11 aprile, 2012

Sant'Agata di Militello. Il nuovo porto appaltato per 40 miliardi a un'azienda catanese, scrive "La Sicilia". L'interrogazione del Consigliere Reitano sulla questione IVA. E' dovuta o non è dovuta? Chi dovrà pagarla?

Dal quotidiano "La Sicilia" Edito a Catania, l'articolo pubblicato il giorno 6 aprile 2012 a pag. 10.
 S. Agata di Militello il nuovo porto appaltato per 40 mln a un’azienda catanese
 Non è vero che in Sicilia non si può progettare e lavorare. C’è a Catania un’azienda con 600 dipendenti tra diretto e indotto che dopo avere vinto l’appalto per il rifacimento del porto di Tremestieri, il che evita i Tir dentro Messina, ha preso un altro grosso appalto di 40 milioni per il nuovo porto di Sant’Agata di Militello. Questa azienda è la Sigenco che fa capo alla famiglia dell’avvocato catanese Santo Campione. E’ un’impresa impegnata anche nei due lotti della metropolitana di Catania e in altri importanti lavori del nuovo aeroporto di Lampedusa, oltre ad altri lavori dell’Università di Catania, tra cui la torre biologica. Con l’Anas sta realizzando un tratto a Nicosia lungo la direttrice Nord-Sud (Santo Stefano di Camastra-Gela) e sarà impegnata nella nuova tratta Catania-Ragusa.  Di questa impresa catanese si sono serviti anche enti statali ed ha realizzato a Palermo il complesso polifunzionale della polizia per conto del ministero dell’Interno. Questa impresa siciliana , che ha un fatturato di oltre 100 milioni di euro l’anno, figura tra le prime 50 aziende italiane di costruzione.
A Sant’Agata di Militello la Sigenco deve realizzare un appalto integrato: nella prima fase dovrà redigere il progetto esecutivo e nella seconda dovrà realizzare le opere in due anni: il completamento delle opere marittime già esistenti, tra cui il prolungamento della diga foranea e di sottoflusso.

 Per mezzo di cassoni cellulari si faranno le banchine per il molo di sottoflusso, l’attracco degli aliscafi e la banchina di riva con gli edifici adibiti a biglietteria, circolo nautico, officine, vigili del fuoco e uffici dell’Autorità marittima. L’impresa dovrà occuparsi del dragaggio per l’attracco degli aliscafi e delle barche fino a 80 metri, oltre alle aree destinate al bacino peschereccio e alla diportistica. Si avverrà di manodopera locale.
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Ma in data 02 aprile 2012 il consigliere Reitano faceva protocollare la seguente interrogazione (che trascrivo integralmente):

Al Sindaco del Comune di S:Agata M.llo.
Al Presidente del Consiglio del Comune di S.Agata M.llo
OGGETTO: Interrogazione del Consigliere Comunale Dott. Reitano Aldo al Sindaco del Comune di S.Agata M.llo inerente la non applicazione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) concernente i lavori di completamento delle opere marittime esistenti della diga foranea e di realizzazione del molo di sottoflutto e della banchina di riva.
Premesso che:
- Nel bando indetto dal comune di S:Agata M.llo (ME) concernenti i lavori di completamento delle opere marittime esistenti della diga foranea e di realizzazione del molo di sottoflutto e della banchina di riva, all'allegato n. 23 capitolato speciale di appalto art. 7, avente in oggetto la regolarnentazione dell'imposta sul valore aggiunto, relativa alle opere di cui sopra, viene previsto che i lavori oggetto del capitolato di che trattasi non sono imponibili ai fini I.V.A.
- La superiore previsione e' stata inserita in virtu' di una applicazione estensiva , analogica , dell'art. 9 Del D.P.R.633/1972, riguardante servizi internazionali o connessi a servizi
intemazionali,nei quali il bando de quo', nonche' le opere di completamento delle infrastrutture
esistenti nel1,ambito portuale oggetto dello stesso,voglino ritenersi comprensivi e disciplinati.
- L'Art. 10 del citato D.P.R: prevede la possibilità dell'esenzione dell' imposta in maniera specifica e tassativa ai solo servizi elencati chiaramente e univocamente nel precedente art.9. 
Considerato che:
Lo stesso D:P.R. all' art.8, prevede che il soggetto esecutore che intende avvalersi della
possibilita'dell'esenzione dell'imposta, perche'previsto e concesso nel bando comunale de quo', qualora debba invece effettivamente corrispondere la suddetta imposta, possa esercitare il diritto di rivalsa, addebitando la relativa imposta dovuta al committente comune per responsabilità di quest'ultimo.
Ritenuto che:
Nell'ipotesi di una eventuale azione di rivalsa del soggetto esecutore, la responsabilita' patrimoniale ricade in generale su l'ente comune e specificamente sui soggetti responsabili delle procedure tecniche ed amministrative.
Tutto cio' premesso ,considerato e ritenuto, il sottoscritto consigliere comunale interroga il Sindaco:
- Se e quali misure legali e/o procedurali intende intraprendere volte a tutelare l'ente comune, da una eventuale azione di rivalsa del soggetto esecutore dei lavori di cui sopra, dal recupero delle somme relative all' I.V.A.
Si chiede solo risposta orale.
Sant'Agata M. _____________
Il Consigliere comunale Dott. Reitano Aldo

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Ma anche i capi-gruppo della minoranza, in tempo debito avevano avuto dubbi e chiedevano (ma lo avevano fatto anche prima, come del resto il consigliere Reitano) in data 18 giugno 2010: ..........
(clicca qui per leggere tutto)





3 commenti:

  1. Speriamo no il Comune se non ciu ficiumu u guadagno.....

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  2. Già la minoranza aveva scritto? cosa ha risposta l'amministrazione?

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  3. Non verrà costruito pure un centro commerciale all'interno del porto? Chi sarà? E chi comprerà gli spazi, visto i tempi che sono? L'agorà è stato un fallimento, lasciando stare il Bar Agorà che va alla grande. Stefano.

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