15 ottobre, 2009

Sant'Agata di Militello. Il Comitato per l'ospedale dei Nebrodi chiede al neo direttore dell'ASP di Messina, Salvatore Giuffrida, di "Attivare l'unità di terapia intensiva"


Il Comitato spontaneo pro-ospedale dei Nebrodi, che si batte per l’attivazione dell’Utic-Unità terapia intensiva coronarica e della Rianimazione nel locale ospedale, ha chiesto un’audizione al neo direttore dell’ASP Messina, Salvatore Giuffrida. In particolare, i coordinatori Nino Vasi, Nunzio Musca, Nino Sapone, Orlando Latino e Salvatore Oriti, hanno inoltrato apposta istanza. Il Comitato, sin dalla sua costituzione, nel 2007, ha seguito e supportato ogni iniziativa tecnica e politica finalizzata a riconoscere una specifica identità del locale presidio ospedaliero. Ovvero, con la petizione popolare sottoscritta da oltre ventimila cittadini-utenti del comprensorio, si chiede di denominare il nosocomio “ospedale dei Nebrodi”,  attribuendo allo stesso le funzioni di Dipartimento ospedaliero per le emergenze, con l’attivazione, appunto, dell’Utic. Quest’ultima – ricordiamo – è stata inaugurata in pompa magna nel 2005, dall’allora ministro alla Salute Storace, ma non è mai entrata in funzione. L’auspicio è che il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, così come dichiarato pubblicamente nell’ambito di un incontro con i giornalisti in occasione di una recente visita nella cittadina, mantenga la promessa dell’inserimento dell’Utic nella rete regionale, con conseguente attivazione della stessa. “I dati epidemiologici su cui è centrata la rifunzionalizzazione per questo ospedale – evidenziano i coordinatori del Comitato - cosi come enunciato dal decreto a firma dell’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, prodotti dal Comitato  e trasmessi anche alla direzione sanitaria, confermano la legittima aspettativa e attestano l’applicabilità contemplata nel decreto nell’ottica di una ormai avviata attuazione di riordino della rete ospedaliera”. Confidano nel supporto da parte del neo direttore dell’Asp Messina, Giuffrida. “Auguriamo un proficuo lavoro al dottore Giuffriuda e ai suoi collaboratori, sicuri che lo stesso si impegnerà a rendere rispondenti i bisogni dei servizi sanitari ai bacini di utenza, attraverso la rifunzionalizzazione degli ospedali, i quali, assumendo una ben definita identità, erogheranno inevitabilmente una mappa e una tipologia di servizi in un’ottica di complementarietà ed efficienza a tutela della salute degli utenti”. Inoltre, in riferimento ai lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico della parte centrale dell’ospedale, fermi ormai dallo scorso aprile, il Comitato esprime “vivo apprezzamento per la celerità con la quale si è provveduto ad un sopralluogo congiunto del Genio Civile e dei tecnici dell’ASP”. Ritiene, invece, “incomprensibile la condotta della precedente gestione dei vertici dell’Azienda 5”. E spiega: “lo scorso 10 luglio, è stato trasmesso all’Ufficio del Genio Civile di Messina il progetto di adeguamento sismico del corpo di fabbrica limitatamente alla verifica antisismica, rinviando però ad un secondo momento l’autorizzazione per l’inizio lavori”. Una lungaggine immotivata. Sollecita, quindi, il direttore Giuffrida ad accelerare l’iter, “affinché l’approssimarsi della stagione delle piogge non comprometta in maniera irreparabile il corpo di fabbrica centrale interessato dall’intervento di ristrutturazione non ancora concluso”. Ricordiamo che è stato demolito l’ultimo piano. “A  parere unanime – conclude il Comitato – questa ala dovrebbe diventare il biglietto di presentazione dell’intera struttura ospedaliera, allocandovi  Utic e Rianimazione”.
Cinzia Scaglione

Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata

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