30 ottobre, 2009

Sant'Agata di Militello. Le bollette per il pagamento dei rifiuti. Scoperto il 35 per cento di evasori.

Scovato il 35 per cento di evasori santagatesi. Si tratta di utenze domestiche non censite che non pagavano le bollette rifiuti. L’operazione congiunta avviata dall’amministrazione comunale, di concerto con l’Ato Me1, dunque, sta dando i propri frutti. Ieri pomeriggio, nella locale sede della società d’ambito, si è tenuta una conferenza stampa, alla presenza del presidente Laura Trifilò, del suo vice Vincenzo Sanzarello e del consigliere Pedro Spinnato. Per quanto riguarda la cittadina, su 12.852 abitanti (al momento della costituzione dell’Ato), dalla banca dati fornita alla società dal Comune risultavano 4.637 utenze. Ma, già dopo i primi controlli “porta a porta”, eseguiti contestualmente alla distribuzione dei Kit per la raccolta differenziata, al 7 settembre gli operatori addetti al servizio hanno censito 5.304 utenze.

E la consegna dei contenitori è ancora in corso. Il riscontro positivo, in termini di abbattimento della tariffa, si avrà con la fatturazione del servizio espletato quest’anno. I trasgressori dovranno pagare gli arretrati. Il servizio di raccolta “porta a porta” entrerà a regime dopo il 2 novembre. “Avendo scoperto molta evasione su tutto il comprensorio – spiega l’avvocato Trifilò – l’azienda è andata a rilento. Aveva ordinato 50 mila Kit, iniziando a distribuirli nei paesi di montagna dove ha trovato il 20 per cento di evasori. Quando è arrivata nei centri più grossi come Sant’Agata, si è trovata in assenza di Kit. Ma, avremo una banca dati più larga”. In merito alla questione relativa al rimborso dell’Iva agli utenti (in base alla recente sentenza della Corte Costituzionale), il presidente Trifilò invita i cittadini a non intasare gli uffici con ricorsi. E avvisa: “per fare recuperare l’Iva dei tre anni passati (2005-2006-2007), sospenderemo la fatturazione del saldo 2008. E per quanto riguarda il recupero per il 2008, sospenderemo il saldo del 2009”. Infine, rassicura sulla scadenza fissata per oggi e fissata nella transazione siglata tra l’Ato Me 1 e il gestore del servizio. Nello specifico, la società d’ambito avrebbe dovuto corrispondere alla Nebrodi Ambiente la seconda tranche del finanziamento regionale-fondo di rotazione, ovvero circa 6 milioni e 700 mila euro, non ancora erogati dalla Regione. “Con un’ulteriore aggiunta alla transazione – evidenzia il presidente Trifilò – abbiamo definito che l’Ati riceverà subito circa 3 milioni e mezzo di euro per ridurre il debiti pregressi, che verranno stanziati dal commissario ad acta, più un milione e 314 mila euro per il pagamento delle spese correnti dei mesi di luglio, agosto e settembre. Si fa riferimento alla quota del 46 per cento del fondo di rotazione, in rapporto agli 8 comuni (tra cui Sant’Agata) che hanno sottoscritto la richiesta di anticipazione del finanziamento inoltrata alla Regione”.
Cinzia Scaglione
Nella foto : da sinistra, Vincenzo Sanzarello, Laura Trifilò e Pedro Spinnato.
Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata.

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