiva dell’ospedale, emerge il depotenziamento di diversi reparti, alcuni passati da strutture complesse a semplici ed altri da strutture semplici ad “incarichi professionali” (“professionals”)".
L'articolo citato è a firma della giornalista Cinzia Scaglione.

5 commenti:

  1. Come è possibile? il Sindaco rassicurava tutti, "l'ospedale non si tocca, verrà potenziato".
    Perchè sig Cirosca, non prende la rassegna stampa degli ultimi anni relativa all'ospedale e la ripropone.
    Così le persone poco attente si renderanno conto.
    Grazie dell'informazione. Saluti, Pino M.

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  2. W la Libertà di opinione, ha lasciato un nuovo commento

    Il Sindaco Mancuso, non si può indignare, il giorno del funerale dell'ospedale, lo doveva fare molto prima, invece si è assistito in questi mesi e anni alle passarelle dei Politici Regionali, accompagnati dal nostro Sindaco e da qualche Consigliere. Come non ricordare ai cittadini, che l'attuale primo cittadino ha fatto le proprie liste elettorali, sulle promesse dell'ospedale, candidando un esercito di infermieri e medici che oggi riscaldano la sedia anche nel consiglio comunale o aspettano la promozione al primariato.
    Forse è meglio che si stia zitto perchè anche quando lei scrive e parla fa danni!! W la libertà d'opinione.

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  3. Sig. Scaglione, l'intervento ingenico sanitario in via Medici, ancora oggi non è stato fatto, vada a vedere si vedono passeggiare ratti, scarafaggi, e poi parlano di pulizia, igiene e turismo a Sant'Agata. Ma dove e quando?

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  4. Caro Professore, ma i nostri politici sia reggionali che provinciali dove sono?
    Non ho mai sentito parlare i due Consiglieri provinciali dell'ospedale ed uno di loro è un medico.
    Vergogna esiste un disegno politico che vuole fare chiudere il nostro OSPEDALE.
    Alla prossime votazioni prendiamo a calci in culo tutti i nostri politici che vengono a S.Agata x cercare il voto compreso Laccoto che viene per dire che ci sono 5,10,20 no anzi 28 milioni di euro ridicoli.
    Vito R

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  5. è chiaro come la luce del sole che chi ha interessi nella sanita' privata, non puo' che fargli piacere che l'ospedale chiuda, saranno pronti a gestire le varie necessita' con i soliti soldi pubblici, asicurando servizi da terzo mondo, naturalmente cme sempre a spese dei piu' deboli!!
    w mancuso

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