22 agosto, 2013

Sant'Agata di Militello. "Non vi sarà più una situazione di criticità del sistema di smaltimento delle acque reflue", dichiarava l'ex sindaco Mancuso.

"Non vi sarà più una situazione di criticità del sistema di smaltimento delle acque reflue", dichiarava al "Giornale di Sicilia" e presumo anche alla "Gazzetta del Sud", l'ex sindaco Bruno Mancuso, oggi senatore della Repubblica Italiana.
Facciamo un passo indietro nel tempo.
 Circa cinque anni fa ed esattamente domenica 13 gennaio 2008, leggevo nel "Giornale di Sicilia":
Titolo: "Collettore fognario, disco verde agli interventi per il potenziamento"
"- I lavori riguardano un tratto di emissario del centro abitato, compreso tra i torrenti Posta e Cannamelata. Serviranno a scongiurare gli allagamenti sul lungomare -".
L'articolo è a firma della giornalista-pubblicista Cinzia Scaglione.
Per meglio capire e ricordare, vorrei far leggere, sempre ai pochi lettori di questo Blog (sic!), l'intero contenuto dell'articolo che ingrandisco.

 

*** Riscrivo le parti esssenziali per una migliore comprensibilità e lettura:
"Ma nell'area situata in prossimità del collettore, sottoposto ad un eccessivo carico idrico, si crea una situazione allarmante. L'impetuosità dell'acqua che scorre nella rete fognaria è tale da aprire le protezioni dei tombini e da provocare il riversamento dell'acqua sulla strada e persino all'interno delle abitazioni. Nel tempo, sono stati adottati solo provvedimenti-tampone.
"Non vi sarà più una situazione di criticità del sistema di smaltimento delle acque reflue", evidenzia il sindaco Bruno Mancuso."
** Una mia modesta considerazione. Col ripetersi degli inconvenienti, di quest'anno per le avverse condizioni meteo di questo periodo, ma anche negli anni precedenti, si sono continuati ad avere allagamenti e non solo nelle parti centrali della cittadina ma anche e soprattutto sul lungomare Cosenz dove la situazione è particolarmente a rischio. Ora potremmo azzardare tre ipotesi o forse più di tre.
1°) Il Sindaco nel fare questa dichiarazione alla stampa, nel gennaio del 2008, mentiva pur sapendo di mentire.
2°) E' stato preso in giro o informato male dai tecnici, dai progettisti, dai direttori dei lavori.
3°) I progettisti o i tecnici in genere, hanno sbagliato tutto o non hanno previsto i fattori aggiuntivi.
Le altre ipotesi non posso formularle o scriverle perché potrebbero, se lette e ponderate, fare intervenire organi superiori (Regione, ecc. ecc.) che potrebbero far aprire un'inchiesta. Ma se la memoria non mi inganna, già in merito ai lavori ed al collaudo di quest'opera (Collettore fognario) qualche osservazione, contestazione o rilievo è già stato fatto al nostro comune e agli uffici competenti .
 A proposito di allagamenti, di tombini e/o caditoie e della loro pulizia (non effettuata nel corso degli anni), interviene con un comunicato stampa, pervenutomi alcuni minuti fa,  il sindaco Sottile.
Vogliamo parlarne o meglio scriverne su "L'Altra Informazione" non concorrenziale alla stampa cartacea, agli organi di informazione sul Web e "via etere"?
Ma sì e nel prossimo post con qualche "ulteriore chicca" e qualche foto esplicativa.
 
 

3 commenti:

  1. I 2.600.000,00 euro hanno potenziato talmente bene il sistema delle acque reflue, che davanti al Residence Miliunka e nei locali adibiti a ricovero delle pompe (di fronte al Museo dei Nebrodi) trimestralmente interviene l'autospurgo, poi parlano di tagli alla spesa pubblica. Bisognerebbe tagliare definitivamente i tecnici incapaci, che prosciugano come idrovore ingorde i fondi pubblici.
    macchianera

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  2. Esatto! Loro cercano di risparmiare, cosi la differenza se la mettono in tasca, secondo me non è giusto incolpare gli operai ma chi ha fatto questo di kazz di progetto, loro hanno solo cambiato la rete tubi, pozzetti ecc. ma non hanno calcolato le pendenze dell'asfalto specialmente di fronte al tribunale che quando piove ci sono + di 10 cm d'acqua al centro della strada!

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  3. La stessa situazione esiste anche nel vicino comune di Rocca di Caprileone.
    Purtroppo uno dei tombini di scarico, a causa di un'antica servitù precedente la costruzione della casa, è situato proprio nel mio giardino, che viene regolarmente allagato ad ogni pioggia di una qualche consistenza (in questo inconsueto mese di agosto già tre volte!). Non ho bisogno di aggiungere che ripetute visite al comune e colloquo col sindaco non hanno fin'ora sortito alcun effetto. Preciso che il problema sussiste da almeno cinque anni e che la situazione peggiora di anno in anno. I danni alle coltivazioni e alla salute degli abitanti della zona sono facilmente immaginabili.
    Carolina Cupane

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