Venti alloggi di “edilizia sociale” per
giovani coppie verranno realizzati dall’Iacp nel centro urbano,
recuperando edifici fatiscenti. Un impegno che il nuovo commissario
dell’Iacp di Messina, Leo Santoro, ha preso dinnanzi al sindaco Bruno
Mancuso, che ieri mattina, si è recato nella sede dell’Iacp insieme
all’ingegnere capo del Comune, Giuseppe
Contiguglia, al dirigente comunale Nino Bertolino, al
dipendente
Gianfranco Carrabotta e al consulente per il “Social Housing”, Salvatore
Sapienza (ex vice presidente Iacp di Messina). “Si tratta di un
progetto che abbiamo presentato – spiega il sindaco Mancuso - di 20
unità abitative per giovani coppie, da realizzare
anche all’interno del centro urbano, requisendo
edifici fatiscenti. Vogliono conoscere le aree idonee e noi saremo
pronti a fornire, appunto, anche questo tipo di aree, per evitare che ci
sia emarginazione o che si costruisca in un terreno agricolo o in zone
C1. Il commissario si è detto disponibile a venire incontro alle nostre
esigenze”. “In questo modo – aggiunge l’ingegnere Contiguglia – si fa
anche recupero urbano e lotta al degrado, dal momento che si
recuperano immobili abbandonati per ipotesi di interventi di edilizia sociale.
Quest’ultima viene
interpretata in maniera diversa rispetto al passato.
Non si ha più la propensione ad utilizzare materiali di
scarsa qualità o brutti. Oggi c’è una
reinterpretazione della norma, con soluzioni
tecnologicamente all’avanguardia, sia esteticamente che dal punto di
vista della scelta dei materiali e della sostenibilità
ambientale. Si eviterà, quindi di realizzare nuove opere di
urbanizzazione e, nel contempo, questi alloggi potranno rappresentare
progetti-prototipo di nuovi edifici sostenibili, intelligenti e con
tutti i requisiti”. Verrà stipulato un protocollo d’intesa tra Comune e
Iacp.
Naturalmente, il sindaco Mancuso ha chiesto anche di curare
meglio le manutenzioni di tutte le case popolari, “in quanto gli interventi finora
effettuati non sono sufficienti”. E soprattutto, ha sollecitato un intervento
immediato per risolvere il problema degli allagamenti che si verificano
negli scantinati di due edifici popolari situati in località
Torrecandele. Le travi di fondazione di questo complesso
edilizio di proprietà dell’Iacp sono immerse nell’acqua sin dalla loro
realizzazione. La palazzina fu costruita circa 30 anni fa, su terreno
argilloso, con la previsione di deviare il corso della falda acquifera.
I lavori, però, non furono mai effettuati. “C’è già un
progetto – evidenzia Mancuso - si prevede una
spesa di 90 mila euro circa, perché si deve fare una trincea per il
convogliamento e, quindi, la deviazione delle acque in un torrente”. Il commissario
Santoro ha promesso di finanziare anche questo intervento. Infine, verrà
attivata una task-force per contrastare l’occupazione abusiva e fronteggiare
quella già in atto. Contestualmente, si procederà con la stipula
dei contratti e l’acquisizione degli immobili da parte degli
aventi diritto.
Cinzia Scaglione
Nelle foto : un edificio fatiscente nella centralissima via
Cavour. (Cliccate sulle foto per ingrandirle: "Che bella vista nel cuore della cittadina !" )
Fonte: Giornale di Sicilia - Edizione Messina - Cronaca di Sant'Agata.
Commenti:
Anonimo ha detto...
Amministratori di oggi e del passato vergognatevi per aver tollerato tale degrado. Ma non è l'unico. un caro saluto al mio amico cirosca. Roberto S.
Amministratori di oggi e del passato vergognatevi per aver tollerato tale degrado. Ma non è l'unico. un caro saluto al mio amico cirosca. Roberto S.
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