08 gennaio, 2010

Sant'Agata di Militello. I consiglieri di minoranza Maniaci e Puleo preoccupati per l'attuale situazione dell'Ato Me1 chiedono chiarimenti. Il sindaco Bruno Mancuso respinge le accuse e replica: "le responsabilità devono essere cercate altrove...."


Preoccupazione da parte dei consiglieri di minoranza Calogero Maniaci (capogruppo Udc) e Giuseppe Puleo (capogruppo Pd) per l’attuale situazione dell’Ato Me 1, società rimasta senza presidente e vice presidente, dopo le dimissioni, giorni fa, presentate, rispettivamente, da Laura Trifilò ed Enzo Sanzarello (adesso, bisognerà attendere che l’assemblea dei sindaci designi i sostituti). Presentate proprio nel mezzo della polemica generata dalle esorbitanti fatture recapitate ai cittadini (relative al primo quadrimestre 2009), le ritengono indicative di un atteggiamento irresponsabile” e le considerano il fallimento di tutta l’assemblea dei sindaci, in particolare di quei sindaci, con in testa il sindaco Bruno Mancuso, che hanno caldeggiato in più occasioni la permanenza del Consiglio di Amministrazione, confermandone la fiducia”. Chiedono che il primo cittadino, in quanto socio di maggioranza all’interno dell’Ato Me 1 Spa, fornisca chiarimenti al consiglio comunale, anche mediante l’audizione degli amministratori dimissionari. Evidenziano, poi, le “gravi difficoltà che vivono i cittadini di fronte alle fatture raddoppiate, all’impossibilità di poter spesso usufruire del servizio di raccolta porta a porta che risulta carente e delle isole ecologiche che stanno letteralmente scomparendo dal territorio. E fanno sapere ai cittadini che le locali sezioni dell’Udc e del Pd stanno predisponendo le iniziative necessarie a “tutela dei diritti degli utenti”, per salvaguardare gli stessi da eventuali irregolarità nella recente fatturazione.
Il sindaco Mancuso respinge le accuse della minoranza e replica: “le responsabilità devono essere cercate altrove, non certamente nei sindaci che hanno cercato solo di salvare il salvabile, in una situazione non facile da gestire. Che responsabilità può avere il sindaco di Sant’Agata se ogni giorno partano decine di camion per conferire i rifiuti nella discarica di Motta Santa Anastasia, dal momento che sul territorio le discariche sono sature, con costi esorbitanti a carico degli utenti? (è stata fatta richiesta per l’ampliamento dell’ex discarica di località Inganno) Gli utenti hanno perfettamente ragione a protestare, perché gli importi delle bollette sono eccessivi e le problematiche sono tante, a partire dalla discarica. Fino a quando i rifiuti verranno portati fuori dai confini dell’ambito territoriale e non si porta avanti con determinazione e fermezza la raccolta differenziata, come può risolversi la situazione? Sentiamo tutti il bisogno di trovare soluzioni per risparmiare. E siamo in attesa delle determinazioni del governo regionale sulla riforma degli Ato”.
Cinzia Scaglione






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