Critiche all’amministrazione comunale arrivano da parte dei commercianti esclusi dall’isola pedonale . Attraverso un documento, affermano di ritenersi danneggiati da tutte le manifestazioni e le iniziative programmate, come quella dell’isola pedonale, in quanto “concentrano l'attenzione commerciale solo in determinati punti delle vie di Sant’Agata Militello”. Questi esercenti si ritengono discriminati. Ricordano, nel contempo, che gli stessi pagano regolarmente le tasse, così come gli altri commercianti che, invece, beneficiano di fondi pubblici. In conclusione, chiedono all’amministrazione comunale di essere equiparate, nel trattamento, alle altre attività a loro avviso privilegiate che rientrano nella stessa tipologia. Commento positivo quello del presidente dell’Acis - Associazione commercianti e imprenditori santagatesi, Biagio Indriolo, che evidenzia: “è naturale che l’affluenza delle persone sia più ricca laddove risultano concentrate più iniziative. La gente esce con i bambini e gradisce le animazioni rivolte ai piccoli. E’ stata un’esperienza positiva. Si sa bene che, come per tutte le iniziative, c’è sempre qualcuno che viene necessariamente penalizzato. E’ inevitabile. Ma, non è pensabile di poter chiudere tutto il paese, trasformandolo in isola pedonale. Inoltre, le strade chiuse comportano disagi alla circolazione e ai residenti. Bisogna avere quel minimo di tolleranza affinché un’iniziativa per diversi aspetti positiva venga attuata. La gente ha la possibilità di incontrarsi, socializzare, o semplicemente passeggiare e guardare le vetrine. E se ne ha la possibilità economica, di acquistare qualcosa. Anch’io sono commerciante e non opero in una zona centrale, non traggo benefici dall’isola pedonale. Però, mi adeguo a quelle che sono le esigenze della collettività. Diversi commercianti si sono autotassati ed hanno vivacizzato una parte dell’isola pedonale”.
Cinzia Scaglione
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