30 luglio, 2010

Sottopassaggi ferroviari e abolizione dei passaggi a livello. Qualcuno mi sa dire come è finita a S.Flavia?

S.Flavia, presentato il progetto per il sottopassaggio ferroviario

Il sindaco: "Una soluzione per tre problemi". L´abolizione del passaggio a livello però non convince tutti e dalla platea chiesto il referendum
30/04/2009

90011.it - S.Flavia, presentato il progetto per il sottopassaggio ferroviario                                                                                                                                                                                             “Risolverà il problema del congestionamento del traffico, diminuirà l´inquinamento causato dalle auto in coda, e ridarà ai cittadini flavesi accessibilità alla villetta della stazione”. É stato presentato così dal sindaco di Santa Flavia, Antonio Napoli, il progetto per il sottopasso ferroviario che prevede l´abolizione dell´attuale passaggio a livello. Grazie ad un modellino in scala e al rendering realizzato dal giovane architetto flavese Massimo Muscolino, è stato possibile ricostruire virtualmente il nuovo percorso che permetterà alle auto di circolare in maniera continua evitando il filtro che attualmente è costituito dal passaggio a livello. “Ogni giorno, i cittadini di Santa Flavia sono costretti a passare in media circa mezz´ora della propria vita in attesa che si alzino le sbarre del passaggio a livello. Il progetto dell´architetto Antonio Iovino, permetterà di azzerare questi tempi d´attesa e inoltre l´opera sarà realizzata con un bassissimo impatto ambientale”. (Continua e leggere cliccando su "Ulteriori informazioni")
Secondo Mariano Badagliacca, ingegnere per R.F.I., intervenuto alla presentazione: “La soluzione proposta dall´architetto può concretamente portare dei benefici alla circolazione e all´ambiente, ma l´abolizione del passaggio a livello rappresenta anche un passo importante per quanto riguarda la sicurezza. Con la chiusura del passaggio si andrà ad eliminare il rischio della vita, un aspetto che per R.F.I., dopo i tragici incidenti degli ultimi anni è diventato davvero fondamentale”. “Per Santa Flavia si tratta di una vera opportunità da non perdere”, dice Manfredi Todaro, anch´egli ingegnere per R.F.I. - “I tempi di attesa al passaggio a livello sono inevitabilmente costretti a salire. Entro il 2014 verrà infatti concluso il passante di Palermo che consentirà il collegamento diretto tra Cefalù e Punta Raisi con un aumento di percorrenza dagli attuali 120 a circa 200 treni al giorno. Le 9 ore attuali di sosta aumenteranno considerevolmente, col tempo l´opera diventerà in ogni caso necessaria”.
“Il progetto ci ha convinto – prosegue Badagliacca – adesso però ci auguriamo che sia l´Amministrazione a decidere in tempi brevi. Entro il 2012 verranno realizzate le ultime opere con i fondi di R.F.I., scaduto il termine i finanziamenti non saranno più disponibili”. Se il termine, come previsto dal progetto verrà rispettato, l´Amministrazione comunale di Santa Flavia non parteciperà finanziariamente alla costruzione dell´opera, ma si occuperà soltanto successivamente della sua manutenzione. Per questo motivo entro i prossimi 15 giorni verrà convocato il Consiglio Comunale per l´approvazione del piano di lavoro che riguarda il sottopasso.

L´approvazione del Consiglio, visti i presupposti, sembra essere quindi una pura formalità. Ma le cose non stanno esattamente così, il progetto a quanto pare non soddisfa proprio tutti. Alcuni cittadini presenti all´incontro hanno, infatti, dimostrato le proprie perplessità sulla realizzazione dell´opera. L´aumento della circolazione veicolare e la costruzione di alcuni “muri che deturperebbero la zona in prossimità di Corso Filangeri” i principali motivi del “fronte del no”. Ai dubbi, i progettisti rispondono che la circolazione dei mezzi non aumenterà, ma sarà resa più fluida, mentre non verrà eretto nessun muro, ma ci saranno grandi vetrate che manterranno intatta la visibilità sul corso. I chiarimenti sembrano però non bastare e dalla platea è addirittura stata avanzata una proposta di referendum. Se questa sarà la strada che porta alla decisione definitiva si vedrà soltanto nei prossimi giorni quando la questione verrà discussa nelle aule del Consiglio Comunale. Intanto il sottopassaggio rimane virtuale.
Alessandro Ventura
(foto rendering Arch. Massimo Muscolino)
Qualcuno mi sa dire come è finita a S.Flavia ? Anche a Sant'Agata sarebbe opportuno fare un referendum.
Intanto sul sito delle ferrovie è apparso questo articolo che è la copia esatta di quanto pubblicato da Mario Romeo sulla Gazzetta del Sud.

Ma non è finita quì, la "telenovela" continuerà nei prossimi post. (cirosca)

2 commenti:

  1. Non ci vuole certo Vittorio Sgarbi per capire che un sottapasso (anche solo 3 metri sono troppi) a poche decine di metri da negozi più eleganti del centro cittadino sono un autentico obbrobbio, Chieda a negozianti vicini cosa ne pensano del sottopasso, le diranno che è uno schifo. Cercando di esasperare il concetto per essere più chiari, costruirebbe un sottopasso alla fine di via Condotti a Roma o ala fine di Via Montenapoleone a Milano ? (fatte naturalmente le DEBITE PROPORZIONI è questa la stessa situazione della via Campidoglio). Fate tutti i sottopassi che volete, ma non in via Campidoglio , in periferia
    Quanto alla fantomatica strada NON dovrebbe collegare la Via Roma alla Via Campidoglio (come vogliono far credere) ma solamente alla CASA DEL DOTT. BERTOLINO (Giovanni - presunto Tecnico RFI - prima si informi e poi parli). In pratica si vogliono spendere soldi pubblici (di tutti noi) per favorire un interesse privato e non del'intera comunità, e ciò è molto grave (ai limiti del codice civile e penale). E faranno bene ad opporsi tramite vie legali le parti che ne subirebbero un danno (cioe la ditta Foti, la Banca, tutti i condomini dei due palazzi aventi parcheggi di proprietà). E poi mi sembra impossibile che possa pensarsi di fare una strada in quel posto , perche lo spazio e minimo (non ci sarebbe spazio neanche per poter fare una pista ciclabile) a parte che l'eventuale strada che passerebbe sotto il sottopasso cosi allargato dovrebbe avere una inclinazione ancora maggiore per poter rispettare il limite previsto in altezza. Per me l'unica soluzione (per questi motivi e per quelli gia citati in un precedente post) è quella di non fare assolutamente niente in Via Campidoglio e si punti tutto nel sottopasso nel vicino Mercato Alimentare (in ogni caso esiste a poche centinaia di metri il sottopasso dopo il Castello come via di fuga allternativa) Giuseppe

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  2. Ma dite una cosa?
    Ma dopo che i mezzi pesanti dalla rotonda della stazione arriveranno in via asmara (ai Mercati Alimentari per intenderci)...come faranno ad arrivare in centro? Da dove passeranno?
    Da via Campidoglio giusto?
    Oltre via Fiume..un budello già oggi poco praticabile per i mezzi pesanti (prova ne siano i balconi "scassati" dei poveri residenti) non ci sono altre vie...
    E dunque tutto sto casino per (ri)portare comunque i mezzi pesanti su Via Campidoglio?
    Esattamente al punto di partenza?
    Ma c'hanno preso tutti per scemi?

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