Preoccupazione da parte dei consiglieri di
minoranza Calogero Maniaci (capogruppo Udc) e Giuseppe Puleo (capogruppo
Pd) per l’attuale situazione dell’Ato Me 1, società rimasta
senza presidente e vice presidente, dopo le dimissioni, giorni fa,
presentate, rispettivamente, da Laura Trifilò ed Enzo Sanzarello (adesso,
bisognerà attendere che l’assemblea dei sindaci designi i sostituti).
Presentate proprio nel mezzo della polemica generata dalle
esorbitanti fatture recapitate ai cittadini (relative al
primo quadrimestre 2009), le ritengono indicative di un “atteggiamento
irresponsabile” e le considerano il fallimento di
tutta l’assemblea dei sindaci, “in particolare
di quei sindaci, con in testa il sindaco Bruno Mancuso, che hanno
caldeggiato in più occasioni la permanenza del Consiglio di
Amministrazione, confermandone la fiducia”. Chiedono che
il primo cittadino, in quanto socio di maggioranza all’interno dell’Ato Me 1 Spa, fornisca
chiarimenti al consiglio comunale, anche
mediante l’audizione degli amministratori
dimissionari. Evidenziano, poi, le “gravi difficoltà che vivono i
cittadini di fronte alle fatture raddoppiate, all’impossibilità di poter
spesso usufruire del servizio di raccolta porta a porta che risulta
carente e delle isole ecologiche che stanno letteralmente scomparendo
dal territorio”. E fanno sapere ai
cittadini che le locali sezioni dell’Udc e del Pd stanno
predisponendo le iniziative necessarie a “tutela dei
diritti degli utenti”, per salvaguardare gli stessi da eventuali irregolarità
nella recente fatturazione.
Il sindaco
Mancuso respinge le accuse della minoranza e
replica: “le responsabilità devono essere cercate altrove, non certamente
nei sindaci che hanno cercato solo di salvare il
salvabile, in una situazione non facile da gestire. Che
responsabilità può avere il sindaco di Sant’Agata se ogni giorno partano
decine di camion per conferire i rifiuti nella discarica di Motta Santa
Anastasia, dal momento che sul territorio le discariche sono sature, con costi
esorbitanti a carico degli utenti? (è stata fatta
richiesta per l’ampliamento dell’ex discarica di
località Inganno) Gli utenti hanno perfettamente ragione a
protestare, perché gli importi delle bollette sono eccessivi e le
problematiche sono tante, a partire dalla discarica. Fino a quando i
rifiuti verranno portati fuori dai confini dell’ambito territoriale e non si porta
avanti con determinazione e fermezza la raccolta differenziata, come può
risolversi la situazione? Sentiamo tutti il bisogno di trovare
soluzioni per risparmiare. E siamo in attesa
delle determinazioni del governo regionale sulla riforma degli Ato”.
Cinzia Scaglione
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